Category Archives: Guida Acquisto
Porsche 911 Speedster: la versione di serie a New York

Il salto alla produzione della Porsche 911 Speedster era ormai stato confermato già da qualche mese, anche se fino ad oggi non conoscevamo la data dell’unveiling. L’anteprima mondiale avverrà tra pochi giorni nello scenario del Salone di New York 2019 che aprirà i battenti il prossimo 19 aprile.
Nel 2018 Porsche ha festeggiato i suoi 70 anni: la 356 Roadster – primo modello di Stuttgart – apparve l’8 giugno del 1948. Una delle creazioni più speciali proposte lo scorso anno per festeggiare questa ricorrenza storica era stata proprio la Porsche 911 Speedster Concept, un prototipo ispirato al primo modello della storia Porsche.
Il suo passaggio alla catena di montaggio era stato confermato durante lo scorso Salone di Parigi, ma ora è arrivata la conferma che vedremo il modello di produzione tra pochi giorni alla kermesse della Grande Mela.
L’idea di Porsche è produrre 1.948 unità della 911 Speedster, numero che ovviamente fa riferimento all’annata della prima Porsche. Sappiamo inoltre che sarà costruita sulla piattaforma della Porsche 911 GT3 della generazione 911 e che monterà il motore sei cilindri boxer con 500 CV e un limite di 9.000 giri. A questo propulsore sarà abbinata la trasmissione manuale a sei marce.
WheelsTV / News
Porsche 911 Speedster Concept
Un regalo, in stile classico, per i 70 anni del marchio di Stoccarda
L’articolo Porsche 911 Speedster: la versione di serie a New York proviene da Icon Wheels.
Maserati: due premieres al Salone di New York

Sotto i riflettori del Salone di New York 2019 Maserati metterà la sua gamma rinnovata con, in primo piano, la SUV della famiglia del Tridente, la Levante, affiancata dai restyling della Quattroporte, della Ghibli e della Gran Turismo, tutte già svelate in anteprima mondiale all’ultimo Salone di Ginevra in marzo.
ONE-OF-ONE: Nuovo programma di customizzazione

In occasione del Salone di New York Maserati presenterà anche il nuovo programma di personalizzazione ONE OF ONE. Attraverso questa proposta i clienti possono scegliere tra migliaia di opzioni interne ed esterne per soddisfare i loro bisogni e gusti personali. Primo prodotto di questo programma sarà un’inedita Levante GTS ONE TO ONE.
Interni in Pelletessuta™ di Ermenegildo Zegna
Dopo l’anteprima mondiale a Ginevra, la Zegna Levante S Q4 GranSport presenta un interno PELLETESSUTA ™ elegante di nuova progettazione con esterno in bronzo.
L’interno in morbida pelle Nappa è stato creato attraverso la ricerca pionieristica di Ermenegildo Zegna ed è presentato esclusivamente in questa Maserati Levante. Il materiale morbido, lussuoso e leggero non è solo resistente, ma offre comfort e bellezza agli interni Levante. Attraverso una lunga partnership tra Zegna e Maserati, due storiche aziende italiane, Maserati è l’unica azienda automobilistica a portare sul mercato questo elevatissimo interno PELLETESSUTA ™. Questo esclusivo rivestimento interno comincerà ad arrivare negli showroom del Nord America nella primavera del 2020 su più modelli.
L’articolo Maserati: due premieres al Salone di New York proviene da Icon Wheels.
Mini Clubman: alla Design Week si veste da Batmobile

Ieri sera la Milano Design Week 2019 si è tinta di nero. Nella dark night organizzata da QMI Stardust in collaborazione con Warner Bros si è celebrato l’ottantesimo compleanno di Batman.
Presso il Cinema Teatro Manzoni, scenario del’evento, sono state presentate creazioni esclusive di design ispirate al cavaliere oscuro, per celebrare i suoi 80 anni insieme al mondo del design. L’area di interior design total black è stata personalizzata grazie a pezzi iconici selezionati e alla creatività dell’architetto Fabio Rotella, che ha omaggiato Batman in tutte le sue epoche, versioni e stili.
Mini è stata una delle protagoniste del racconto della leggenda dell’uomo pipistrello con una MINI Clubman in un esemplare unico in versione total black, realizzata appositamente per la Design Week, e ispirata alla leggendaria Batmobile.
Tra le altre creazioni dedicate all’eroe di Gotham City anche l’orologio limited edition creato da Gagà Milano, gli speciali black-drink al caffè Hausbrandt saranno firmati dal bartender Bruno Vanzan, le proposte black-food della chef Ambra Romani e dal suo bat-catering Ladies & Gentleman, i black-look griffati Doppelgänger e il dolce black chocolate di Callebaut.
Tra le altre creazioni dedicate all’eroe di Gotham City anche l’orologio limited edition creato da Gagà Milano, gli speciali black-drink al caffè Hausbrandt saranno firmati dal bartender Bruno Vanzan, le proposte black-food della chef Ambra Romani e dal suo bat-catering Ladies & Gentleman, i black-look griffati Doppelgänger e il dolce black chocolate di Callebaut.
Foto
Mini Clubman
La versione familiare della berlina anglo-tedesca
L’articolo Mini Clubman: alla Design Week si veste da Batmobile proviene da Icon Wheels.
Renault Grand Scénic Blue dCi 150 CV: come va il nuovo motore 1.7 diesel

