Monthly Archives: Aprile 2021

Supercar a trazione integrale: 10 proposte che costano più di 100.000 euro

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Le supercartrazione integrale sono le sportive più amate da chi ha un grosso budget a disposizione e vuole divertirsi nella massima sicurezza.

In questa guida all’acquisto troverete dieci esclusive coupé 4×4 molto diverse tra loro accomunate da una velocità massima di almeno 250 km/h, da uno “0-100” inferiore ai 4 secondi e da un prezzo che supera quota 100.000 euro.

L’elenco delle dieci supercar a trazione integrale più interessanti in commercio comprende soprattutto modelli provenienti dalla Germania, anche se non mancano vetture di altre nazioni.

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Audi RS 5 25 years – 134.500 euro

L’Audi RS 5 25 years è la variante più cattiva della seconda generazione della A5 Coupé.

L’abitacolo non offre molto spazio alle spalle dei passeggeri posteriori mentre il motore 2.9 V6 biturbo benzina – il meno potente (450 CV) nonché il meno pimpante (“0-100” in 3,9 secondi) tra quelli analizzati in questa guida all’acquisto – ha una cilindrata relativamente contenuta che consente di mantenere i costi di gestione a un livello umano.

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Audi R8 performance – 204.450 euro

L’Audi R8 Performance è la versione più brutale della seconda generazione della supercar tedesca.

Una coupé compatta (solo 4,43 metri di lunghezza) spinta da un motore 5.2 V10 a benzina da 620 CV non particolarmente dotato alla voce “coppia”. Lo “0-100”? In 3,1 secondi.

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BMW M8 Competition – 176.400 euro

La BMW M8 Competition è la variante più grintosa della seconda generazione della serie 8.

La coupé tedesca – contraddistinta da finiture molto curate – ospita sotto il cofano un motore 4.4 V8 biturbo benzina da 625 CV reattivo ai bassi regimi. 3,2 i secondi necessari per accelerare da 0 a 100 km/h.

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Honda NSX – 201.000 euro

La seconda generazione della Honda NSX è una supercar ibrida (l’unica proposta a doppia alimentazione tra quelle presenti in questa guida all’acquisto) che presenta qualche lacuna nella dotazione di sicurezza: gli ADAS più evoluti come l’avviso di cambio corsia, il cruise control adattivo e il monitoraggio dell’angolo cieco non sono disponibili neanche come optional.

Il motore 3.5 V6 biturbo ibrido benzina da 581 CV permette alla sportiva nipponica di accelerare da 0 a 100 km/h in 3,6 secondi.

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Jaguar F-Type R – 129.280 euro

La Jaguar F-Type R – variante più cattiva della supercar britannica – è la proposta più accessibile tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.

La coupé inglese, impreziosita da un bagagliaio molto sfruttabile, è spinta da un motore 5.0 V8 sovralimentato (compressore volumetrico) da 575 CV e impiega 3,7 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h.

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Lamborghini Huracán – 227.072 euro

La Lamborghini Huracán è una supercartrazione integrale rivolta a chi cerca esclusivamente il piacere di guida: la coupé di Sant’Agata è divertentissima nelle curve e non è interessata alla praticità (il bagagliaio anteriore è minuscolo).

Bastano 2,9 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h: merito del motore 5.2 V10 a benzina da 640 CV.

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Lamborghini Aventador SVJ – 432.730 euro

La Lamborghini Aventador SVJ – variante più estrema della supercar del Toro – è una sportiva esagerata: nelle dimensioni esterne, nel prezzo (il più alto tra le vetture presenti in questa guida all’acquisto) e nel motore.

Il possente 6.5 V12 a benzina (una cilindrata impegnativa) regala un sound eccezionale e cavalli a profusione (770 CV), concentrati però soprattutto nella zona rossa del contagiri. L’abitacolo è largo ma un po’ angusto per la testa degli occupanti più alti.

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Mercedes S 63 AMG Coupé – 196.126 euro

La Mercedes S 63 AMG Coupé – versione “cattiva” della classe S Coupé – è, secondo noi, la supercartrazione integrale più interessante in circolazione.

L’ingombrante – oltre cinque metri di lunghezza – sportiva della Stella è una Gran Turismo che punta più sul comfort (tanto spazio per la testa e le gambe di chi si accomoda dietro e una dotazione di serie ricca) che sul puro divertimento ma può comunque vantare un motore 4.0 V8 biturbo benzina da 612 CV (“0-100” in 3,5 secondi) ricco di coppia e molto reattivo ai bassi regimi.

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Nissan GT-R Nismo – 210.800 euro

La Nissan GT-R Nismo è la variante più brutale della supercar giapponese.

La coupé nipponica è spinta da un motore 3.8 V6 biturbo benzina da 600 CV abbinato a un cambio automaticodoppia frizione a sei rapporti che meriterebbe (almeno) una marcia in più.

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Porsche 911 Turbo S – 227.080 euro

La Porsche 911 Turbo S è la variante più costosa della 992 (l’ottava generazione della supercar di Zuffenhausen): una sportiva leggendaria omologata quattro posti ma in realtà adatta per due persone visto che il divanetto posteriore è adatto solo a dei bambini.

Il motore 3.7 boxer a sei cilindri biturbo a benzina da 650 CV permette alla coupé tedesca di scattare da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi.

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Fonte:

Auto ibride plug-in: tutti i modelli in commercio (e i loro prezzi)

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Le auto ibride plug-in – vetture a doppia alimentazione termica/elettrica in grado di percorrere diverse decine di chilometri a emissioni zero (a patto di attaccarle alla spina) – sono la soluzione ideale per chi non fa molta strada e ha tempo e voglia di ricaricare spesso la batteria.

Le ibride “alla spina” attualmente rappresentano il 4,5% delle immatricolazioni nel nostro Paese ma andrebbero acquistate solo da chi può davvero sfruttarle al meglio: utilizzandole cioè in EV per la maggior parte del tempo.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto ibride plug-in (benzina e diesel) in commercio con i prezzi.

