Monthly Archives: Agosto 2016

Audi eROT: la sospensione che riduce le emissioni

Sembra che nello sviluppo delle tecnologie per la mobilità del futuro nessun elemento dell’auto rimanga senza un ruolo preciso. In Casa Audi, ad esempio, si lavora ad un innovativo sistema in grado di sfruttare le sospensioni per ridurre le emissioni di CO2. Come? Attraverso degli inediti ammortizzatori rotativi elettromeccanici che sostituiranno gli ammortizzatori idraulici telescopici.Il meccanismo – denominato eROT – si basa sul principio di recupero dell’energia cinetica che si genera ad ogni curva, irregolarità dell’asfalto o dosso percorso dall’auto. Invece di perdere questa energia sotto forma di calore, l’idea è di accumularla e trasformarla in elettricità attraverso un braccio che assorbe la forza del movimento della ruota e la trasmette a un motore elettrico. Secondo le prime prove dinamiche effettuate sulle autostrade tedesche la capacità di recupero sarebbe in media tra 100 e 150 watt.Più spazio, più comfort e meno emissioniSotto il punto di vista ambientale l’applicazione di questa tecnologia corrisponderebbe ad un risparmio di CO2 fino a tre grammi per chilometro. Il sistema eROT di Audi si basa sull’evoluzione del sistema a 48 volt che servirà da base per un nuovo modello ibrido dei Quattro Anelli, in grado di ridurre i consumi di ben 0,7 litri/100 km, che vedremo il prossimo anno.Ma i vantaggi degli ammortizzatori rotativi elettromeccanici di Audi riguarderanno anche altri campi.Il portabagagli, ad esempio, potrà godere di più spazio grazie ai motori elettrici che sostituiscono gli ammortizzatori telescopici verticali e che in questo caso sono disposti orizzontalmente nella zona dell’asse posteriore.Inoltre l’eROT di Audi avrà gli stessi vantaggi di una sospensione a controllo attivo. Il sistema sarà infatti capace di adattarsi alle irregolarità del terreno e allo stile di guida eliminando in questo modo la dipendenza tra i movimenti di estensione e compressione che limita gli attuali ammortizzatori convenzionali, offrendo, di conseguenza, più comfort alla guida.
Fonte:

Chrysler 300 hardtop 2 porte (1962): coupé all’americana

La Chrysler 300 hardtop 2 porte è stata commercializzata dal 1962 al 1971 e ha visto numerosi cambiamenti nel design: questa grande coupé “yankee” si trova abbastanza facilmente negli USA con quotazioni che partono da 15.000 euro.Chrysler 300 hardtop 2 porte (1962): le caratteristiche principaliLa Chrysler 300 hardtop 2 porte – variante coupé di una berlinona disponibile anche a quattro porte o scoperta – nasce nel 1962 per rimpiazzare la Windsor.Lunga quasi cinque metri e mezzo, supera questa soglia nel 1965 in occasione di un importante lifting estetico. Nel 1968 debutta un originale frontale caratterizzato dai fari a scomparsa nascosti nella mascherina mentre nel 1969 crescono ancora le dimensioni esterne (5,71 metri) in concomitanza con il debutto di un design più filante e aggressivo. Degna di nota la variante sportiva Hurst del 1970, prodotta in soli 485 esemplari e contraddistinta dalla vernice bianca impreziosita da dettagli beige e dagli interni in pelle.Chrysler 300 hardtop 2 porte (1962): la tecnicaLa gamma motori al lancio della Chrysler 300 hardtop 2 porte nel 1962 comprendeva tre unità V8 a benzina: un 6.3 da 309 CV e due 6.8 da 345 e 385 CV abbinati ad un cambio manuale a tre marce o ad una trasmissione automatica a tre rapporti. L’anno seguente il 6.8 sparisce per poi tornare nel 1964 con 364 CV: nello stesso anno entra nel listino degli optional un cambio manuale a quattro marce.Nel 1965 – anno in cui la potenza del 6.3 sale a 320 CV – è la volta di un marcato lifting estetico e l’anno successivo il 6.3 sale a 329 CV e il 6.8 viene sostituito da un 7.2 da 255 e 370 CV. In occasione di un altro restyling importante nel 1967 il 6.3 abbandona le scene e il 7.2 più cattivo arriva a quota 381 CV. Nell’ultimo anno di produzione – il 1971 – si assiste ad un calo di potenza: 340 e 375 CV.Chrysler 300 hardtop 2 porte (1962): le quotazioniLa Chrysler 300 hardtop 2 porte è facile da trovare negli USA e le sue quotazioni partono da 15.000 euro. Per le versioni speciali e per quelle più recenti con il frontale con i fari a scomparsa bisogna sborsare invece tra i 20.000 e i 25.000 euro.
Fonte