“Il diesel non è morto”: è iniziata così la conferenza stampa di presentazione del motore 1.7 Blue dCi della Renault Scénic. Un nuovo propulsore monoturbo – disponibile in due varianti di potenza (120 e 150 CV) e presente anche sulla Talisman – con un compito importante: quello di rimpiazzare tutte le vecchie unità turbodiesel (1.5 e 1.6) della quarta generazione della monovolume compatta francese, l’auto più venduta in Italia nel suo segmento nel 2018.
Nel nostro primo contatto abbiamo avuto modo di guidare tra Torino e le Langhe la Renault Grand Scénic Blue dCi 150 CV Initiale Paris, variante lussuosa a 7 posti dell’ultima evoluzione di una delle auto per famiglie più amate. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

Renault Grand Scénic Blue dCi 150 CV: come va il nuovo motore 1.7 diesel
Il motore 1.7 turbodiesel Blue dCi Euro 6d-Temp da 150 CV e 340 Nm di coppia montato dalla Renault Grand Scénic protagonista del nostro primo contatto è un propulsore contraddistinto da una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto.
Un’unità silenziosa che punta più sull’elasticità (la spinta è corposa già sotto i 2.000 giri) che sulle prestazioni pure: oltre 12 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari. Capitolo consumi: la Casa francese dichiara una percorrenza di 20,4 km/l e con uno stile di guida tranquillo si riesce a stare senza problemi sopra quota 15. A patto di non frequentare troppo le città: il nuovo propulsore preferisce le andature costanti e beve più del previsto quando deve gestire le continue ripartenze nel traffico.

Renault Grand Scénic Blue dCi 150 CV: il prezzo e la dotazione di serie
La Renault Grand Scénic Blue dCi 150 CV Initiale Paris protagonista del nostro primo contatto costa 38.600 euro: un prezzo alto (ma in linea con la concorrenza) abbinato a una dotazione di serie ricchissima.
Cerchi in lega da 20”, climatizzatore automatico bi-zona, commutazione automatica abbaglianti/anabbaglianti, consolle centrale scorrevole Easy Life con 2 USB di ricarica posteriori, 1 Jack e 1 presa 12V, cruise control adattivo, cruscotto digitale, Easy Park Assist, fari full LED, fendinebbia a LED, head-up display, Parking Camera, radio Bose DAB, retrovisore interno fotocromatico, R-link 2 compatibile con Android Auto e Apple CarPlay, navigazione con touchscreen da 7” e cartografia Europa, sedile conducente con regolazione lombare e massaggio, sedile passeggero ribaltabile, sedili anteriori riscaldabili, sedili in pelle, sedili posteriori con sistema One-Touch regolabili in altezza individualmente e scorrevoli, sensore angolo morto, sensori di parcheggio anteriori e posteriori, sensori laterali, vetri privacy e volante in pelle nappa.
La dotazione di sicurezza comprende invece: airbag frontali, laterali e a tendina, assistente per le partenze in salita, assistenza al mantenimento di corsia, avviso distanza di sicurezza, controlli di stabilità e trazione, rilevatore di stanchezza, sensore angolo morto, sensori laterali e Visio System (riconoscimento della segnaletica stradale e allerta superamento linea di carreggiata).
Renault Grand Scénic: il design
Difficile trovare in commercio una monovolume più sexy della Renault Grand Scénic (e della sua sorella minore a 5 posti Scénic). Il frontale aggressivo, il profilo muscoloso e i cerchi da 20” hanno tolto qualcosina in termini di versatilità facendo però guadagnare alla MPV compatta della Régie parecchi punti alla voce “personalità”.