Auto ibride plug-in: l’elenco completo

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Audi

  • A3 Sportback 40 TFSI e (da 39.750 euro)
  • A3 Sportback 45 TFSI e (45.100 euro)
  • A6 50 TFSI e (da 63.300 euro)
  • A6 55 TFSI e (72.800 euro)
  • A6 Avant TFSI e (75.200 euro)
  • A7 Sportback 50 TFSI e (da 76.500 euro)
  • A7 Sportback 55 TFSI e (90.450 euro)
  • A8 TFSI e (da 110.450 euro)
  • Q3 TFSI e (da 47.900 euro)
  • Q3 Sportback TFSI e (da 50.900 euro)
  • Q5 50 TFSI e (da 59.750 euro)
  • Q5 55 TFSI e (da 71.200 euro)
  • Q5 Sportback 50 TFSI e (da 62.750 euro)
  • Q5 Sportback 55 TFSI e (da 74.100 euro)
  • Q7 55 TFSI e (da 77.400 euro)
  • Q7 60 TFSI e (96.300 euro)
  • Q8 55 TFSI e (da 83.650 euro)
  • Q8 60 TFSI e (103.300 euro)

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Bentley

  • Bentayga Hybrid (179.142 euro)

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BMW

  • 320e (da 49.890 euro)
  • 330e (da 55.940 euro)
  • 320e Touring (da 50.850 euro)
  • 330e Touring (da 56.900 euro)
  • 520e (da 58.090 euro)
  • 530e (da 62.790 euro)
  • 545e (da 75.040 euro)
  • 520e Touring (da 60.440 euro)
  • 530e Touring (da 65.140 euro)
  • 745e (da 109.450 euro)
  • 225xe Active Tourer (da 39.600 euro)
  • X1 xDrive25e (da 49.150 euro)
  • X2 xDrive25e (da 49.450 euro)
  • X3 xDrive30e (da 58.950 euro)
  • X5 xDrive45e (da 86.810 euro)

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Citroën

  • C5 Aircross Hybrid (da 42.100 euro)

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Cupra

  • Leon E-HYBRID (38.600 euro)
  • Leon Sportstourer (39.600 euro)
  • Formentor e-Hybrid 204 CV (37.700 euro)
  • Formentor e-Hybrid 245 CV (45.050 euro)

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DS

  • DS 9 (da 56.200 euro)
  • DS 7 Crossback E-Tense (da 48.700 euro)
  • DS 7 Crossback E-Tense 4×4 (da 52.700 euro)

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Ford

  • Kuga Plug In Hybrid (da 37.550 euro)
  • Explorer (81.000 euro)

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Hyundai

  • Ioniq Plug-in Hybrid (da 37.000 euro)

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Jaguar

  • E-Pace PHEV (da 58.700 euro)
  • F-Pace PHEV (da 73.890 euro)

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Jeep

  • Renegade PHEV 190 CV (da 38.850 euro)
  • Renegade PHEV 240 CV (42.850 euro)
  • Compass PHEV (da 41.950 euro)

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Kia

  • Ceed SW PHEV (37.250 euro)
  • Niro PHEV (da 36.250 euro)
  • XCeed PHEV (da 37.750 euro)
  • Sorento PHEV (da 53.000 euro)

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Land Rover

  • Defender 110 PHEV (da 76.900 euro)
  • Discovery Sport PHEV (da 56.470 euro)
  • Range Rover Evoque PHEV (da 53.450 euro)
  • Range Rover Velar PHEV (da 73.400 euro)
  • Range Rover Sport PHEV (da 93.500 euro)
  • Range Rover PHEV (da 127.900 euro)

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McLaren

  • Artura (231.000 euro)

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Mercedes

  • A 250 e 4p. (da 43.817 euro)
  • A 250 e (da 43.110 euro)
  • B 250 EQ-Power (da 41.439 euro)
  • C 300 e (da 52.044 euro)
  • C 300 de (da 53.266 euro)
  • C 300 e S.W. (da 53.424 euro)
  • C 300 de S.W. (da 54.646 euro)
  • E 300 e (da 65.701 euro)
  • E 300 de (da 67.591 euro)
  • E 300 e S.W. (da 67.946 euro)
  • E 300 de S.W. (da 69.837 euro)
  • CLA 250 EQ Power (da 46.795 euro)
  • CLA Shooting Brake 250e (da 48.031 euro)
  • GLA 250 e (da 49.644 euro)
  • GLC 300 e (da 64.657 euro)
  • GLC 300 de (da 66.487 euro)
  • GLC Coupé 300 e (da 69.261 euro)
  • GLC Coupé 300 de (da 71.091 euro)
  • GLE 350 de (da 81.792 euro)
  • GLE Coupé 350 de (da 86.294 euro)

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Mini

  • Countryman Cooper S E (da 40.600 euro)

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Mitsubishi

  • Eclipse Cross PHEV (da 43.900 euro)
  • Outlander PHEV (da 45.200 euro)

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Opel

  • Grandland X Hybrid FWD (da 43.250 euro)
  • Grandland X Hybrid AWD (da 49.600 euro)

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Peugeot

  • 508 Hybrid (da 47.250 euro)
  • 508 SW Hybrid (da 48.250 euro)
  • 3008 Hybrid (da 45.530 euro)
  • 3008 Hybrid4 (da 50.430 euro)

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Porsche

  • Panamera 4 E-Hybrid (da 119.609 euro)
  • Panamera 4S E-Hybrid (da 136.933 euro)
  • Panamera Turbo S E-Hybrid (da 198.665 euro)
  • Cayenne E-Hybrid (98.516 euro)
  • Cayenne Turbo S E-Hybrid (182.208 euro)
  • Cayenne Coupé E-Hybrid (103.396 euro)
  • Cayenne Coupé Turbo S E-Hybrid (186.478 euro)

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Renault

  • Mégane Sporter Plug-in Hybrid (da 37.250 euro)
  • Captur Plug-in Hybrid (da 33.350 euro)

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Seat

  • Leon e-Hybrid (35.400 euro)
  • Leon Sportstourer e-Hybrid (36.000 euro)
  • Tarraco e-Hybrid (da 44.600 euro)

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Skoda

  • Octavia Plug-In Hybrid (da 37.000 euro)
  • Octavia Plug-In Hybrid RS (41.750 euro)
  • Octavia Wagon Plug-In Hybrid (da 38.050 euro)
  • Octavia Wagon Plug-In Hybrid RS (42.800 euro)
  • Superb Plug-In Hybrid (da 44.000 euro)
  • Superb Wagon Plug-In Hybrid (da 45.100 euro)

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Suzuki

  • Across (da 56.900 euro)

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Toyota

  • Prius Plug-in (42.850 euro)
  • RAV4 PHEV (da 55.500 euro)

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Volkswagen

  • Golf eHYBRID (38.500 euro)
  • Golf GTE (43.400 euro)
  • Passat Variant GTE (53.700 euro)
  • Tiguan eHYBRID (da 42.000 euro)
  • Touareg eHybrid (78.000 euro)
  • Touareg R (96.000 euro)

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Volvo

  • S60 T8 (da 61.250 euro)
  • S60 Polestar Engineered (68.500 euro)
  • V60 T6 (da 58.250 euro)
  • V60 T8 (da 65.150 euro)
  • V60 Polestar Engineered (72.400 euro)
  • S90 T8 (da 68.250 euro)
  • V90 T6 (da 72.450 euro)
  • V90 T8 (da 76.450 euro)
  • XC40 T4 (da 47.750 euro)
  • XC40 T5 (da 48.850 euro)
  • XC60 T6 (da 59.900 euro)
  • XC60 T8 (da 67.700 euro)
  • XC60 Polestar Engineered (77.990 euro)
  • XC90 T8 (da 83.450 euro)

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Fonte:

Hyundai, la tecnologia sigla per sigla

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Hyundai non è solo la Casa coreana più amata dagli italiani ma anche uno dei marchi più ricchi di tecnologia in circolazione: il brand asiatico offre infatti una gamma di modelli varia con numerose modalità di alimentazione (benzinaGPLdieselmild hybrid benzina, mild hybrid diesel, ibrido benzina, ibrido plug-in benzina ed elettrico).

Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori presenti sulle auto Hyundai.

A

A.B.S.

L’A.B.S. (Anti-lock Braking System) evita il bloccaggio delle ruote durante la frenata.

B

B.C.C.A.

Il Blind Spot Collision Avoidance Assist monitora l’angolo cieco e corregge la traiettoria.

Bluelink

Bluelink racchiude i servizi di connettività Hyundai.

B.S.D.

La sigla B.S.D. (acronimo di Blind Spot Detection) indica il sistema di monitoraggio degli angoli ciechi.

B.V.M.

Il sistema B.V.M. (acronimo di Blind-Spot View Monitor) permette a chi guida di avere due occhi virtuali in più eliminando di fatto i punti ciechi a sinistra e a destra.

C

CRDi

La sigla CRDi identifica i motori diesel Hyundai.

D

D.A.W.

Il sistema D.A.W. (acronimo di Driver Attention Warning) rileva la stanchezza del conducente.

D.B.C.

Il D.B.C. (acronimo di Downhill Brake Control) è il controllo della velocità in discesa.

DCT

DCT (acronimo di Dual Clutch Transmission) è il cambio automatico a doppia frizione.

Drive mode select

Il Drive mode select Hyundai è un sistema che permette di scegliere tra diverse modalità di guida.

E

eCall

L’eCall è la chiamata d’emergenza automatica.

E.S.P.

L’E.S.P. è il controllo di stabilità.

F

F.C.A.

Il sistema F.C.A. (acronimo di Forward Collision-Avoidance Assist) Hyundai è un assistente alla frenata di emergenza.

H

H.A.C.

Il sistema H.A.C. (acronimo di Hill-start Assist Control) non è altro che l’assistente per le partenze in salita.

H.B.A.

H.B.A. (acronimo di High Beam Assist) è il sistema di regolazione automatica dei fari abbaglianti.

H.D.A.

L’H.D.A. (acronimo di Highway Driving Assist) Hyundai è un sistema di guida autonoma in autostrada.

HEV

La sigla HEV identifica le Hyundai full hybrid a benzina.

I

iMT

iMT è un cambio Hyundai che grazie alla tecnologia clutch by wire (una frizione che funziona attraverso un impulso elettronico) permette di ridurre i consumi e le emissioni di CO2 del 3% in condizioni di guida reale.

I.S.G.

I.S.G. (acronimo di Idle Stop and Go) è il sistema start/stop Hyundai.

I.S.L.W.

Il sistema I.S.L.W. (Information Speed Limit Warning) riconosce i limiti di velocità.

Isofix

Gli attacchi Isofix servono ad ancorare i seggiolini per bambini ai sedili.

J

JX

La funzione Junction Turning della frenata autonoma di emergenza aiuta a prevenire le collisioni frontali quando si svolta a sinistra negli incroci.

L

L.F.A.

Il sistema L.F.A. (Lane Following Assist) Hyundai è un sistema di guida autonoma di II livello.

L.K.A.

L’L.K.A. (acronimo di Lane Keeping Assist) è un sistema di avviso e correzione superamento della carreggiata.

L.V.D.A.

La sigla L.V.D.A. (acronimo di Leading Vehicle Departure Alert) indica il sistema di avviso di ripartenza.

R

R.C.C.A.

Il sistema Hyundai R.C.C.A. (acronimo di Rear Cross-Traffic Collision-Avoidance Assist) quando si esce in retromarcia da un parcheggio o da una strada secondaria riconosce la presenza di eventuali veicoli sulla traiettoria e applica automaticamente i freni per evitare una collisione.

R.C.C.W.

L’R.C.C.W. (acronimo di Rear Cross-Traffic Collision Warning) è il sistema di monitoraggio veicoli in avvicinamento in retromarcia.

R.O.A.

Il R.O.A. (acronimo di Rear Occupant Alert) Hyundai ricorda al guidatore di controllare se ci sono bambini o animali sui sedili posteriori.

S

S.C.C.

Lo Smart Cruise Control (S.C.C.) è un cruise control adattivo.

S.E.A.

Il sistema S.E.A. (Safe Exit Assist) impedisce l’apertura delle porte posteriori qualora il veicolo rilevi un pericolo in avvicinamento da dietro, come un ciclista o un altro veicolo che sopraggiunge.

Shift-by-wire

Sulle trasmissioni dotate della tecnologia Shift-by-wire il selettore del cambio trasmette elettronicamente la marcia impostata senza collegamenti meccanici.

Smart key

La smart key consente di aprire la portiera e avviare l’auto con la semplice pressione di un pulsante.

Start button

Lo start button è il pulsante di accensione.

S.V.M.

Il Surround View Monitor Hyundai è la telecamera 360°.

T

T-GDI

La sigla T-GDI è usata da Hyundai per identificare i motori turbo benzina.

T.C.S.

Il T.C.S. non è altro che il controllo della trazione.

TFT

TFT (acronimo di Thin Film Transistor) è una tecnologia applicata ai display LCD: i cristalli liquidi non vengono polarizzati tramite scariche dall’esterno del pannello ma attraverso transistor che operano direttamente sul punto necessario.

T.P.M.S.

Il T.P.M.S. (acronimo di Tyre Pressure Monitoring System) è un sistema di monitoraggio della pressione degli pneumatici.

V

V.S.M.

Il V.S.M. (acronimo di Vehicle Stability Management) è il sistema di gestione della stabilità.

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Fonte:

Come si calcola il bollo moto e come pagarlo

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Credits: iStock

Il bollo non è una tassa che pesa solo sulle tasche degli automobilisti, ma che deve pagare anche ogni motociclista che possiede una due ruote. Si tratta di un tributo che si versa per il possesso del veicolo e quindi deve essere pagato anche se la moto (o l’auto) è ferma in garage e non si usa su strada. Il bollo è regolato dalle Regioni, vediamo tutto quello che bisogna sapere a riguardo.

Bollo moto: chi lo deve pagare

Come abbiamo detto, anche i proprietari che non utilizzano la moto da anni devono pagare il bollo, che infatti è una tassa di possesso. Solo i ciclomotori seguono una regola differente, per loro il bollo è una tassa di circolazione e quindi non si paga se il mezzo non circola su strada.

