Monthly Archives: Dicembre 2019

Peugeot 308 SW

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La Peugeot 308 SW – nata nel 2014 e sottoposta a un restyling nel 2017 – è la variante station wagon della seconda generazione della compatta francese. Una familiare a trazione anteriore realizzata sullo stesso pianale della Citroën C5 Aircross.

Peugeot 308 SW: gli esterni

La Peugeot 308 SW ha uno stile riuscito caratterizzato da un frontale aggressivo.

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Peugeot 308 SW: gli interni

Volante piccolo, cruscotto in posizione rialzata e un touchscreen che gestisce quasi tutti i comandi: sono questi gli elementi principali dell’abitacolo della Peugeot 308 SW.

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Peugeot 308 SW: i motori

La gamma motori della Peugeot 308 SW è composta da cinque unità sovralimentate:

  • un 1.2 tre cilindri turbo benzina PureTech da 110 CV
  • un 1.2 tre cilindri turbo benzina PureTech da 131 CV
  • un 1.5 turbodiesel BlueHDi da 102 CV
  • un 1.5 turbodiesel BlueHDi da 131 CV
  • un 2.0 turbodiesel BlueHDi da 177 CV

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Peugeot 308 SW: gli allestimenti

Gli allestimenti della Peugeot 308 SW sono sette: ActiveStyleBusinessAllureGT LineTech EditionGT.

Peugeot 308 SW Active

La Peugeot 308 SW Active offre:

Sicurezza attiva e passiva

  • ABS, ESP, REF e AFU
  • Accensione automatica delle luci di emergenza in caso di forte decelerazione
  • Airbag conducente e passeggero (con disattivazione a chiave), laterali doppi + a tendina (due)
  • Appoggiatesta anteriori e posteriori (tre) regolabili
  • Chiusura centralizzata anteriori e posteriori a pretensione pirotecnica con limitatore di sforzo, regolabili in altezza, con tre punti di ancoraggio
  • Fissaggi Isofix per seggiolino bambini
  • Indicatore perdita pressione pneumatici
  • Kit di riparazione pneumatici
  • Servosterzo ad assistenza variabile
  • Peugeot i-Cockpit

Comfort

  • Alzacristalli anteriori e posteriori elettrici antipizzicamento con comando sequenziale
  • Appoggiagomiti centrale anteriore
  • Cassetto portaoggetti refrigerato
  • Climatizzatore automatico bi-zona
  • Coprivano bagagli
  • Hill Assist
  • Palette al volante con cambio EAT8/EAT6
  • Freno di stazionamento elettrico con cambio EAT8/EAT6
  • Parabrezza stratificato
  • Presa 12V (potenza max 120 W) nel pannello anteriore
  • Regolatore e limitatore di velocità programmabile
  • Retrovisori esterni riscaldabili e a regolazione elettrica
  • Sensori di parcheggio posteriori
  • Volante regolabile in altezza e profondità
  • Volante in pelle multifunzione

Sedili

  • Regolazione lombare sedile conducente
  • Sedili conducente e passeggero regolabili in altezza
  • Sedile posteriore frazionabile 2/3-1/3

Interni

  • Interni in tessuto Meco Mistral

Cerchi

  • Cerchi in lega da 16″ Quartz

Visibilità

  • Pack Visibilità (parabrezza a isolamento acustico, accensione automatica proiettori e tergicristalli, retrovisore interno elettrocromatico e Follow Me Home automatico)
  • Tergilavalunotto

Linea e stile

  • Fari diurni a LED
  • Maniglie e calotte degli specchietti in tinta carrozzeria
  • Profili vetratura neri

Strumentazione

  • Computer di bordo con schermo LCD a contrasto bianco

Audio e telematica

  • Touchscreen capacitivo 9,7″ (radio trituner con comandi al volante, 6 altoparlanti, MP3, USB, Bluetooth, Aux In)
  • Radio DAB
  • MirrorScreen (CarPlay, Android Auto, Mirror Link)

Peugeot 308 SW Style

La Peugeot 308 SW Style aggiunge alla dotazione della Active:

Comfort

  • Retrovisori
  • Appoggiagomiti centrale posteriore con passaggio sci

Interni

  • Interni in tessuto Meco Mistral con cuciture Blu

Cerchi

  • Cerchi in lega da 16″ Topaze

Visibilità

  • Fari

Linea e stile

  • Vetri posteriori oscurati
  • Doppio terminale di scarico
  • Minigonne laterali
  • Barre al tetto
  • Battitacco e pedaliera in alluminio