F1 – GP Ungheria 2006: l’ultima vittoria Honda

Esattamente dieci anni fa si disputava il GP d’Ungheria 2006, una gara che ha visto l’ultima vittoria della Honda in F1, l’ultimo trionfo nel Circus di una scuderia non europea, il primo successo in carriera di Jenson Button e il debutto di Robert Kubica.Sul circuito dell’Hungaroring le sorprese iniziano già durante le qualifiche: Kimi Räikkönen su McLaren conquista la pole davanti a Felipe Massa (Ferrari) mentre i due favoriti della vigilia – Fernando Alonso (Renault) e Michael Schumacher (Ferrari) – sono costretti a partire rispettivamente dalla 15° e dall’11° posizione a causa di penalizzazioni dovute a sorpassi non consentiti.La parte iniziale del GP d’Ungheria 2006 – corso sotto la pioggia – è dominata da Räikkönen, che lascia la prima posizione al 18° giro ad Alonso autore di una fantastica rimonta.Il pilota spagnolo è però costretto al ritiro al 51° giro quando uscendo dai box perde la ruota posteriore sinistra (fissata male dai meccanici) e al comando balza Button. Il pilota britannico della Honda (autore del quarto tempo in qualifica ma partito 14° per aver sostituito il motore) è anche lui protagonista di una fantastica rimonta e riporta sul gradino più alto del podio la scuderia giapponese dopo un digiuno lungo ben 39 anni.Oltre alla vittoria a sorpresa il GP d’Ungheria 2006 regala un intero podio inaspettato: in seconda posizione troviamo infatti lo spagnolo Pedro de la Rosa su McLaren mentre in terza il tedesco Nick Heidfeld, che regala alla BMW Sauber il primo piazzamento in “top 3” della sua breve storia.Il polacco Robert Kubica – chiamato dalla BMW Sauber ad occupare l’altro sedile della monoposto tedesca al posto di Jacques Villeneuve – termina la corsa in settima posizione ma viene squalificato dopo che la sua vettura viene trovata sottopeso.F1 – La classifica del GP d’Ungheria 2006
1 Jenson Button (Honda)    1h52:20.941
2 Pedro de la Rosa (McLaren) + 30,8 s
3 Nick Heidfeld (BMW Sauber) + 43,8 s
4 Rubens Barrichello (Honda) + 45,2 s5 David Coulthard (Red Bull)  + 1 giro
Fonte