Quando si acquista un motoveicolo, il versamento del tributo deve avvenire entro il mese successivo; quando si vende il mezzo, il pagamento deve essere effettuato da di chi risulta essere il proprietario al momento della scadenza. Il bollo moto ha una valenza di 12 mesi, ogni anno deve essere pagato.

Come si calcola l’importo da pagare

L’importo da versare per il bollo moto non è fisso ma cambia a seconda della Regione di riferimento (dove risiede il proprietario del motoveicolo) e varia anche in base alla potenza del mezzo (in kilowatt) e alla sua classe di omologazione.

Se voglio sapere quanto devo pagare, come faccio? Il sito dell’Agenzia delle Entrare è il miglior strumento per il calcolo. Basta inserire le informazioni inerenti la moto e quindi la tipologia, la targa e il codice di sicurezza che appare. In questo compaiono tutti i dati:

  • la Regione alla quale versare il tributo;
  • la potenza;
  • la cilindrata;
  • l’alimentazione;
  • i cavalli:
  • la classe di omologazione;
  • portata e peso;
  • la data di immatricolazione.

Vengono indicati poi la data di scadenza, la riduzione eventuale dell’importo e il costo da pagare, le sanzioni e gli interessi di mora in caso di mancato pagamento. Anche il sito dell’ACI offre un servizio simile.

Cosa succede se si hanno eventuali arretrati?

Se ci si accorge di avere il bollo scaduto, si può pagare anche dopo la scadenza, versando anche l’importo della sanzione che varia dallo 0,1% (se in ritardo di meno di 15 giorni) al 3,75% (se è passato fino a un anno dalla scadenza). Se il bollo è scaduto da più di 14 giorni si devono pagare anche gli interessi di mora, che variano anch’essi in base a quanto tempo è passato.

Attenzione: chi pensa di farla franca e non pagare il bollo moto per molto tempo, rischia di vedere arrivare a casa una cartella esattoriale da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Bollo moto: dove si paga

Ci sono differenti modalità di pagamento del bollo tra cui scegliere, una delle più usate è il classico bollettino postale. Altrimenti si può fare il versamento:

  • presso le ricevitorie abilitate;
  • in un’agenzia di pratiche auto;
  • presso lo sportello ACI;
  • online sul sito ACI;
  • tramite app;
  • tramite home banking.

Ci sono quindi moltissime alternative che consentono di andare incontro alle esigenze di tutti, la cosa importante è essere sempre in regola con questo adempimento previsto dal nostro Codice della Strada, per non ritrovarsi poi a dover pagare delle cifre esagerate.

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Fonte:

Peugeot, la tecnologia sigla per sigla

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Peugeot è un brand ricco di tradizione (stiamo parlando di uno dei marchi automobilistici più antichi in circolazione) che guarda al futuro. Basta dare un’occhiata ai listini della Casa francese per trovare tanta tecnologia a bordo.

Di seguito troverete un glossario per capire meglio cosa significano le sigle che identificano tutti gli accessori tecnologici del brand del Leone.

Active Blind Corner Assist

L’Active Blind Corner Assist avvisa il conducente della presenza di un altro veicolo negli angoli ciechi.

Active Lane Departure Warning

L’Active Lane Departure Warning è un sistema che in caso di superamento involontario della linea di carreggiata emette un avviso e interviene sullo sterzo.

Active Safety Brake

La frenata automatica Active Safety Brake serve a evitare una collisione o a limitarne la gravità riducendo la velocità del veicolo. Il sistema interviene se il conducente non aziona il freno della vettura.

Active Suspension Control

Il sistema Active Suspension Control permette di settare differenti livelli di smorzamento delle sospensioni in funzione del tratto di strada percorso.

Adaptive Cruise Control

Il cruise control adattivo (Adaptive Cruise Control) regola la velocità in base al veicolo in marcia che precede. La funzione Stop&Go permette di rallentare la vettura fino all’arresto completo: una soluzione molto utile quando ci si trova in coda.

Advanced Grip Control

L’Advanced Grip Control comprende un sistema antipattinamento avanzato e l’Hill Assist Descent Control.

AFU

Il sistema AFU è l’assistente alla frenata d’emergenza: un dispositivo che in caso di pericolo applica la massima potenza frenante anche se il pedale non è stato premuto a fondo.

Android Auto

Il sistema Android Auto consente a tutti i possessori di smartphone Android (da 5.0 Lollipop in su) di utilizzare a bordo della vettura numerose funzioni del telefono (Google Maps, Google Play Musica, telefonare, inviare e ricevere messaggi).

Apple CarPlay

Apple CarPlay porta sul display dell’auto le funzioni più utili dell’iPhone (dal 5 in su).

ASR

L’ASR è il sistema antipattinamento.

Autonomous Emergency Braking System

L’Autonomous Emergency Braking System 3 è un sistema di frenata anticollisione che funziona anche di notte.

AVAS

L’AVAS è un sistema acustico di segnalazione usato dai veicoli ibridi plug-in quando viaggiano in modalità elettrica.

BlueHDi

La sigla BlueHDI identifica i motori diesel Peugeot.

Coffee Break Alert

Il sistema Coffee Break Alert Peugeot avvisa il conducente quando è il momento di fare una pausa. Si attiva quando si affrontano più di due ore di viaggio a una velocità di oltre 65 km/h.

DAB

La sigla DAB (Digital Audio Broadcasting) indica la radio digitale.

Distance Alert

Il Distance Alert è un allarme di possibile rischio di collisione. Quando viene rilevato un veicolo si accende una spia luminosa mentre in caso di collisione imminente è prevista anche un’allerta sonora.

Drive Assist

Il Drive Assist comprende l’Adaptive Cruise Control 3D e l’Autonomous Emergency Braking System 3.

Drive Assist Plus

Il Drive Assist Plus comprende l’Adaptive Cruise Control “Stop & Go”, l’Autonomous Emergency Braking System 3 e il Lane Positioning Assist.

Driver Attention Alert

Il Driver Attention Alert valuta lo stato di vigilanza del conducente identificando le deviazioni di traiettoria rispetto alle strisce a terra. Una volta che il sistema determina che l’andamento del veicolo suggerisce un certo livello di stanchezza o disattenzione da parte del conducente si attivano gli allarmi.

Driver Sport Pack

Il Driver Sport Pack – attivabile premendo il pulsante Sport – rende più reattivi il servosterzo e la cartografia del pedale dell’acceleratore, amplifica e rende più sportiva la sonorità del motore e cambia il colore del quadro strumenti da bianco a rosso. Senza dimenticare la comparsa di parametri relativi all’utilizzo dinamico del veicolo come la potenza rilasciata, la pressione della sovralimentazione e l’accelerazione longitudinale e trasversale.

ESC

La sigla ESC è usata da Peugeot per identificare il controllo di stabilità.

Extended Traffic Sign Recognition

Il sistema Extended Traffic Sign Recognition Peugeot rileva i cartelli stradali di Stop e senso vietato.

Follow Me Home

La funzione Follow Me Home indica gli abbaglianti a spegnimento ritardato.

Full Park Assist

Il Full Park Assist è un sistema di assistenza completa attiva al parcheggio.

Hands Free

Il portellone Hands Free si apre con un semplice gesto del piede sotto il paraurti posteriore.

Hands Free Sliding Doors

La funzione Hands Free Sliding Doors consente di aprire e chiudere le porte posteriori scorrevoli con un semplice gesto del piede al di sotto degli angoli del paraurti posteriore. Un accessorio utile per chi ha le mani occupate.

Head-up Digital Display

L’Head-up Digital Display – offerto su alcuni modelli Peugeot – è un nuovo quadro strumenti inserito in una posizione rialzata (che offre una maggiore sicurezza perché non si distoglie lo sguardo dalla strada) completamente digitale.

High Beam Assist

L’High Beam Assist è un sistema che effettua una commutazione automatica da abbaglianti ad anabbaglianti se si incontra un veicolo.

Hill Assist

La tecnologia Hill Assist aiuta il conducente a rimettersi in moto in salita. Immobilizza il veicolo per circa 2 secondi, lasciando il tempo di passare dal pedale del freno a quello dell’acceleratore.

Hill Assist Descent Control

L’Hill Assist Descent Control assicura il massimo controllo del veicolo anche in caso di discesa con forte pendenza grazie a una progressiva azione sui freni.

i-Cockpit

i-Cockpit è un innovativo layout degli interni realizzato da Peugeot che comprende un volante compatto, un quadro strumentazione davanti agli occhi del conducente e un ampio touchscreen.

Keyless

Il sistema keyless consente di chiudere/aprire e mette in moto l’automobile senza dover estrarre la chiave dalla tasca.

Lane Positioning Assist

Il Lane Positioning Assist funziona con l’aiuto di una telecamera che identifica le linee di delimitazione sulla strada. Il sistema posiziona il veicolo all’interno della carreggiata nel punto desiderato dal conducente.

Lion Spotlight

Con la funzione Lion Spotlight gli specchietti retrovisori proiettano al suolo il simbolo del leone.

Mirror Link

Mirror Link consente di utilizzare dal display del veicolo varie applicazioni di smartphone Android (da 4.3 in su).

Night Vision

Night Vision – attraverso una telecamera infrarossi nella griglia anteriore – rileva pedoni e animali al buio sulla strada fino a 100 metri di distanza.

Park Assist

Il sistema Park Assist aiuta a trovare un parcheggio adatto alle dimensioni del veicolo e, dopo che il posto è stato individuato, effettua una manovra automatica (sia negli spazi ristretti che nei parcheggi a pettine).

Peugeot Connect SOS & Assistance

I servizi Peugeot Connect SOS e Peugeot Connect Assistance offrono la chiamata d’emergenza (automatica o manuale) in caso di incidente e la possibilità di essere messi in contatto diretto con la piattaforma d’assistenza della Casa del Leone.

PureTech

La sigla PureTech identifica la maggioranza dei motori Peugeot a benzina.

Smartbeam

Lo smartbeam non è altro che la commutazione automatica degli abbaglianti.

Speed Cam

La funzione Speed Cam permette di ricevere avvisi in tempo reale riguardo agli autovelox, i tratti pericolosi della strada e le zone a rischio.

Speed Limit Detection

Lo Speed Limit Detection è un dispositivo di lettura dei cartelli stradali con raccomandazione del limite di velocità.

Time Drive Control

Il sistema Time Drive Control avvisa il conducente quando è il momento di fare una pausa. Si attiva quando si affrontano più di due ore di viaggio a una velocità di oltre 65 km/h.

Visiopark

Il sistema Visiopark offre una visione 180° grazie a una telecamera posizionata sul posteriore o di 360° con l’ausilio di una videocamera anteriore.

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Che cos’è la coppia motrice e cosa bisogna sapere

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In questo articolo parliamo di un argomento molto tecnico, cercando di fare chiarezza e spiegare nel dettaglio che cosa intendiamo quando diciamo “coppia motrice” dell’auto. Vediamo cosa bisognare sapere.

Coppia motrice: di che cosa si tratta

Definiamo la coppia motrice come il momento meccanico delle forze esercitate dal motore sulla trasmissione. E cosa intendiamo per momento meccanico? Non è altro che l’attitudine di una forza a innescare una rotazione di un corpo rigido attorno al suo asse. Questo significa che, parlando in questo caso particolare di auto, possiamo definire e spiegare in parole più semplici la coppia motrice come quella forza che la combustione applica sull’albero motore, attraverso i pistoni e le bielle che agiscono sulle manovelle.

Come funziona la forza motrice di un’auto?

Dopo averla definita, cerchiamo anche di capire come agisce e come funziona la coppia motrice di una vettura. Innanzitutto possiamo dire che è proporzionale all’energia che viene generata dal motore e cambia in funzione di differenti fattori e parametri, cioè:

  • la cilindrata, generalizzando possiamo individuare un criterio di proporzionalità. Quindi a parità di altri fattori, ad una cilindrata più elevata di norma corrisponde anche una coppia più generosa;
  • la presenza di un sistema di sovralimentazione, che chiaramente rende il motore più energico e prestante. Sempre generalizzando, possiamo dire che, a parità di cilindrata, un motore diesel ha più coppia di uno a benzina, soprattutto a basso numero di giri.

Come si effettua la misurazione della coppia motrice?

La misurazione si fa posizionando il motore su un banco dinamometrico, che frena l’albero motore e che calcola la forza con cui ruota con l’acceleratore premuto ai diversi regimi. Andando a modulare l’azione del freno, chi effettua la misurazione della coppia può trovare i differenti valori che cambiano con il variare della velocità di rotazione del motore e che possono essere rappresentati in un grafico con la curva di coppia. Il suo andamento ha un’importanza molto elevata, perché descrive il comportamento del motore.

Qual è l’unita di misura della coppia motrice?

La coppia si misura in newtonmetro (indicati con la sigla Nm) ed è direttamente correlata con la potenza dell’auto. Ad ogni regime la potenza infatti è uguale alla coppia per la velocità angolare.

L’importanza della coppia motrice: a cosa serve?

La coppia motrice è un valore molto più importante della potenza nell’ambito della guida su strada. Il motivo è semplice, il suo valore esprime in maniera molto più chiara e trasparente quello che il motore dell’auto è in grado di garantire in termini di spinta ai bassi e ai medi regimi, che sono ovviamente quelli più utilizzati dagli automobilisti. Una coppia motrice più alta comunque assicura degli spunti più brillanti, chiaramente tralasciando l’influenza che hanno i rapporti di trasmissione che vengono man mano selezionati.