Peugeot 308 SW Business

La Peugeot 308 SW Business aggiunge alla dotazione della Active:

Sicurezza attiva e passiva

  • Ruotino di scorta
  • Active Lane Departure Warning
  • Active Safety Brake & Distance Alert
  • High Beam Assist
  • Speed Limit Detection
  • Driver Attention Alert

Comfort

  • Appoggiagomiti centrale posteriore con passaggio sci
  • Retrovisori esterni ripiegabili elettricamente

Audio e telematica

  • 3D Connected Navigation con Peugeot Connect
  • MirrorScreen

Visibilità

  • Fari fendinebbia

Peugeot 308 SW Allure

La Peugeot 308 SW Allure aggiunge alla dotazione della Active:

Sicurezza attiva e passiva

  • Active Lane Departure Warning
  • Active Safety Brake & Distance Alert
  • High Beam Assist
  • Speed Limit Detection
  • Driver Attention Alert

Comfort

  • Appoggiagomiti centrale posteriore con passaggio sci
  • Freno di stazionamento elettrico
  • Retrovisori esterni ripiegabili elettricamente
  • Sensori di parcheggio anteriori
  • Specchi di cortesia anteriori illuminabili e occultabili e LED ad altezza piedi

Interni

  • Interni in misto TEP/tessuto Oxford
  • Sedili anteriori sportivi (rinforzi laterali e seduta allungata)

Cerchi

  • Cerchi in lega da 17″ Rubis

Linea e stile

  • Profili vetratura cromati
  • Barre al tetto in alluminio

Visibilità

  • Fari fendinebbia

Audio e telematica

  • 3D Connected Navigation con Peugeot Connect
  • MirrorScreen

Peugeot 308 SW GT Line

La Peugeot 308 SW GT Line aggiunge alla dotazione della Allure:

Interni

  • Interno TEP/tessuto con cuciture rosse
  • Rivestimento del “cielo” nero
  • Regolazione lombare sedile passeggero

Visibilità

  • Fari fendinebbia a LED

Linea e stile

  • Fondo del bagagliaio con profili in alluminio e ganci modulabili
  • Vetri posteriori oscurati
  • Pedaliera e soglie porte in alluminio
  • Badge GT Line
  • Personalizzazioni interne ed esterne
  • Proiettori full LED

Strumentazione

  • Ambiente Touchscreen Redline dedicato

Peugeot 308 SW Tech Edition

La Peugeot 308 SW Tech Edition aggiunge alla dotazione della Allure:

Sicurezza

  • Adaptive Cruise Control

Comfort

  • Keyless System + presa USB posteriore
  • Visiopark 180°

Interni

  • Interni Misto TEP Alcantara con inserto azzurro e doppia cucitura azzurro e arancio

Linea e stile

  • Badge Tech Edition
  • Pedaliera e soglie porte in alluminio
  • Personalizzazioni interne con doppia cucitura azzurro e arancio
  • Soglie porte in alluminio
  • Tappetini specifici
  • Vetri posteriori oscurati

Peugeot 308 SW GT

La Peugeot 308 SW GT aggiunge alla dotazione della Allure:

Comfort

  • Keyless System + presa USB posteriore
  • Driver Sport Pack (palette al volante con EAT8)
  • Visiopark 180°

Interni

  • Interno tep/alcantara con cuciture rosse
  • Rivestimento del “cielo” nero
  • Regolazione lombare sedile passeggero

Cerchi

  • Cerchi in lega da 18″ Diamant

Linea e stile

  • Assetto ribassato (7 mm ant. – 10 mm post.)
  • Fondo del bagagliaio con profili in alluminio e ganci modulabili
  • Vetri posteriori oscurati
  • Pedaliera e soglie porte in alluminio
  • Badge GT
  • Personalizzazioni interne ed esterne
  • Proiettori Full LED

Visibilità

  • Fari fendinebbia a LED

Strumentazione

  • Ambiente Touchscreen Redline dedicato

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Peugeot 308 SW: gli optional

La dotazione di serie della Peugeot 308 SW andrebbe a nostro avviso arricchita con la vernice metallizzata (650 euro). Sulla variante Active aggiungeremmo i fendinebbia (200 euro) e il 3D Connected Navigation con Peugeot Connect SOS & Assistance (1.000 euro) mentre sulla Business ci vorrebbe il cruise control adattivo (500 euro, 300 sulle versioni con cambio automatico).