Lorenzo Bandini: il pilota del popolo

Pochi piloti italiani sono stati amati come Lorenzo Bandini, uno dei pochi uomini capaci di sfondare nel motorsport senza essere ricco di famiglia. Scopriamo insieme la storia del primo uomo nel nostro Paese in grado di vincere un GP di F1 valido per il Mondiale e la 24 Ore di Le Mans.Lorenzo Bandini: la storiaLorenzo Bandini nasce il 21 dicembre 1935 ad Al-Marj (Libia) da genitori italiani residenti in Africa al tempo della colonizzazione. Tornato in Italia in tenera età, trova lavoro nel 1950 in un garage milanese e crea un legame fortissimo con il suo principale (che diventerà suo suocero).Dopo aver iniziato a correre con le moto, debutta nel mondo del motorsport con le auto nel 1956 specializzandosi nelle gare in salita. Alla fine del decennio inizia invece a farsi notare in pista con le Formula Junior diventando uno dei giovani piloti italiani più promettenti.Il debutto in F1Lorenzo Bandini debutta in F1 nel 1961 al volante di una Cooper della Scuderia Centro Sud: esordisce in Belgio con un ritiro e disputa altri due GP ottenendo come miglior piazzamento un ottavo posto in Italia e risultando più veloce del compagno Massimo Natili.Con le Sport porta invece a casa una vittoria nell’ultima tappa del Mondiale Sportprototipi vincendo la 4 Ore di Pescara con una Ferrari 250 TR61 in coppia con il connazionale Giorgio Scarlatti.Il passaggio alla FerrariNel 1962 Lorenzo Bandini viene chiamato dalla Ferrari per correre in F1: al debutto con la Rossa porta a casa un podio (3° a Monte Carlo) ma è complessivamente più lento dei compagni (il nostro Giancarlo Baghetti, lo statunitense Phil Hill e il messicano Ricardo Rodríguez). Solo il belga Willy Mairesse è meno convincente.Bandini sale sul gradino più alto del podio del GP del Mediterraneo (gara non valida per il campionato) sul circuito di Pergusa e sempre in Sicilia ottiene il secondo posto alla Targa Florio insieme a Baghetti con la Ferrari Dino 196 SP.La vittoria a Le MansLorenzo Bandini e Ludovico Scarfiotti diventano nel 1963 i primi italiani dopo 29 anni a conquistare la 24 Ore di Le Mans: la coppia tricolore trionfa con la Ferrari 250 P e i due ottengono anche una seconda piazza alla Targa Florio insieme a Mairesse con la Ferrari Dino 196 SP. Da non sottovalutare, inoltre, il secondo posto alla 12 Ore di Sebring con la Ferrari 250 P con Mairesse e il nostro Nino Vaccarella e la vittoria al Trophée d’Auvergne con una Ferrari 250 TRI/61.In F1 torna alla Scuderia Centro Sud e disputa tre GP con la BRM (miglior risultato 5° in Gran Bretagna). Nelle ultime quattro gare iridate torna alla Ferrari e ottiene due quinti posti negli USA e in Sudafrica facendo meglio del compagno britannico John Surtees.L’unico successo in F1Il 1964 è un grande anno per Lorenzo Bandini, che viene confermato come seconda guida Ferrari in F1 e porta a casa la prima e unica vittoria nel Circus (in Austria) e tre terzi posti in Germania, in Italia e in Messico. In quest’ultima gara consente al compagno Surtees di vincere il Mondiale provocando un incidente che mette fuori gioco il rivale britannico Graham Hill e analizzando l’intera stagione – pur essendo stato meno rapido del campione del mondo – si conferma più veloce di Scarfiotti e del coéquipier messicano Pedro Rodríguez.Nessuna vittoria, invece, con le Sport ma tanti piazzamenti: terzo alla 500 km di Spa con la Ferrari 250 GTO e con Surtees secondo alla 12 Ore di Reims con la Ferrari 250 LM e terzo alla 12 Ore di Sebring e alla 24 Ore di Le Mans con la Ferrari 330 P.La Targa FlorioLorenzo Bandini vince la Targa Florio 1965 con Vaccarella al volante della Ferrari 275 P2 mentre in F1 con la Rossa sale una volta sul podio con il secondo posto a Monte Carlo. Più lento del compagno Surtees, riesce nelle ultime gare della stagione a fare meglio di Vaccarella, di Pedro Rodríguez e dello statunitense Bob Bondurant.L’anno seguente inizia alla grande il Mondiale F1 facendo meglio di Surtees (2° a Monte Carlo e 3° in Belgio) ma quando si ritrova prima guida in seguito all’abbandono del pilota britannico offre prestazioni meno convincenti di quelle di Scarfiotti e dell’inglese Mike Parkes. Con le Sport arriva invece secondo alla 1.000 km del Nürburgring con Scarfiotti alla guida della Ferrari Dino 206 S.Daytona, Monza e la morte a Monte CarloIl 1967 inizia bene per Lorenzo Bandini: con il neozelandese Chris Amon arriva primo a Daytona con la Ferrari 330 P3/4 in una gara che vede tre Rosse in parata e primo alla 1.000 km di Monza.Il 7 maggio, all’82° giro del GP di Monte Carlo di F1, Lorenzo arriva troppo veloce alla chicane del porto e si schianta. Morirà nell’ospedale del Principato il 10 maggio 1967.
Fonte