Le prove sulle prestazioni del motore

Il test di ripresa è lo strumento migliore per effettuare il confronto della migliore coppia di un motore e quindi l’elasticità di marcia. Questo si effettua con la marcia più lunga; nella prima parte del test il veicolo che ha la coppia più elevata e quindi una maggior potenza ad un basso numero di giri, risulta migliore nella parte iniziale, ma nella seconda parte, quella terminale, il mezzo con potenza maggiore invece diventa il migliore. Qual è quindi il mezzo che risulta ottimale? È quello che possiede una potenza ben distribuita su tutti i regimi e quindi con un valore di coppia costante (la curva di coppia in questo caso è di tipo piatto).

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Audi Q4 e-tron all’avanguardia della sostenibilità

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Audi Q4 e-tron regina di sostenibilità


Non ci sono alternative pare. Se vuoi essere all’avanguardia delle tecnica devi essere anche all’avanguardia nella sostenibilità. Magari passando anche per il design. Lo è certamente Audi: con una vettura totalmente nuova, costruita su una piattaforma pensata solo e soltanto per ospitare batterie e motori elettrici. Parliamo della Q4 e-tron, Suv potente da 204 CV e che guadagna il primo posto in termini di autonomia: 522 chilometri! E con dimensioni sterne ancora contenute in 4 metri e 60 centimetri ma con un’abitabilità da nave da crociera. Perché, oltre a non emettere CO2 e a non inquinare, la macchina elettrica, se ben congegnata come questa Audi, garantisce anche due ulteriori vantaggi rispetto a quelle tradizionali: più spazio a bordo per la mancanza dei sistemi di cambio e trazione e grande silenziosità di marcia che si traduce in comfort per gli occupanti e in azzeramento del rumore da traffico.

Audi Q4 e-tron e la sorella più potente Audi Q4 Sportback e-tron sono disponibili con due configurazioni di trazione, posteriore o integrale quattro elettrica, con uno o due motori a zero emissioni, con potenze da 170 a 299 CV e con batterie ad alta tensione di diversa capacità, 55 e 82 kWh, cui conseguono potenze di ricarica sino a 11 kW in corrente alternata (AC) e sino a 125 kW in corrente continua (DC). Valore, quest’ultimo, che consente di ripristinare sino a 130 chilometri WLTP di autonomia in 10 minuti presso una colonnina HPC.

Audi Q4 e-tron non a caso ha scelto di presentarsi su un palcoscenico particolare: la Biblioteca degli alberi a Porta Nuova a Milano, all’interno di una istallazione temporanea dell’archistar Mario Cucinella, United for Progress, durante la Interni Week Design. Perché Milano è all’avanguardia del design e del rispetto ambientale. Proprio come le macchine che arrivano dalla Germania. In questo caso dalla fabbrica di Zwickau, trasformata in carbon neutral, così da garantire che non si inquina né a valle né a monte, nella produzione. E con un prezzo d’attacco clamoroso, 47.500 euro prima degli incentivi statali.

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Grandi SUV a benzina: 10 proposte

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Le grandi SUV a benzina sono una razza in via d’estinzione: le crossover più lunghe di 4,80 metri – acquistate principalmente da chi ha bisogno di spazio e percorre molti chilometri per lavoro o per piacere – sono sempre più elettrificate e i modelli a ciclo Otto “puri” si contano sulle dita di due mani.

In questa guida all’acquisto troverete dieci Sport Utility a benzina (una per marca) molto diverse tra loro accomunate dal fatto di avere la trazione integrale e un propulsore “non ibrido” sotto il cofano.

L’elenco delle dieci grandi SUV a benzina più interessanti in commercio comprende soprattutto modelli tedeschi, anche se non mancano proposte provenienti da altre nazioni.

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Audi SQ7 sport attitude – 114.950 euro

L’Audi SQ7 sport attitude – variante più “cattiva” della seconda generazione della Q7 – è una grande SUV tedesca sviluppata sullo stesso pianale di A8Q8 spinta da un motore 4.0 V8 TFSI biturbo benzina da 507 CV.

L’unica proposta a 7 posti presente in questa guida all’acquisto può vantare una ricca dotazione di serie.

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BMW X6 M Competition – 153.050 euro

La BMW X6 M Competition – variante più sportiva della terza generazione della Sport Utility tedesca – è, secondo noi, una delle grandi SUVbenzina più interessanti in circolazione.

Sviluppata sullo stesso pianale della serie 5 e della X5, ospita sotto il cofano un motore 4.4 V8 biturbo benzina da 625 CV.

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Jeep Wrangler Unlimited 80th Anniversary – 64.000 euro

La Jeep Wrangler Unlimited 80th Anniversary è una grande fuoristrada statunitense (arrivata alla quarta generazione) perfetta per chi frequenta spesso percorsi off-road.

La 4×4 “yankee” – con trazione integrale inseribile – non è adatta a chi cerca il comfort su asfalto: stiamo infatti parlando di un mezzo “duro e puro” spinto oltretutto da un motore 2.0 (una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto) turbo benzina da 272 CV a quattro cilindri in linea un po’ ruvido.

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Lamborghini Urus – 225.730 euro

La Lamborghini Urus è la proposta più costosa tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto e anche la più potente: la grande SUV del Toro – sviluppata sullo stesso pianale di numerosi modelli Audi (A8Q7Q8) – monta un motore 4.0 V8 biturbo a benzina da 650 CV che le permette di scattare da 0 a 100 km/h in soli 3,6 secondi.

La crossover di Sant’Agata Bolognese – capace di offrire divertimento e comfort – non offre molto spazio alla testa dei passeggeri posteriori più alti. La dotazione di serie, inoltre, va integrata e per quanto riguarda le finiture segnaliamo qualche leggera imprecisione (niente di preoccupante, però, sia chiaro) negli assemblaggi delle zone più nascoste dell’abitacolo.

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Land Rover Range Rover 5.0 Supercharged SVAutobiography LWB – 220.900 euro

La Land Rover Range Rover 5.0 Supercharged SVAutobiography LWB è la versione più costosa ed esclusiva della quarta generazione della grande SUV britannica.

Immensa fuori – 5,20 metri di lunghezza, stiamo parlando della variante a passo lungo – e spaziosa dentro (i passeggeri posteriori hanno un mare di centimetri a disposizione delle spalle e delle gambe e il bagagliaio è immenso), ospita sotto il cofano un motore dalla cilindrata impegnativa: un 5.0 V8 Supercharged a benzina sovralimentato (compressore volumetrico) da 566 CV. Il peso elevato e le dimensioni esterne ingombranti incidono negativamente sul piacere di guida nelle curve.

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Maserati Levante Trofeo – 163.745 euro

La Maserati Levante Trofeo è la versione più grintosa della grande SUV del Tridente.

Il motore? Un 3.8 V8 biturbo benzina da 580 CV che ama molto frequentare la zona rossa del contagiri.

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Mercedes G 63 AMG – 165.480 euro

La Mercedes G 63 AMG è la variante più brutale della seconda generazione della classe G.

La fuoristrada teutonica – spinta da un motore 4.0 V8 biturbo benzina da 585 CV molto assetato di carburante (6,1 km/l dichiarati) – offre tanto spazio alla testa dei passeggeri posteriori ma non è altrettanto virtuosa alla voce “bagagliaio“.

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Porsche Cayenne Coupé Turbo – 156.100 euro

La Porsche Cayenne Coupé Turbo monta un motore 4.0 V8 biturbo benzina da 549 CV.

La variante filante della terza generazione della grande SUV di Zuffenhausen non è il massimo per chi cerca la praticità visto che è omologata 4 posti (5 posti optional gratuito).

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Subaru Outback Premium – 48.750 euro

La Subaru Outback Premium è la versione più costosa della sesta generazione della grande SUV/station wagon giapponese nonché la proposta più accessibile tra quelle analizzate in questa guida all’acquisto.

Agile nelle curve e non troppo assetata di carburante (11,6 km/l il consumo dichiarato), monta un motore 2.0 boxer benzina povero di cavalli (169) e di coppia, poco reattivo ai bassi regimi e non molto scattante (“0-100” in 10,2 secondi). Esistono inoltre rivali in grado di offrire più spazio alle spalle e alle gambe di chi si accomoda dietro.

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Volkswagen Touareg 3.0 TSI Elegance – 78.000 euro

La Volkswagen Touareg 3.0 TSI Elegance è la variante a benzina della terza generazione della grande SUV di Wolfsburg.

Il motore 3.0 V6 turbo benzina TSI da 340 CV regala un’eccellente risposta ai bassi regimi.

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Auto con seduta alta: l’elenco completo (con i prezzi)

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Le auto con una posizione di seduta alta sono molto apprezzate da chi vuole dominare il traffico o da chi – più semplicemente – ha problemi di schiena e ha bisogno di ridurre gli sforzi necessari per entrare e uscire dall’abitacolo.

In questi ultimi anni gli automobilisti alla ricerca di una posizione di guida rialzata hanno optato soprattutto per le SUV ma va detto che ci sono altri veicoli (come ad esempio le monovolume e le multispazio) in grado di offrire la stessa visuale.

Di seguito troverete l’elenco completo di tutte le auto con seduta alta in commercio (con i prezzi). Non abbiamo preso in considerazione i pick-up in quanto veicoli commerciali e quindi immatricolabili esclusivamente come autocarro.

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Alfa Romeo

  • Stelvio (da 51.500 euro)

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Aston Martin

  • DBX (198.378 euro)

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Audi

  • Q3 (da 35.600 euro)
  • Q3 Sportback (da 39.250 euro)
  • Q5 (da 50.800 euro)
  • Q5 Sportback (da 56.500 euro)
  • Q7 (da 71.850 euro)
  • Q8 (da 77.600 euro)
  • e-tron (da 73.200 euro)
  • e-tron Sportback (da 75.500 euro)

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Bentley

  • Bentayga (da 179.142 euro)

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BMW

  • serie 2 Gran Tourer (da 33.750 euro)
  • X1 (da 33.000 euro)
  • X3 (da 48.750 euro)
  • X4 (da 54.950 euro)
  • X5 (da 69.900 euro)
  • X6 (da 81.500 euro)
  • X7 (da 98.850 euro)
  • i3 (da 40.600 euro)
  • iX3 (da 69.900 euro)

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Cadillac

  • XT4 (da 42.010 euro)

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Citroën

  • C4 SpaceTourer (da 27.400 euro)
  • Grand C4 SpaceTourer (da 27.600 euro)
  • C5 Aircross (da 26.900 euro)
  • C3 Aircross (da 19.700 euro)
  • Berlingo (da 22.800 euro)

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Cupra

  • Ateca (44.665 euro)

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Dacia

  • Duster (da 12.600 euro)

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DR

  • dr 5.0 (da 18.900 euro)
  • dr F35 (da 23.900 euro)

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DS

  • DS 7 Crossback (da 37.200 euro)

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Evo

  • 4 (16.900 euro)
  • 5 (14.900 euro)
  • 6 (19.900 euro)
  • 3 Electric (36.600 euro)

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Fiat

  • Panda (4×4 e Natural Power) (da 17.050 euro)
  • Panda Cross (da 17.100 euro)
  • 500L (da 19.950 euro)
  • 500L Wagon (da 22.050 euro)
  • 500X (da 21.000 euro)

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Ford

  • S-Max (da 39.850 euro)
  • Galaxy (da 44.150 euro)
  • EcoSport (da 21.250 euro)
  • Kuga (da 26.800 euro)
  • Edge (da 49.400 euro)
  • Explorer (81.000 euro)
  • Tourneo Connect (da 29.500 euro)
  • Mustang Mach-E (da 49.900 euro)

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Giotti Victoria

  • Glory (24.490 euro)

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Haval

  • H2 (da 18.800 euro)

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Honda

  • HR-V (da 24.950 euro)
  • CR-V (da 36.900 euro)

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Hyundai

  • Tucson (da 29.400 euro)
  • Santa Fe (57.600 euro)

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Jaguar

  • E-Pace (da 39.950 euro)
  • F-Pace (da 56.280 euro)

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Jeep

  • Renegade (da 24.250 euro)
  • Compass (da 30.850 euro)
  • Wrangler (da 50.500 euro)
  • Wrangler Unlimited (da 54.000 euro)

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Kia

  • Sportage (da 25.500 euro)
  • Sorento (da 44.500 euro)
  • e-Soul (da 39.850 euro)

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Lamborghini

  • Urus (225.730 euro)

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Land Rover

  • Defender 90 (da 54.200 euro)
  • Defender 110 (da 57.400 euro)
  • Discovery Sport (da 44.610 euro)
  • Discovery (da 63.500 euro)
  • Range Rover Evoque (da 40.500 euro)
  • Range Rover Velar (da 60.300 euro)
  • Range Rover Sport (da 75.500 euro)
  • Range Rover (da 111.000 euro)

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Lexus

  • NX (da 52.000 euro)
  • RX (da 73.000 euro)

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Mahindra

  • KUV100 (da 11.990 euro)
  • XUV500 (da 21.240 euro)

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Maserati

  • Levante (da 77.200 euro)

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Mazda

  • CX-5 (da 32.350 euro)