Renault Grand Scénic Blue dCi 150 CV: le novità in 5 punti
- Il motore 1.7 turbodiesel
- Un nuovo albero motore
- Turbina a geometria variabile
- Iniettori a 8 fori a 2.500 bar
- Intercooler aria/acqua

Scheda tecnica
| Lunghezza | 4,63 metri |
| Larghezza | 1,87 metri |
| Altezza | 1,66 metri |
| Serbatoio | 53 litri |
| Bagagliaio | 189/n.d. litri |
| Caratteristiche motore | turbodiesel, 4 cilindri, 1.749 cc, 150 CV e 340 Nm di coppia |
| Prezzo | 38.600 euro |

Dove l’abbiamo guidata
Nel nostro primo contatto abbiamo guidato la Renault Grand Scénic Blue dCi 150 CV tra Torino e le Langhe (zona piemontese a cavallo tra le province di Asti e Cuneo nota per i vini e i tartufi pregiati nonché patrimonio dell’umanità UNESCO) affrontando tratti autostradali e curve sinuose.
NON TUTTI SANNO CHE – In Italia esistono 74 vini DOCG (Denominazione di origine controllata e garantita): 12 di questi sono prodotti nelle province di Asti e Cuneo.

Dove vorremmo guidarla
L’habitat naturale della Renault Grand Scénic Blue dCi 150 CV è l’autostrada: la monovolume compatta francese a 7 posti è una macinatrice di chilometri caratterizzata da sospensioni morbide e da un motore molto silenzioso (solo i fruscii aerodinamici possono risultare un po’ fastidiosi). Nelle curve non è altrettanto efficace per via del peso elevato del corpo vettura, della leva del cambio che tende a impuntarsi quando si guida in modo allegro e delle gomme alte e strette. Lo sterzo è preciso e sensibile al punto giusto mentre dall’impianto frenante ci saremmo aspettati più mordente.
Le concorrenti
| BMW 218d Gran Tourer Sport | Beve poco ma non è molto spaziosa |
| Ford S-Max 2.0 EcoBlue 150 CV 7p. Titanium Business | 7 posti e un design sportivo: come la Grand Scénic ma più grande |
| Ford Galaxy 2.0 EcoBlue 150 CV Business | La regina dello spazio: ingombrante fuori, un salotto dentro |
| Volkswagen Touran 2.0 TDI Executive | Più divertente da guidare e meno assetata di gasolio. Peccato per il design poco originale… |
L’articolo Renault Grand Scénic Blue dCi 150 CV: come va il nuovo motore 1.7 diesel proviene da Icon Wheels.
Mondiale F1 2019, GP Cina a Shanghai: gli orari TV su Sky e TV8

Il GP della Cina a Shanghai – terza tappa del Mondiale F1 2019 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).
Domenica assisteremo al 1.000 GP della storia della Formula 1: un evento unico nel quale le Mercedes cercheranno di ottenere la terza doppietta stagionale (anche se le Ferrari faranno di tutto per impedirlo).
F1 2019 – GP Cina: cosa aspettarsi
Il circuito di Shanghai – sede del GP della Cina – è un tracciato veloce che premia le scuderie abili nella strategia: la Ferrari non vince qui da ben sei anni.
Partire bene è importante: negli ultimi cinque anni chi è scattato dalla pole position ha vinto in quattro occasioni. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio di Formula 1, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
F1 2019 – Shanghai, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 12 aprile 2019
| 04:00-05:30 | Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1) |
| 08;00-09:30 | Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1) |
Sabato 13 aprile 2019
| 05:00-06:00 | Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1) |
| 08:00-09:00 | Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita alle 15:00 su TV8) |
Domenica 14 aprile 2019
| 08:10 | Gara (diretta su Sky Sport F1, differita alle 15:00 su TV8) |
F1 – I numeri del GP della Cina
| LUNGHEZZA CIRCUITO | 5.451 m |
| GIRI | 56 |
| RECORD IN PROVA | Sebastian Vettel (Ferrari SF71H) – 1’31”095 – 2018 |
| RECORD IN GARA | Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1’32”238 – 2004 |
| RECORD DISTANZA | Rubens Barrichello (Ferrari F2004) – 1h29’12”420 – 2004 |
F1 – Il pronostico del GP di Cina 2019

CREDITS: Photo by Ker Robertson/Getty Images
1° Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton ama molto il GP della Cina: cinque vittorie a Shanghai (tre negli ultimi cinque anni), otto podi totali e sei pole position.
Il campione del mondo in carica, inoltre, è in uno stato di forma eccellente: tre successi negli ultimi quattro GP disputati.