Sulla Allure (con gli interni in pelle: 1.490 euro) e sulle Tech Edition, GT Line e GT (con il Park Assist: 350 euro) acquisteremmo invece il tetto panoramico (500 euro).

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Peugeot 308 SW: i prezzi

Motori a benzina

  • Peugeot 308 SW PureTech Turbo 110 Active 22.750 euro
  • Peugeot 308 SW PureTech Turbo 110 Style 23.450 euro
  • Peugeot 308 SW PureTech Turbo 130 Active 23.400 euro
  • Peugeot 308 SW PureTech Turbo 130 Style 24.100 euro
  • Peugeot 308 SW PureTech Turbo 130 Allure 25.650 euro
  • Peugeot 308 SW PureTech Turbo 130 GT Line 27.100 euro
  • Peugeot 308 SW PureTech Turbo 130 EAT8 Allure 27.650 euro
  • Peugeot 308 SW PureTech Turbo 130 EAT8 GT Line 29.100 euro

Motori diesel

  • Peugeot 308 SW BlueHDi 100 Active 24.150 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 100 Style 24.850 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 100 Business 25.500 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 Active 25.250 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 Style 25.950 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 Business 26.600 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 Allure 27.500 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 Tech Edition 28.750 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 GT Line 28.950 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 EAT8 Active 27.250 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 EAT8 Style 27.950 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 EAT8 Business 28.600 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 EAT8 Allure 29.500 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 EAT8 Tech Edition 30.750 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 130 EAT8 GT Line 30.950 euro
  • Peugeot 308 SW BlueHDi 180 34.400 euro

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Fonte:

Mercedes EQA: la prima fotografia ufficiale

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Mercedes-Benz ha affidato a Twitter la prima immagine della futura EQA, la versione elettrica a zero emissioni della neo-arrivata nuova generazione della GLA. La crossover compatta della Stella, ormai dalle sembianze SUV simili  quelle delle sorelle maggiori di GLC e GLE,  sarà declinata nella variante alla spina il prossimo anno.

Insieme alla prima fotografia Mercedes ha anche rilasciato le prime informazioni:

“La sorella elettrica della GLA riunisce le caratteristiche off-road e gli ultimi sistemi di assistenza alla guida con il piacere di guidare emettendo zero emissioni, con un elevata efficienza e con una gestione della ricarica conveniente”.

Per il momento da Stoccarda non si sono sbilanciati sulle caratteristiche meccaniche della nuova GLA. Il prototipo svelato due anni fa montava però un powertrain simile a quello dell’attuale EQC, con due unità elettriche montate sui due assi – per un totale di 272 CV e 550 Nm – e una batteria da 60 kW che le garantiva 400 km di autonomia.


Anteprime

Nuova Mercedes GLA: foto e dati

Le foto e i dati della nuova Mercedes GLA: la seconda generazione della SUV compatta della Stella è più spaziosa di prima

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Fonte:

Barney Roos, il vero padre della Jeep

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Barney Roos può essere considerato il vero padre della Jeep. Scopriamo insieme la storia dell’ingegnere statunitense che ha migliorato la Willys MB militare (progettando, tra le altre cose, il mitico motore Go Devil) e ha aiutato la 4×4 americana a muovere i primi passi nel mondo dei “civili”.

Barney Roos: la biografia

Delmar Roos nasce l’11 ottobre 1888 a New York (USA): appassionato di scherma, di fotografia e di meccanica, decide di farsi chiamare Barney come il suo pilota preferito (Barney Oldfield).

Nel 1911 – dopo aver conseguito due lauree in ingegneria meccanica ed elettrica alla Cornell University – entra alla General Electric, due anni dopo passa alla Locomobile e nel 1919 si trasferisce alla Pierce-Arrow.

Gli anni ‘20

Nel 1921 Barney Roos viene nominato capoingegnere della Pierce-Arrow ma già l’anno successivo torna alla Locomobile. Stabilitosi nel 1925 alla Marmon, cambia nuovamente lavoro l’anno dopo diventando capoingegnere alla Studebaker.

USA, Regno Unito e ritorno

Nel 1936, dopo il divorzio dalla moglie, Roos chiede e ottiene dalla Studebaker il permesso di trascorrere un anno nel Regno Unito nel gruppo Rootes (azienda che, tra le altre cose, si occupa della distribuzione britannica delle Studebaker).

Barney Roos torna negli States nel 1938 e diventa vicepresidente e capoingegnere della Willys-Overland.

La Willys MB

Roos non è l’inventore della Willys MB – la mitica Jeep usata dall’esercito statunitense durante la Seconda Guerra Mondiale frutto del lavoro di numerosi tecnici della Casa a stelle e strisce – ma l’uomo che trasforma la 4×4 americana nel mezzo di ricognizione a trazione integrale preferito dal Dipartimento della Guerra USA. Come? Attraverso una serie di modifiche tecniche – peso ridotto e un nuovo motore 2.2 chiamato Go Devil – che rendono la fuoristrada “yankee” più potente e più economica da produrre delle rivali Bantam e Ford.

Il futuro delle Jeep

Alla fine della guerra la Willys-Overland si concentra sulla produzione di Jeep per “civili” spinte dal motore Go Devil. Barney Roos sottovaluta le potenzialità delle fuoristrada (inizialmente le ritiene adatte solo agli agricoltori) ma crea le basi per il loro successo.

Gli ultimi anni

Roos lascia la Willys nel 1953 dopo l’acquisizione da parte della Kaiser ma continua a lavorare come consulente per questa azienda fino al 1958. Scompare il 13 febbraio 1960 a Filadelfia (USA) dopo aver avuto un malore su un treno il giorno prima.

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Ferrari Roma: i dettagli tecnici e meccanici

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L’ultima creatura di Maranello è la nuova Ferrari Roma, svelata a metà novembre nella capitale, come cornice perfetta per la Dolce Vita che la Gran Turismo di Modena vuole rappresentare. Ora, a distanza di poco più di un mese da Maranello arrivano nuove fotografie e informazioni della coupé elegante e sportiva del Cavallino Rampante.

Con le sue proporzioni armoniose e i volumi bilanciati, la nuova Ferrari Roma si ispira alle mitiche GT Ferrari a motore anteriore degli anni ’60. Introduce inoltre una serie di importanti novità in grado di porla ai vertici della categoria in termini di prestazioni assolute e fun to drive. Tra queste novità spiccano soprattutto il  rinnovato powertrain con cambio a 8 rapporti, l’introduzione del Manettino a cinque posizioni (novità assoluta per la gamma Gran Turismo Ferrari) e il migliore rapporto peso/potenza del segmento, aspetti che contribuiscono a renderla una delle V8 2+ a motore anteriore del  più potente e divertente della storia Ferrari.

Il Motore della Ferrari Roma

La Ferrari Roma monta un V8 turbo da 620 CV appartenente alla famiglia vincitrice del premio Engine of the Year per 4 anni consecutivi. Le principali innovazioni di questa versione del propulsore V8 Ferrari sono nuovi profili dell’albero a camme, un sensore di velocità che misura la rotazione della turbina consentendo di aumentarne il regime massimo di oltre 5000 giri/min. e l’introduzione del Gasoline Particulate Filter, filtro a matrice chiusa volto ad assicurare il rispetto della normativa anti-inquinamento europea Euro 6D.

Cambio

Il nuovo cambio a doppia frizione e 8 rapporti, ottimizzato negli ingombri e più leggero di 6 kg rispetto alla precedente trasmissione a 7 marce, consente di ridurre i consumi e di esaltare il piacere di guida della Ferrari Roma in contesto urbano e nelle manovre di Stop&Go, nonché di rendere la cambiata più dinamica ed emozionante durante la guida sportiva grazie anche all’impiego di un olio a bassa viscosità e di una configurazione a carter secco per minimizzare le perdite di efficienza fluidodinamica.

Inoltre questa trasmissione a doppia frizione in bagno d’olio, deriva dal nuovissimo cambio introdotto con la SF90 Stradale; in questa versione può però contare su una rapportatura più lunga e sulla retromarcia, che nella SF90 Stradale viene eseguita tramite motore elettrico. Gli ingombri del nuovo gruppo frizione sono stati ridotti del 20% e la coppia trasmessa è aumentata del 35%. Le strategie del software di trasmissione sono state migliorate grazie a una centralina di controllo più potente e alla maggiore integrazione con il programma di controllo motore. I cambi marcia sono così stati resi più rapidi, ma soprattutto più fluidi e omogenei. La risposta pressoché immediata del motore agli input dell’acceleratore è dovuta, stando a quanto dichiarato da Ferrari, al suo albero piatto, che garantisce maggiore compattezza e contenimento delle masse migliorando così la fluidodinamica; alle dimensioni contenute delle turbine, meno soggette alle forze inerziali; alla tecnologia twin scroll, che riduce il livello di interferenza tra i cilindri; e al collettore di scarico monoblocco dotato di condotti di eguale misura, volti a ottimizzare le onde di pressione nella turbina e a ridurre le perdite di carico.

Elettronica

La Ferrari Roma è dotata di Variable Boost Management, software di controllo sviluppato internamente che varia la coppia erogata in funzione della marcia utilizzata grazie al quale la vettura gode di una spinta sempre crescente, ottimizzando i consumi. All’aumentare dei rapporti viene accresciuta la quantità di coppia disponibile fino a raggiungere i 760 Nm in 7° e 8° marcia: ciò ha permesso di utilizzare rapporti più lunghi alle marce alte, utili al contenimento di consumi ed emissioni, e al contempo di adottare curve di coppia sempre crescenti alle marce inferiori per garantire una propulsione costante.

Sound

Anche la Ferrari Roma, come tutte le auto del Cavallino Rampante che l’hanno preceduta, è caratterizzata da un sound unico e inconfondibile. Per raggiungere questo obiettivo sono stati studiati alcuni accorgimenti, tra i quali una nuova geometria della linea di scarico tramite l’eliminazione dei due silenziatori posteriori, che ha permesso di ridurre sensibilmente la contropressione sulle code; una nuova geometria delle valvole di by-pass, che hanno ora una forma ovale per ridurre notevolmente la contropressione sullo scarico e ottenere un miglioramento della qualità sonora; e il controllo delle suddette valvole di by-pass di tipo “proporzionale” effettuato in modo continuo e progressivo a seconda della situazione di guida.

Il telaio della Ferrari Roma

Lo sviluppo dinamico della Ferrari Roma si è concentrato sulla massimizzazione dei concetti di fun to drive e semplicità di guida grazie alla notevole riduzione di massa e all’introduzione dell’ultima versione del concept di controllo Side Slip Control. Scocca e telaio della Ferrari Roma sono stati riprogettati applicando le più recenti metodologie di alleggerimento e le più avanzate tecnologie produttive: la percentuale di componenti totalmente nuovi ha raggiunto così il 70% e la Ferrari Roma risulta la vettura a motore anteriore-centrale 2+ con il miglior rapporto peso/potenza del segmento (2,37 kg/cv).

Side Slip Control 6.0

La Ferrari Roma è dotata di Side Slip Control 6.0, concept che coordina gli interventi dei sistemi di controllo del veicolo grazie all’adozione di un apposito algoritmo. Il SSC 6.0 comprende tra gli altri i sistemi E-Diff, F1-Trax, SCM-E Frs e Ferrari Dynamic Enhancer. L’obiettivo del Manettino a 5 posizioni (Wet, Comfort, Sport, Race, ESC-Off) è quello di massimizzare la fruibilità di handling e trazione della Ferrari Roma rispetto alla già ottima offerta data dall’assetto meccanico di base del veicolo, che rende la vettura estremamente divertente da guidare.

Ferrari Dynamic Enhancer

Il sistema Ferrari Dynamic Enhancer, attivo nella sola posizione Race del Manettino, controlla la dinamica laterale tramite l’attuazione di una pressione idraulica puntuale e coerente con la situazione dinamica all’impianto frenante di ciascuna delle quattro ruote. Il sistema FDE non è un controllo di stabilità e si affianca al tradizionale Electronic Stability Control: rispetto a quest’ultimo ha infatti l’obiettivo di massimizzare il divertimento di guida rendendo la dinamica dell’assetto vettura più semplice da gestire tramite un’azione calibrata e mai invasiva sui freni di una o più ruote. Si supporta così l’obiettivo della posizione Race, vale a dire il piacere e il divertimento di guida.

Gli ADAS

Sono inoltre disponibili su richiesta gli avanzati sistemi ADAS Ferrari di aiuto ed assistenza alla guida (SAE Level 1) come il Cruise Control adattivo, attivabile direttamente dal volante per un utilizzo quotidiano o per lunghi viaggi in pieno comfort, e i sistemi Autonomous Emergency Braking, Lane Departure Warning con Traffic Sign Recognition, Blind Spot Detection con Rear Cross Traffic Alert e Surround View Camera.Il sistema opzionale di proiettori Matrix LED ha lo scopo di migliorare la visibilità della strada mediante l’uso dei fari abbaglianti, evitando di infastidire le vetture sia nella propria direzione sia in quella opposta. Quando viene rilevata un’auto nel raggio di illuminazione il sistema spegne selettivamente e automaticamente le parti del fascio che abbaglierebbero il conducente dell’altro veicolo, formando un cono d’ombra. Se il numero di vetture rilevato è notevole, gli abbaglianti si possono spegnere completamente per riattivarsi in parte o in toto a strada libera. Nelle strade a scorrimento veloce il sistema è in grado di impedire l’abbagliamento delle vetture provenienti dalla direzione opposta. In presenza di cartelli stradali riflettenti, il sistema è in grado di ridurre l’intensità dei singoli LED al fine di rendere più confortevole la guida. Un’altra interessante funzionalità dei proiettori Matrix LED è la possibilità di adattare il fascio luminoso degli anabbaglianti a seconda della situazione di guida.

Ferrari Roma, l’aerodinamica

Per garantire prestazioni aerodinamiche al vertice della categoria, e mantenere al contempo intatta la purezza stilistica della Ferrari Roma, sono state studiate svariate soluzioni tecnologiche all’avanguardia, su tutte l’adozione di un’ala mobile posteriore integrata nel lunotto che mira a conservare l’eleganza delle linee ad ala chiusa e a garantire, grazie alla sua apertura automatica alle alte velocità, il livello di carico aerodinamico indispensabile per una vettura dalle prestazioni straordinarie.

Carico aerodinamico

La sinergia e la collaborazione quotidiana tra Aerodinamica e Centro Stile hanno permesso di adottare soluzioni atte alla generazione di carico verticale tipiche delle auto sportive senza alcuna ripercussione sulla purezza del design. La Ferrari Roma genera 95 kg di deportanza in più a 250 km/h rispetto all’altro modello 2+ presente in gamma, vale a dire la Ferrari Portofino, tramite l’utilizzo di generatori di vortice installati sul sottoscocca anteriore e di una soluzione di aerodinamica attiva sul posteriore. Ai primi è affidato il compito di generare una quantità sufficiente di carico anteriore con un aumento di resistenza trascurabile, mentre lo spoiler posteriore mobile ad attivazione automatica è finalizzato al bilanciamento aerodinamico della vettura tramite la generazione di carico sul retrotreno.

Ala attiva

Grazie a un apposito cinematismo, l’ala mobile posteriore può assumere tre diverse posizioni: Low Drag, Medium Downforce e High Downforce. In posizione LD l’elemento mobile è allineato al lunotto e permette all’aria di fluire sopra di esso, diventando invisibile al flusso. In condizione di massima apertura (HD) l’elemento mobile si solleva fino a formare un angolo di 135 gradi con il lunotto, generando circa 95 kg di carico verticale a 250 km/h con un incremento resistenziale pari ad appena il 4%. In posizione intermedia (MD) l’ala mobile genera invece circa il 30% del carico verticale massimo con un incremento di resistenza inferiore all’1%. Il cinematismo è attivato da un motore elettrico la cui logica si basa sulla velocità e sull’accelerazione longitudinale e laterale. In condizioni di bassa velocità, quando il contributo del carico verticale alla performance della vettura è modesto, l’ala assume automaticamente la posizione Low Drag. Tale configurazione viene mantenuta sino ai 100 km/h. Una volta superati i 300 km/h l’ala assume invece la posizione Medium Downforce: in condizioni di guida estreme si preferisce infatti avere una vettura meglio bilanciata, vista anche la minima penalizzazione di resistenza. Anche nell’intervallo di velocità intermedio, in cui il carico verticale ricopre un ruolo di primaria importanza, lo spoiler assume la posizione MD: in questo caso, tuttavia, la sua movimentazione dipenderà dalle accelerazioni longitudinali e trasversali della vettura. La posizione dell’ala mobile non può essere in alcun caso selezionata manualmente: la sua soglia di attivazione è variabile ed è legata alla posizione del Manettino. Tale scelta nasce dalla volontà di armonizzare generazione di carico verticale e controlli dinamici della vettura. In condizioni di handling o frenata prestazionale l’elemento mobile si porta infine automaticamente in configurazione HD, generando il massimo carico verticale e rendendo la vettura aerodinamicamente bilanciata.