L’autopilot di Tesla salva un uomo da un’embolia polmonare

Le innovazioni di rottura, soprattutto quando metto in crisi i sistemi economici dominanti, si sa, non hanno mai vita facile. È questo il caso di Tesla che non sta passando per uno dei suoi migliori momenti: causa, ora, le accuse contro il sistema Autopilot incriminato per essere il responsabile di diversi incidenti, tra cui uno mortale.Il sistema di guida autonoma della Casa californiana, tuttavia, si difende dalle accuse a suon di notizie positive. Questa volta proprio l’Autopilot di Tesla è stato, infatti, eroe per un giorno.La storia arriva sempre dagli Stati Uniti, in questo caso dallo stato del Missouri, e il protagonista è Joshua Neally, avvocato 37enne proprietario di una Model X. In uno dei suoi tragitti quotidiani da Spriengfield a Branson l’uomo ha iniziato ad accusare forti dolori addominali. Incapace di guidare a causa dell’improvviso malore, Joshua ha impostato sul navigatore la destinazione ‘ospedale’. A quel punto è entrato in funzione l’Autopilot della Tesla che, guidando in modalità autonoma per 25 km, ha portato l’uomo a destinazione salvandogli la vita.Dopo le prime prove mediche, infatti, i medici hanno diagnosticato a Joshua Neally un embolia polmonare, un’emergenza medica che avrebbe potuto costargli la vita.
Fonte:

Smart Fortwo Nightrunner

Smart Italia presenta un nuovo esclusivo allestimento dedicato alla piccola Fortwo.Denominata Nightrunner, si aggiungerà alle oltre 50 edizioni limitate che hanno fatto la storia di Smart a partire da settembre con un prezzo di attacco di 18.990 euro.Questa special edition sfoggia il Brabus Style kit abbinato ad una combinazione di due tinte per la livrea: il Total Black che ricopre gran parte della carrozzeria, a contrasto con il Nürburgring RED che enfatizza dettagli come le minigonne e lo spoiler anteriore e posteriore.Altri elementi che la caratterizzano, evidenziandone il lato più aggressivo, sono i cerchi da 16 pollici total black, l’assetto sportivo ribassato, il terminale di scarico cromato, il cambio al volante e la pedaliera sportiva.A spingere questa nuova Smart Fortwo Nightrunner ci pensa il motore turbo da 90 CV abbinato al cambio automatico twinamic.Di serie, per questo allestimento esclusivo, troviamo il Cool & Media system con navi touch screen, audio streaming e interfaccia Bluetooth con vivavoce.La Smart Fortwo Nightrunner verrà proposta in due livelli di equipaggiamento: nightrunner e nightrunner TOP (19.990 euro).
Fonte:

Lamborghini LP610-4 Spyder by Novitec Torado

Novitec Torado, dipartimento del preparatore tedesco dedicato all’elaborazione delle supercar targate Lamborghini, presenta il suo ultimo lavoro: la Huracan LP610-4 Spyder, la versione cabrio e a trazione integrale della baby sportiva del Toro.A livello estetico sfoggia un kit carrozzeria con un nuovo splitter anteriore, paraurti e prese d’aria modificati. Nuovi anche gli specchietti retrovisori con gusci in fibra di carbonio e cerchi forgiati NL1 da 20 e 21 pollici.Al posteriore risaltano il diffusore di nuova fattura, il piccolo spoiler, il coperchio in carbonio per il motore e i nuovi terminali di scarico. Ognuno degli elementi di questo kit aerodinamico è stato accuratamente sviluppato nella galleria del vento per migliorare l’efficacia aerodinamica della Huracan Spyder. La livrea viene messa in mostra attraverso una accesa colorazione in verde brillante con dettagli in nero carbonio.A livello meccanico gli interventi di Novitec Torado sulla Lamborghini Huracan LP610-4 Spyder riguardano l’introduzione di un nuovo impianto di scarico, la riprogrammazione della centralina e una serie di altre modifiche che fanno si che il V10 da 5,5 litri raggiunga la potenza record di 860 CV con 960 Nm di coppia (+250 CV e +400 Nm). Non manca un’importante modifica al chassis con l’introduzione di una nuova sospensione Novitec che ribassa la Huracan di 35 mm. 
Fonte