CREDITS: Photo by Lars Baron/Getty Images
2° Sebastian Vettel (Ferrari)
Shanghai non è la pista preferita di Sebastian Vettel: il pilota tedesco può vantare un solo successo nel GP di Cina (dieci anni fa, oltretutto), cinque podi e quattro pole (l’ultima lo scorso anno).
Il pilota Ferrari ha un disperato bisogno di riscatto: non vince da oltre sette mesi, non ha ancora conquistato un podio quest’anno e nella classifica del Mondiale F1 2019 è addirittura dietro al più giovane compagno Leclerc.

CREDITS: Photo by Charles Coates/Getty Images
3° Valtteri Bottas (Mercedes)
Valtteri Bottas ha iniziato alla grande il Mondiale F1 2019: leader del campionato con un primo e un secondo posto. Senza dimenticare i 14 GP consecutivi in “top 5”.
Il driver finlandese, però, non ha mai vinto il GP della Cina (miglior risultato un secondo posto lo scorso anno) e – cosa più importante – non è mai scattato dalla prima fila a Shanghai.

CREDITS: Photo by Lars Baron/Getty Images
Da tenere d’occhio: Max Verstappen (Red Bull)
Undici GP consecutivi in “top 5” e sei podi negli ultimi sette GP: Max Verstappen ha trovato una continuità impressionante.
I precedenti del pilota olandese nel GP della Cina? Non eccezionali: zero vittorie, un solo podio nel 2017 (3°) e qualifiche deludenti.

CREDITS: Photo by Lars Baron/Getty Images
La squadra da seguire: Mercedes
La Mercedes ha tutte le carte in regola per essere la squadra da battere a Shanghai: in nove edizioni del GP della Cina la scuderia tedesca è riuscita a portare almeno una monoposto sul podio in otto occasioni. Senza dimenticare le cinque vittorie e le sei pole position.
Le frecce d’argento hanno dominato – anche grazie a sfortune altrui – l’inizio del Mondiale F1 2019 con due doppiette nelle prime due prove iridate ma un tris sembra davvero improbabile.
L’articolo Mondiale F1 2019, GP Cina a Shanghai: gli orari TV su Sky e TV8 proviene da Icon Wheels.
Mini Clubman Cooper SD (2015): pregi e difetti della piccola station wagon britannica

La Mini Clubman Cooper SD è la variante diesel più potente della piccola station wagon britannica. Oggi analizzeremo un esemplare del 2015 nel lussuoso allestimento Hype, facile da trovare a poco più di 20.000 euro: scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.
I pregi della Mini Clubman Cooper SD del 2015
Abitabilità
Dimenticatevi la prima (e scomoda) Mini Clubman: la seconda serie della baby familiare inglese – realizzata sullo stesso pianale delle BMW serie 2 Active Tourer e X1 – è spaziosa.
Finitura
Tanta qualità.
Dotazione di serie
L’allestimento Hype è piuttosto ricco: autoradio Aux Bluetooth MP3 USB, cerchi in lega, climatizzatore, cruise control e sensore pioggia.
Capacità bagagliaio
Il vano ha una capacità di 360 litri che diventano 1.250 quando si abbattono i sedili posteriori ed è accessibile attraverso due sportelli con apertura ad armadio (più scomodi del portellone tradizionale).
Posto guida
Quasi sportivo: si sta abbastanza in basso su sedili avvolgenti in un abitacolo nel quale quasi tutti i comandi sono ben posizionati.
Climatizzazione
Impianto valido, bocchette un po’ piccole.
Sospensioni
Un giusto compromesso tra piacere di guida e comfort.
Rumorosità
La Mini Clubman Cooper SD è un’auto silenziosa.
Motore
Il 2.0 turbodiesel Euro 6 da 190 CV e 400 Nm di coppia offre una spinta eccellente già sotto i 2.000 giri.
Cambio
La trasmissione manuale a sei marce se la cava discretamente.
Sterzo
Sensibile e diretto: il piacere di guida è garantito.
Freni
Senza infamia e senza lode.
Tenuta di strada
La Mini Clubman Cooper SD è incollata all’asfalto: difficile trovare una station wagon diesel più coinvolgente.
Tenuta del valore
Le Mini sono sempre richiestissime sul mercato dell’usato.
Consumo
Promossa a pieni voti: 22,2 km/l dichiarati.

I difetti della Mini Clubman Cooper SD del 2015
Prezzo
Da nuova nel 2015 la Mini Clubman Cooper SD Hype costava tanto: 34.100 euro. Oggi si trova facilmente a 22.000 euro: poco meno di una Renault Clio Sporter dCi 90 CV EDC Duel2 appena uscita dal concessionario.
Garanzie
La copertura globale è scaduta nel 2017 mentre quella sulla verniciatura nel 2018. Ancora valida – fino al 2027 – la protezione sulla corrosione.
Il mondo Mini
L’articolo Mini Clubman Cooper SD (2015): pregi e difetti della piccola station wagon britannica proviene da Icon Wheels.
Easter Jeep Safari 2019: sei pick-up concept a Moab

In occasione del raduno Easter Jeep Safari 2019 – in programma a Moab, nello Utah, dal 13 al 21 aprile – la Casa statunitense ha svelato sei pick-up concept.
Sei prototipi derivati dal nuovo Jeep Gladiator che sfruttano le numerosissime possibilità di personalizzazione offerte dalle componenti Jeep Performance Parts: scopriamoli insieme.

Jeep Flatbill
Il Jeep Flatbill svelato all’Easter Jeep Safari 2019 è un pick-up concept progettato per il trasporto di moto da cross: cofano ventilato in carbonio, passaruota alti, paraurti anteriore ritagliato, piastra protettiva, rampe dedicate estraibili e modifiche alla parte inferiore del cassone e al paraurti posteriore tubolare per incrementare l’angolo di uscita.
Dotato di un motore 3.6 V6 con presa d’aria Mopar, monta assali Dynatrac Pro-Rock 60, un kit di rialzo custom Off-Road Evolution da 4”, ammortizzatori bypass posteriori con cerchi da 20” e – per la prima volta sul Jeep Gladiator – pneumatici da 40”. Negli interni spicca il rivestimento luminoso del pavimento.

Jeep Gladiator Gravity
Il Jeep Gladiator Gravity è un concept di pick-up basato sul Rubicon caratterizzato da una colorazione Punk’N Metallic Orange e da un cassone impreziosito da barre trasversali Mopar, da un contenitore per il carico e da un sistema di stoccaggio Mopar/Decked.
Un prototipo che esalta le doti off-road del veicolo commerciale statunitense: porte HPP da 2” a tubo in acciaio, soft top a rete, cinghie per fissare il parabrezza in posizione abbassata, kit Jeep Performance Parts da 2”, cerchi da 17”, pneumatici da 35”, griglie paracolpi in acciaio rinforzate JPP più spesse e più ampie dotate dello stesso rivestimento a polvere con finitura antiscivolo usato sui cassoni dei pick-up Ram, luci a LED Jeep Performance Parts da 7” situate davanti alla griglia Mopar di colore nero satinato e un set di luci a LED da 5” sui montanti A.
Non vi basta? Troviamo anche il motore con presa d’aria e sistema di scarico cat-back, i sedili in pelle Katzkin con il logo della griglia Jeep ricamato con cuciture in tungsteno, le maniglie con logo Jeep, il sistema MOLLE (Modular Lightweight Load-carrying Equipment) e i tappetini all-weather con un tappo che permette di scaricare acqua e detriti.

Jeep J6
Il Jeep J6 è basato sul Gladiator Rubicon ma si distingue per la presenza di due sole porte. Lungo 5,11 metri e con un passo di 3,01 metri (identico a quello della Wrangler Unlimited), presenta un cassone di 1,83 metri protetto da un rivestimento spruzzato in tinta con la carrozzria e la vernice Metallic Brilliant Blue (un omaggio al Jeep Honcho del 1978).
Un concept pick-up ricco di accessori: sport/roll bar in acciaio da due pollici e un quarto inserita nel cassone che alloggia un set di quattro luci JPP a LED da 5 pollici e 4.800 lumen, portaruota di scorta, cerchi antistallonamento da 17” con finitura Brass Monkey e anello argentato, kit di rialzo Jeep Performance Parts da 2”, pneumatici da 37”, barra stinger in acciaio da 2” imbullonata al paraurti anteriore Rubicon che funge da punto di ancoraggio per quattro luci a LED JPP aggiuntive da 5” (con altre due imbullonate accanto ai montanti A), rock-rail personalizzate con tubi in acciaio da 2”, hard top removibile e badge Jeep J6 sul portellone posteriore e sui parafanghi.
Dotato di un motore 3.6 V6 con presa d’aria JPP e doppio sistema di scarico cat-back, offre finiture esterne Mopar Satin Black per la griglia e monta cerniere Mopar con logo Jeep sul cofano. Dentro spiccano invece gli inserti della plancia e le cuciture dei sedili e dei braccioli in pelle Katzkin in tinta con la carrozzeria, il clacson personalizzato con badge Jeep, gli interruttori ausiliari per comandare le 10 luci a LED e il controllo del freno a rimorchio, il kit pedali in acciaio lucido e il logo Jeep sui tappetini all-weather e sui batticalcagni.

Jeep JT Scrambler
Il Jeep JT Scrambler – derivato dal Gladiator Rubicon – omaggia il CJ8 Scrambler degli anni ’80: strisce in Punk’N Metallic Orange e Nacho sui pannelli laterali, grafica abbinata sul cofano e Freedom Top verniciato in ambra vintage.
Il cassone è ricoperto da un rivestimento protettivo a spruzzo e personalizzato con uno sport/roll bar tubolare in acciaio da 2” in tinta con la carrozzeria (che consente di aumentare la lunghezza delle guide su ciascun lato) con luci a LED orientate verso la parte posteriore per illuminare l’area di carico mentre il motore è un 3.6 V6 con presa d’aria Mopar e terminale di scarico cat-back.
Fuori svettano i cerchi a razze JPP da 17” color bronzo, il kit di rialzo da 2” JPP, gli pneumatici da 37” e le rock rail Jeep Performance Parts dotate di rivestimento antiscivolo, dentro i sedili in pelle Katzkin Amaretto Brown (usata anche per il rivestimento del cruscotto e dei braccioli) con cuciture arancioni, il logo con griglia Jeep ricamato in tungsteno chiaro sugli schienali, il kit pedali Mopar in acciaio lucido e i tappetini all-weather.

Jeep M-715 Five Quarter
Il Jeep M-715 Five Quarter è un veicolo militare dal look retrò realizzato utilizzando come base un M-715 del 1968: pannello in fibra di carbonio al posto della piastra metallica anteriore originale e un nuovo cassone in alluminio da 1,83 metri fabbricato su misura con doghe in legno e perforato e modellato utilizzando pannelli tagliati a getto d’acqua.
Per quanto riguarda la tecnica segnaliamo il motore 6.2 V8 sovralimentato HEMI da oltre 700 CV, il telaio originale rinforzato, le molle a balestra sostituite con un sistema di sospensioni a bracci/molle heavy duty, l’assale anteriore spostato in avanti di due pollici e rimpiazzato con un Dynatrac Pro-rock 60, un assale posteriore Dynatrac Pro-rock 80, cerchi antistallonamento da 20” e pneumatici da 40”.
Tra le modifiche esterne apportate al Jeep M-715 Five Quarter presentato all’Easter Jeep Safari 2019 troviamo il soft top convertibile con drop di 3,5”, i fari rimpiazzati con nuove luci HiD e luci ausiliarie a LED, i gruppi ottici posteriori a LED, i parasassi al posto delle rocker guard originali, i parafanghi anteriori in acciaio del Jeep Gladiator Rubicon modificati e il metallo spazzolato usato per la carrozzeria e il portellone posteriore. Dentro spiccano invece i nuovi sedili della Wrangler senza poggiatesta, i componenti in alluminio tagliati a getto d’acqua sulla plancia e sui pannelli porta, il pavimento più resistente e il compressore vintage 8-71 usato per alloggiare il selettore della trasmissione e i comandi del ripartitore.

Jeep Wayout
Il Jeep Wayout può vantare una tenda sul tetto in grado di accogliere due persone con una copertura a 270 gradi dotata di illuminazione a LED di colore ambra per facilitare le operazioni di allestimento a fine giornata.
Fuori troviamo il colore Gator Green (che sarà disponibile sul Jeep Gladiator di serie), due serbatoi ausiliari di carburante ai lati del cassone, un kit di rialzo Jeep Performance Parts da 2”, cerchi in acciaio da 17” con pneumatici da fango da 37”, un verricello Warn da 12.000 libbre e uno snorkel JPP. Senza dimenticare le barre a tetto integrate per trasportare attrezzature e bagagli e il cassone con sistema di copertura Mopar/Decked con contenitori a chiusura scorrevole.
Dentro il Jeep Wayout – dotato di un motore 3.6 V6 a benzina abbinato a un cambio automatico a 8 rapporti – spiccano invece l’impianto dell’aria ARB a bordo con linea di alimentazione facile da scollegare montata alla scocca e inserti di mappe topografiche incisi al laser sui rivestimenti per il pavimento e sui sedili in pelle marrone.
L’articolo Easter Jeep Safari 2019: sei pick-up concept a Moab proviene da Icon Wheels.
BMW R 1250 R, in sella alla nuova naked bavarese

| Appeal | Rispetto al passato la recente generazione è più dinamica e sportiva, e con un look più curato |
| Contenuti Tecnologici | Ha un pacchetto ricco che spazia dai riding mode del Ride by Wire alle sospensioni elettroniche Dynamic ESA |
| Piacere di guida | Il motore spinge molto forte e l’assetto è perfettamente bilanciato per garantire allo stesso tempo comfort e divertimento |
| Dettagli Special | Tra i vari allestimenti c’è la più ricercata Option 719, oltre ai pacchetti estetici disponibili in opzione |
La naked bavarese non è più quella di una volta, già da un pezzo. Nel 2015, infatti, ha debuttato l’ultima generazione nata sugli schemi del Concept Roadster, aggiornata nel 2019 con piccoli dettagli estetici e con un nuovo boxer da 1250 cc preso in prestito della best seller R 1250 GS. Ora la BMW R 1250 R è più dinamica e sportiva rispetto al passato, e grazie al nuovo propulsore è anche più bella da guidare.
A spingerla ci pensa il nuovo Boxer con tecnologia BMW ShiftCam per la fasatura e l’alzata variabile delle valvole sul lato aspirazione, che contribuisce a migliorare l’efficienza, l’erogazione della potenza e la risposta a tutti i regimi. La cilindrata passa dai 1.170 cc del modello precedente a 1.254 cc, con la potenza che tocca oggi i 136 CV e 143 Nm (prima parlavamo di 125 CV e 125 Nm).
È disponibile in quattro versioni, tutte caratterizzate da particolari livree e alcuni dettagli estetici dedicati: si spazia dalla Base e si arriva alla più ricercata Option 719 (dotata di una tinta bronzo metallizzato), passando per le HP (più sportiva con la classica colorazione BMW bianca, blu e rossa) e Exclusive (un pizzico più elegante ma comunque dal carattere dinamico).
Di base è equipaggiata con sospensioni regolabili con la forcella Sachs upside-down da 45 mm e un paralever al posteriore, ma in opzione è possibile optare per le sospensioni elettroniche Dynamic ESA che adattano la risposta in tempo reale in base alla situazione di guida. Anche la nuova R 1250 R monta di serie il nuovo sistema Connectivity con l’ampio display da 6,5” (per gestire telefono, musica, navigazione e intrattenimento) e (a pagamento) il nuovo sistema di chiamata di emergenza.

A CHI SI RIVOLGE
Non è una naked facile “da inquadrare”, infatti non ha concorrenti dirette. La BMW R 1250 R è sportiva e classica allo stesso tempo, ma è meno cattiva ed estrema delle altre naked da circa 1.200 cc e più confortevole delle nude tutte pepe da 800-1000 cc. Si rivolge a un pubblico facoltoso, strizzando l’occhio al motociclista attento allo stile e ai dettagli, che ama una moto che sappia coniugare l’eleganza e la comodità che contraddistinguono le moto del marchio bavarese con quel tocco di sportività dato non solo dal nuovo look, ma soprattutto da un motore molto potente.

IN SELLA
Non è un peso piuma, ferma la bilancia (in ordine di marcia) sui 239 kg (dovuti allo scarico, al catalizzatore e a una serie di elementi che rendono la moto già pronta per l’omologazione Euro 5), che si fanno sentire – va detto – solo nelle manovre da fermo e alle basse andature. La posizione di guida è comoda e l’ergonomia è perfetta anche per i più alti; non si rischia mai di toccare i cilindri con le ginocchia, per intenderci.
Si sta comodi e con il busto non troppo caricato in avanti. Anche per questo motivo la R 1250 R si rivela perfetta sia per guidare allegri che per andare a spasso, con borse e passeggero al seguito. Con le sospensioni elettroniche che si adattano in un batter d’occhio alle condizioni di guida e con il boxer che spinge fortissimo, ci si può divertire tanto. L’erogazione è perfetta, quasi elettrica, e il motore è sempre pronto.
Ad ogni spalancata del gas corrisponde una risposta immediata e corposa, che si esaurisce con un ottimo allungo. Alle andature più sostenute il peso non si sente affatto, la moto scende in piega con estrema facilità, pur non essendo un fulmine nei cambi di direzione più veloci. Benissimo il cambio elettronico, perfetta la frenata. E anche al pacchetto elettronico non si potrebbe chiedere di più.