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Mercedes

  • GLA (da 36.007 euro)
  • GLB (da 37.770 euro)
  • GLC (da 50.439 euro)
  • GLC Coupé (da 55.042 euro)
  • GLE (da 71.410 euro)
  • GLE Coupé (da 82.329 euro)
  • GLS (da 96.730 euro)
  • classe G (da 114.390 euro)
  • Citan (da 23.205 euro)
  • EQA (da 51.150 euro)
  • EQC (da 73.644 euro)

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Mitsubishi

  • ASX (da 22.800 euro)
  • Eclipse Cross (da 25.500 euro)
  • Outlander (da 30.670 euro)

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Nissan

  • Juke (da 21.000 euro)
  • Qashqai (da 33.870 euro)
  • X-Trail (da 28.755 euro)
  • e-NV200 Evalia (45.521 euro)

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Opel

  • Crossland (da 20.850 euro)
  • Grandland X (da 28.600 euro)
  • Combo Life (da 22.955 euro)

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Peugeot

  • 3008 (da 29.750 euro)
  • 5008 (da 31.900 euro)
  • Rifter (da 22.350 euro)

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Porsche

  • Macan (da 66.267 euro)
  • Cayenne (da 83.144 euro)
  • Cayenne Coupé (da 90.830 euro)

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Renault

  • Scénic (da 29.100 euro)
  • Grand Scénic (da 30.700 euro)
  • Espace (da 45.300 euro)
  • Kadjar (da 27.550 euro)
  • Koleos (da 35.450 euro)
  • Kangoo (da 22.510 euro)

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Rolls-Royce

  • Phantom (da 484.000 euro)
  • Cullinan (da 351.000 euro)

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Seat

  • Ateca (da 24.15 euro)
  • Tarraco (da 31.200 euro)

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Skoda

  • Karoq (da 26.100 euro)
  • Kodiaq (da 29.200 euro)
  • Enyaq iV (da 39.500 euro)

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Ssangyong

  • Tivoli (da 21.100 euro)
  • Korando (da 25.840 euro)
  • Rexton (da 37.400 euro)
  • XLV (da 21.850 euro)

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Subaru

  • XV (da 24.950 euro)
  • Forester (da 35.500 euro)
  • Outback (da 42.750 euro)

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Suzuki

  • Ignis (da 17.200 euro)
  • Vitara (da 24.400 euro)
  • Across (da 56.900 euro)

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Tesla

  • Model X (da 95.970 euro)

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Toyota

  • Prius+ Style (36.350 euro)
  • RAV4 (da 36.850 euro)
  • Land Cruiser 3 porte (da 48.150 euro)
  • Land Cruiser 5 porte (72.150 euro)
  • Highlander (da 52.200 euro)
  • Proace City Verso (da 22.150 euro)

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Volkswagen

  • Touran (da 34.700 euro)
  • Tiguan (da 31.750 euro)
  • Tiguan Allspace (da 39.600 euro)
  • Touareg (da 63.800 euro)
  • Caddy (da 25.940 euro)
  • ID.4 (da 43.150 euro)

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Volvo

  • XC40 (da 30.950 euro)
  • XC60 (da 48.300 euro)
  • XC90 (da 67.900 euro)
  • XC40 Recharge (da 56.300 euro)

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Debimetro, cos’è e come si effettua una corretta manutenzione

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Prima di definire che cos’è il debimetro e quale funzione importante ha questo strumento, possiamo dire che qualsiasi motore a iniezione necessita di una rilevazione della massa di aria che viene aspirata. Questo permette di determinare la quantità esatta di gasolio o di benzina, a seconda della tipologia di alimentazione del motore stesso, da iniettare.

Qual è lo strumento utile per fare questa misurazione? Il debimetro o flussometro, che è appunto nello specifico un misuratore di massa d’aria. Il debimetro, posto a monte del corpo farfallato, in passato veniva realizzato con un sportellino contrastato da una molla, il suo spostamento è proporzionale alla portata d’aria. Il movimento viene rilevato grazie alla presenza di un potenziometro collegato allo sportellino stesso, in grado di rendere questo spostamento un segnale elettrico, inviato alla centralina.

Le differenti tipologie di debimetro usate oggi

Oltre al modello appena descritto, ci sono anche altre tipologie di debimetro o flussometro. Una di queste è il sensore a filo caldo, che viene adottato in maniera universale oggi, visto che si tratta di uno strumento senza alcun dubbio più preciso.

Il sensore a filo caldo nel condotto di aspirazione usa un filamento elettrico che deve essere mantenuto sempre a temperatura costante. Maggiore è la quantità di aria che ‘lo investe’, più il filamento tende a raffreddarsi rapidamente e quindi maggiore è anche la quantità di corrente che gli serve per poter tornare alla temperatura impostata. Per ottenere la misurazione della quantità di aria aspirata dal motore è necessario combinare il segnale della temperatura con quello del misuratore di portata.

Principalmente, tra le differenti tipologie di debimetro, possiamo distinguere quelli di tipo meccanico da quelli di tipo elettrico. Vediamoli insieme:

  • il debimetro di tipo meccanico può essere il sistema a piatto basculante (MAF), che esegue la sua misurazione grazie alla posizione che assume un’aletta mobile apposita, che è appunto chiamata piatto basculante; come funziona? La misurazione del flusso d’aria è possibile in base all’angolo di apertura;
  • tra i debimetri di tipo elettrico invece i più importanti sono i sistemi a filo caldo, quelli appena descritti, che rilevano la quantità d’aria grazie al cambiamento della corrente che fluisce attraverso un resistore.

Debimetro auto: come effettuare la manutenzione e la pulizia

In genere si tratta di uno strumento che non necessita di una manutenzione accurata, anzi. Può capitare però delle volte che il debimetro si sporchi per via dei residui di polvere oppure dei vapori d’olio. In questo caso la sporcizia può alterare la taratura e la conseguenza può essere un calo della coppia nell’arco di erogazione.

Come è possibile occuparsi della pulizia di un debimetro?

Si può pulire il debimetro semplicemente andando a rimuoverlo dal condotto di aspirazione e utilizzando uno spray apposito (che si trova in commercio), adatto per la pulizia dei circuiti elettronici. Basta spruzzarglielo sopra, ma attenzione: si tratta senza alcun dubbio di un’operazione che non può essere fatta autonomamente, anzi. Sempre meglio rivolgersi a degli esperti.

Come è fatto nello specifico un debimetro?

Generalmente si tratta di un piccolo cilindro di plastica che viene collocato nel tubo di aspirazione e che serve appunto per misurare la quantità di aria aspirata dal motore. Il valore che si ottiene grazie alla misurazione effettuata dal debimetro viene in seguito elaborato anche dalla centralina elettronica per l’erogazione del carburante.

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