Promozioni auto agosto 2016: le occasioni del mese

Le promozioni auto non vanno in vacanza ad agosto 2016: anche in piena estate è possibile infatti beneficiare di sconti particolarmente sostanziosi.Le proposte più interessanti del mese coinvolgono soprattutto modelli tedeschi e vetture appartenenti al segmento delle SUV, anche se non mancano offerte su mezzi di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamole insieme.Audi A4Era da tempo che l’Audi non lanciava promozioni così succose: ad agosto 2016 la A4 più economica del listino – la 2.0 TDI 122 CV – costa 29.900 euro anziché 32.400. L’offerta è valida in caso di permuta di una vettura con valore minimo di 5.000 euro.BMW serie 2 Active TourerFino al 30 settembre 2016 bastano 24.900 euro (invece di 27.530) per portarsi a casa la BMW serie 2 Active Tourer più accessibile – la 216i – con l’aggiunta del pacchetto Easylife (comandi multifunzione al volante, specchietti esterni regolabili e ripiegabili elettricamente, apertura elettrica del bagagliaio, comfort access, tavolini portaoggetti, sensori di parcheggio, Parking Assistant, chiamata d’emergenza e Teleservices).Citroën C4 PicassoSconti pazzeschi (- 5.500 euro) in casa Citroën: la C4 Picasso “entry level” – la BlueHDi 100 Attraction – costa 18.400 euro anziché 23.900.Honda JazzFino al 30 settembre 2016 la Honda Jazz “base” (la 1.3 Trend) è offerta con l’estensione di garanzia di due anni in omaggio. È inoltre possibile beneficiare di un finanziamento (TAN fisso 3,95%, TAEG 5,68%): anticipo di 4.500 euro, 48 rate mensili da 139 euro e una maxiquota finale da 5.350 euro.Jaguar XEContinuano anche ad agosto 2016 le promozioni Jaguar che consentono di comprare la XE 2.0 D Turbo 180 CV Pure con 35.485 euro invece di 38.050. L’offerta è valida solo in caso di adesione al finanziamento Easy Jaguar (TAN fisso 0%, TAEG 1,03%): anticipo di 17.742,50 euro e una rata finale residua da 17.742,50 euro da pagare dopo 24 mesi.Kia SportageSono sufficienti 19.000 euro (invece di 21.000) per acquistare ad agosto 2016 la Kia Sportage più economica del listino (la 1.6 GDI Active). Sulle versioni Cool è invece previsto un extra sconto di 1.000 euro a fronte del ritiro di un usato di proprietà del cliente da almeno tre mesi. Il finanziamento abbinabile (TAN fisso 4,40%, TAEG fisso 6,51%) comprende un anticipo di 5.340 euro, 23 rate mensili da 250 euro e una maxirata finale da 10.710 euro.Mitsubishi ASXGrazie ai 2.000 euro di sconto (offerta valida fino al 30 settembre 2016) la Mitsubishi ASX più abbordabile – la 1.6 Inform – costa 17.800 euro invece di 19.800. Il finanziamento abbinato (TAN fisso 0,00%, TAEG fisso 0,58%) prevede un anticipo di 9.484 euro e una rata finale di 8.316 euro da versare dopo due anni.Seat LeonGrazie alle promozioni Seat di agosto 2016 bastano 15.000 euro (anziché 20.950) per portarsi a casa la Leon “entry level”, la 1.2 TSI. L’offerta è valida solo per vetture a stock in caso di rottamazione o di ritiro di un usato con immatricolazione antecedente al 31/12/2006 di proprietà del cliente da almeno sei mesi. Inoltre è possibile aderire ad un finanziamento (TAN fisso 4,50%, TAEG 6,19%) composto da un anticipo di 2.680,90 euro, da 35 rate da 165 euro e da una maxirata finale da 8.128,60 euro. Il tutto con un anno di assicurazione incendio e furto in omaggio.Smart fortwoLa Smart fortwo 70 passion twinamic con pacchetto sportivo e LED & sensor pack costa ufficialmente 16.735,45 euro ma grazie alle promozioni di agosto 2016 della Casa tedesca sono sufficienti 15.337,55 euro per acquistarla. L’offerta, valida per contratti sottoscritti entro il 31 agosto 2016 e immatricolazioni entro il 30 settembre 2016, va obbligatoriamente abbinata ad un finanziamento (TAN fisso 5,95%, TAEG 7,71%): anticipo di 3.450 euro, 35 rate da 130 euro e una maxiquota finale da 9.220 euro.Ssangyong XLVLo sconto di 2.000 euro consente di acquistare fino al 30 settembre 2016 la Ssangyong XLV “base” – la 1.6 Start – con 16.450 euro (invece di 18.450). Il finanziamento abbinato (TAN fisso 4,97%, TAEG fisso 6,73%) comprende un anticipo di 7.030 euro e 84 rate mensili da 169 euro.
Fonte:

Car2go: nella flotta arriva anche la Smart Forfour

Car2go annuncia che la flotta delle sue sharing car si amplierà presto con l’arrivo della nuova Smart Forfour.La prima città in cui la piccola quattro porte tedesca andrà ad affiancare la Smart Fortwo sarà Milano, a partire da settembre, con 50 nuovi veicoli.Con questo primo test Car2go approfitterà per registrare un primo feedback da parte degli utenti rispetto all’uso di veicoli a quattro posti.“Milano sarà la prima città ad integrare la flotta con il nuovo modello di smart forfour.”ha affermatoThomas Beermann, CEO di car2go Europe –“Siamo entusiasti di portare le smart forfour a Milano e allo stesso tempo siamo anche curiosi di conoscere come i nostri clienti reagiranno alla nuova flotta. Per noi, il feedback da parte dei clienti è molto prezioso e, per questo, abbiamo deciso di fare un primo test del servizio”.Tutto gestito tramite la app car2go per lo smartphoneLa piattaforma per il noleggio delle smart forfour funzionerà attraverso l’app di car2go mettendo così lo smartphone al centro della tecnologia per accedere al servizio. Basterà consultare la mappa visibile dall’app e dal nuovo sito internet www.car2go.com, per trovare il veicolo disponibile più vicino e scegliere la tipologia di modello.Una flotta Full optionalA livello di equipaggiamento le Smart Forfour che andranno in servizio per car2go avranno a disposizione una vasta gamma di optional tra cui ilcruise control, il sistema start&stop, la tecnologia di controllo delle emissioni Euro 6, il cambio automatico, il climatizzatore, i sedili riscaldati, il sistema di navigazione con interfaccia Bluetooth e l’assistente di parcheggio in retromarcia.
Fonte:

Una AMG GT3 firmata Linkin Park

Chester Bennington, Dave Farrell e Joe Hahn oltre ad essere i tre celebri componenti della rockband Linkin Park sono anche appassionati di automobili. Per questo hanno scelto il marchio AMG per realizzare una speciale AMG GT3, da loro firmata, presentata lo scorso fine settimana alla 24 Ore di Spa. Gia a fine giugno i Linkin Park avevano avevano accompagnato la presentazione della nuova Mercedes AMG GT R con il brano ‘Papercut’, firmando la colonna sonora perfetta per la campagna internazionale.La livrea della AMG GT3 firmata Linkin Park si distingue per l’uso del rosso e del nero su sfondo argento lucido il logo dei Linkin Park dominante sul cofano motore allungato. “Progettare un’auto grandiosa come la Mercedes AMG GT3 è stata un’esperienza semplicemente unica e straordinaria”, ha dichiarato Joe Hahn. “Per me è stato uno sogno divenuto realtà vederla anche in azione su pista”.Tobias Moers, Presidente del Board of Management di Mercedes AMG GmbH ha dichiarato: “Oltre che per le performance, il Marchio si distingue per la perfezione e la passione delle proprie vetture. Abbiamo fatto onore a questi valori con la storica quadruplice vittoria alla 24 Ore del Nürburgring. E con la vettura disegnata dai Linkin Park per la 24 Ore di Spa intendiamo sottolineare ancora una volta l’avanguardia di Mercedes AMG. Un design accattivante creato dai Linkin Park in persona alla base di una fruttuosa partnership estinata a proseguire negli anni a venire”. 
Fonte: