Autovelox, quali sono gli errori di rilevamento

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Gli autovelox sono sistemi che servono a rilevare la velocità di percorrenza delle auto, vengono installati in differenti punti delle strade di tutta Italia e servono per controllare che gli autisti rispettino i limiti di velocità imposti dalla Legge e per punire invece chi li oltrepassa, i trasgressori. C’è una cosa però da sapere, che gli autovelox purtroppo potrebbero anche sbagliare, vediamo cosa si intende per errori di rilevamento.

Quando l’autovelox può sbagliare il rilevamento

Uno dei casi più comuni in cui si può presentare un errore di rilevamento dell’autovelox è quello in cui due o più veicoli si trovano contemporaneamente nella stessa porzione di strada, ma con velocità differenti. L’operatore o il dispositivo automatico in funzione captano il primo mezzo in arrivo, che viaggia a velocità regolamentare; durante la misurazione però, la lettura viene falsata a causa di un altro veicolo che sopraggiunge più velocemente e che fa scattare la foto all’autovelox. In questo caso quindi la multa viene data alla prima auto su cui era puntato il sistema, ingiustamente.

Lo stesso può avvenire con l’apparato radar, la lettura viene influenzata da una delle due auto, però viene fotografata solo la targa della prima in corsia. Anche l’autovelox a fotocellule può purtroppo fare lo stesso errore, può avvenire infatti che la prima fotocellula venga fatta scattare da un veicolo in prima corsia e la seconda, appena dopo, da un’auto che viaggia in sorpasso sulla seconda corsia.

Autovelox telelaser, quando può sbagliare il rilevamento

Anche il sistema che funziona con telelaser potrebbe sbagliare a captare il giusto veicolo, nonostante permetta all’operatore di mirare proprio l’auto che prosegue più velocemente su quel determinato tratto di strada. Nella pratica però l’operazione non sempre è facile, infatti il fascio di rilevamento del dispositivo si allarga man mano che aumenta la distanza, fino a circa 3 metri di misurazione massima. Se una corsia stradale è larga 2.75 metri, un puntamento fatto sulla prima corsia può ovviamente essere condizionato dal passaggio di un’auto sulla seconda. Pensiamo anche al dispositivo stesso, si tratta di uno strumento che pesa alcuni kg e che non è sempre facile da tenere ben puntato su un mezzo che si sposta rapidamente, mentre la mano trema e quindi anche il puntino rosso del laser oscilla. Oltretutto, mancando la prova fotografica, le multe in questo caso sono le più dubbie. È difficile dimostrare all’automobilista che la velocità che si vede sul display è effettivamente quella della sua vettura e non di un’altra passata vicina.

Il collaudo e la taratura dell’autovelox

Secondo quanto stabilito dalla Legge, la funzionalità regolare dell’autovelox deve essere attestata da due documenti, il certificato di collaudo e quello di taratura. Il collaudo viene fatto una volta sola, al primo utilizzo dell’apparecchio e attesta che il dispositivo rispetti i parametri di Legge. La taratura invece è una verifica di funzionamento che deve essere effettuata almeno una volta all’anno. Se mancano gli attestati, la multa con autovelox è nulla.

Altra cosa da sapere è che quando la Polizia compila la multa, deve riportare la data in cui è stata effettuata l’ultima taratura, questo per non costringere l’automobilista ad effettuare ricerche e verifiche che potrebbero rivelarsi troppo difficoltose. In ogni caso, l’automobilista può diffidare di ciò e chiedere comunque di prendere visione dei documenti, o prima di intentare l’opposizione al giudice di pace o nello stesso giudizio, contestando il non corretto funzionamento dell’autovelox con il proprio atto di ricorso.

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