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Ford Mustang Shelby GT350 Heritage Edition: omaggio a Ken Miles

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Si chiama Heritage Edition il nuovo pacchetto estetico creato da Ford per le Mustang Shelby GT350 (motore 5.2 V8 da 533 CV) e GT350R (stesso propulsore ma più orientata alla pista). Un omaggio a Ken Miles, protagonista del film “Le Mans ‘66 – La grande sfida” nonché primo uomo a portare in un circuito (il 14 febbraio 1965 sul tracciato texano di Green Valley) la Ford Mustang Shelby GT350.

Il pacchetto estetico Heritage Edition costa 1.965 dollari (quasi 1.800 euro) e comprende: vernice bianca Wimbledon White impreziosita da strisce blu sulla fiancata e sul cofano e stemmi blu all’anteriore, al posteriore e nell’abitacolo. Sulla GT350R troviamo anche i sedili neri con cuciture a contrasto rosse.

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Fonte:

Pontiac, la storia della Casa statunitense

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Il marchio Pontiac ha conquistato milioni di automobilisti (principalmente negli USA) grazie a una serie di modelli caratterizzati da un eccellente rapporto prezzo/prestazioni. Scopriamo insieme la storia della gloriosa Casa statunitense, scomparsa nel 2010 (o meglio, sacrificata da General Motors) a causa della crisi economica.

1988 – Pontiac Fiero

Credits: NOV 13 1987, MAR 2 1988; Pontiac Fiero 88; (Photo By John Prieto/The Denver Post via Getty Images)

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Credits: 2004 Pontiac Sunfire. X04PN_SN003

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Credits: 2005 Pontiac Wave sedan, Montreal International Auto Show, Palais Des Congres De Montreal, January 8th, 2004. (CANADA)

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Pontiac: la storia

La storia della Pontiac inizia ufficialmente nel 1926 quando il marchio Oakland (creato da GM per posizionarsi tra le economiche Chevrolet e le più pregiate Oldsmobile) lancia la Pontiac, una vettura a sei cilindri contraddistinta da un prezzo concorrenziale.

Nel 1932 Oakland scompare e Pontiac diventa ufficialmente uno dei brand di General Motors.

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Un marchio come tanti

Nei primi trent’anni di attività Pontiac è un marchio come tanti che condivide le innovazioni tecnologiche GM senza troppa libertà di azione: nel 1933 arrivano i motori a otto cilindri in linea, nel 1934 tocca alle sospensioni anteriori a ruote indipendenti mentre nel 1935 è la volta del tetto in acciaio, dei freni idraulici e del cambio sincronizzato.

Dopo la Seconda Guerra Mondiale (periodo trascorso a produrre armi e mezzi militari) la Pontiac continua a realizzare vetture valide ma troppo razionali e a sfruttare l’appartenenza alla grande famiglia General Motors per introdurre novità tecniche: il parabrezza in pezzo unico nel 1953 e l’aria condizionata l’anno successivo.

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Svolta sportiva

Negli anni ‘60 i vertici GM trasformano la Pontiac nel marchio sportivo del gruppo: nel 1962 arriva il primo (e unico) titolo costruttori Nascar e due anni più tardi la GTO lancia la moda delle “muscle car”. Un successo immediato che permette al progettista della vettura – un certo John DeLorean, all’epoca capoingegnere della Casa americana – di essere promosso a responsabile del marchio Pontiac a soli 40 anni.

DeLorean rivoluziona la Pontiac in pochissimi anni attraverso una serie di modelli entrati nella leggenda come la Firebird del 1967 (realizzata sulla stessa base della Chevrolet Camaro ma con un look più moderno, soffia parecchi clienti alla Ford Mustang) e la seconda generazione della Grand Prix del 1969, meno cara della rivale Ford Thunderbird ma più grintosa nel design e nelle prestazioni.