QUANTO COSTA
La nuova BMW R 1250 R parte da 14.950 euro, ma basta poco per far lievitare il prezzo attingendo dall’ampio catalogo accessori. Ci sono pacchetti estetici dedicati o anche singoli optional a cui si fa fatica a rinunciare. Ad esempio, le sospensioni elettroniche ESA costano 800 euro, mentre le versioni HP, Exclusive e Option 719 costano rispettivamente +570 euro, +500 euro, +990 euro.
Tra gli optional citiamo il cambio elettro assistito pro (450 euro), manopole riscaldabili (250 euro), Cruise Control (360 euro), parabrezza Sport (210 euro), spoiler motore (330 euro), sistema di chiamata d’emergenza (370 euro), terminale di scarico sportivo HP (890 euro), cerchi classic (950 euro) e cerchi sport (950 euro). Per finire con i pacchetti estetici da 2.650 euro o quelli Comfort (570 euro), Touring (1.700 euro) e Dynamic (1.050 euro).
Scheda Tecnica
| Motore | Bicilindrico Boxer da 1.254 cc |
| Potenza | 136 CV e 143 Nm |
| Peso (in ordine di marcia) | 239 kg |
| Prezzo | da 14.950 euro |
Le ultime in Moto
L’articolo BMW R 1250 R, in sella alla nuova naked bavarese proviene da Icon Wheels.
Alfa Romeo: debutto di stile in Italia per la concept Tonale

Dal 9 al 14 aprile si svolgerà a Milano la 58esima edizione del “Salone del Mobile di Milano“, palcoscenico internazionale che mette insieme stile, design, storia, cultura e mostra le tendenze di ieri, oggi e domani. Ospitata presso la Fiera di Rho, ci sarà anche Alfa Romeo per l’anteprima nazionale della Tonale, la concept car del primo SUV compatto ibrido plug-in del marchio italiano.
La concept car
L’Alfa Romeo Tonale Concept – che ha debuttato in anteprima mondiale al Salone di Ginevra 2019 – fuori sfoggia linee ispirate al passato del marchio mentre nell’abitacolo – più moderno – spiccano il cruscotto digitale da 12,3” e un touchscreen da 10,25”. Il sistema di infotainment offre due nuove funzionalità: “Alfista” (per interagire con la community di appassionati del Biscione) e “Paddock” (per visualizzare e acquistare in tempo reale aggiornamenti e dotazioni innovative per interni ed esterni).
Il manettino DNA Alfa Romeo della Tonale Concept presenta le funzioni Dual Power (massima potenza dai due motori: quello termico e quello elettrico) al posto di Dynamic e Advance E (modalità full electric) al posto di Advance Efficiency. Il pulsante E-mozione sullo schermo touch offre una taratura specifica dell’acceleratore, una frenata più netta e una risposta del volante più diretta.
Un Cronografo e una bicicletta targati Alfa Romeo
I visitatori del “Salone del Mobile di Milano” avranno anche la possibilità di ammirare due prestigiosi articoli di merchandising: il cronografo “Quadrifoglio” realizzato in edizione limitata da Eberhard & Co. e la nuova bicicletta e-MTB Alfa Romeo Dolomiti prodotta dalla Compagnia Ducale.
News
Alfa Romeo: la Tonale sarà la best seller del Biscione
La nuova crossover compatta sarà l’Alfa Romeo più venduta
L’articolo Alfa Romeo: debutto di stile in Italia per la concept Tonale proviene da Icon Wheels.
I vantaggi del sistema DS Smart Access della DS3 Crossback
L0innovativa app MyDS permette di gestire dallo smartphone o dallo smartwatch alcune delle funzioni di bordo della DS3 Crossback come l’accesso al bagagliaio o l’accesso al veicolo e l’avviamento. Il tecnologico sistema DS SMART ACCESS permette di condividere la sport utility compatta francese con 5 persone, tra l’altro consentendo eventualmente di limitare anche la durata dell’utilizzo abilitato.
Accessori
DS3 Crossback punta all’eccellenza con il sistema audio Focal
Le due aziende francesi hanno stretto una partnership per la “realizzazione di prodotti votati all’eccellenza”
L’articolo I vantaggi del sistema DS Smart Access della DS3 Crossback proviene da Icon Wheels.


