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Crisi e rilancio

La crisi petrolifera del 1973 ridimensiona la Pontiac, costretta ad abbandonare i suoi modelli più sportivi per concentrarsi su vetture compatte ed efficienti (ma poco emozionanti).

Nel 1984 la coupé Fiero riporta un po’ di gioia e ottimismo nel brand ma per tutto il decennio il listino della Casa statunitense continua a essere popolato da modelli con nomi altisonanti ma privi di identità come la sesta serie della LeMans (nient’altro che una Opel Kadett rimarchiata).

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Gli ultimi anni

Negli anni ‘90 e Duemila la Pontiac abbandona gradualmente il segmento delle sportive per concentrarsi sulle vetture per famiglie: non è un caso che i due modelli più significativi del periodo siano una monovolume (la Trans Sport del 1990) e una SUV dal design sconcertante (la Aztek del 2001).

Solo negli ultimi anni di vita il marchio americano torna a concentrarsi sulla sportività – la Solstice del 2006, l’ultima Pontiac degna di nota, è una divertente spider a trazione posteriore dotata di un motore 2.0 turbo (il primo propulsore a iniezione diretta di benzina prodotto da una Casa statunitense) – ma è troppo tardi: nel 2010 GM in seguito alla crisi economica decide di sopprimere Pontiac e di proseguire con soli quattro brand sul mercato nordamericano (Buick, Cadillac, Chevrolet e GMC).

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Fonte:

Porsche disegna una nave spaziale di Star Wars

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L’atteso terzo capitolo, conclusivo si fa per dire, della terza saga dell’interminabile Star Wars esce oggi nelle sale cinematografiche, con il titolo ‘L’ascesa di Skywalker’.

I social network impazzano e il marketing cavalca l’onda di uno dei cult movie più attesi di questo 2019. Il mondo dell’automotive, come già era successo in passato, non sta certo a guardare.

E questa volta Porsche si è alleata con Lucasfilm per creare una delle caratteristiche navi dell’universo di Star Wars. Con un lavoro iniziato due mesi fa, i designer della Casa automobilistica tedesca e quelli della famosa Casa cinematografica americana hanno creato questo spettacolare veicolo fantascientifico denominato Tri-Wings S-91x Pegasus Statfigther.

Un modello in scala alla prima di L.A.

Il modello è stato realizzato in scala con 1,5 metri di lunghezza e sarà esposto fisicamente al debutto del film ‘Star Wars: L’ascesa di Skywalker a Los Ángeles.

Secondo i designer del team la silhouette di questa nave spaziale rappresenta completamente lo spirito della saga, con un’estetica personalizzata e futuristica, mescolata alle linee distintive delle sportive targate Porsche.

Dettagli Porsche

Secondo il vicepresidente del design di Porsche:

“Le forme dell’abitacolo che si restringe al posteriore e i tratti distintivi dell’unione tra il frontale e le turbine stabiliscono dei parallelismi visuali con il design dell’iconica 911 e della nuova Taycan”.

Ma è forse nei piccoli dettagli dove si nota di più la firma di Porsche. Ad esempio nel disegnare la parte frontale della nave i designer si sono ispirati alle tipiche prese d’aria che si uniscono ai gruppi ottici, proprio come sulla Taycan.

E ancora i quattro punti di luce a LED dei modelli delle spersportive di Zuffenhausen hanno la loro replica nei cannoni al plasma o Blasters tipici delle navi spaziali di Star Wars, mentre il posteriore con le lamelle verticali strizza l’occhio alla coda ormai iconica della nuova Noveunouno.

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Crash test Euro NCAP dicembre 2019: altre sei auto a 5 stelle

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La seconda sessione di dicembre 2019 dei crash test Euro NCAP ha visto sei auto conquistare cinque stelle: Volkswagen Golf, Nissan Juke, Ford Puma, Audi Q8 e le MG HS e ZS EV. Solo tre stelle, invece, per Volkswagen up!, Skoda Citigo, Seat Mii e Aiways U5.

La vettura migliore testata nell’ultima prova dell’anno è stata la Volkswagen Golf: l’ottava generazione della compatta di Wolfsburg ha ottenuto i punteggi più alti in quasi tutte le prove effettuate e ha mostrato qualche criticità nello scontro contro la barriera laterale (apertura della porta posteriore) e nello scontro frontale pieno (marginale protezione del torace del passeggero posteriore).

La Nissan Juke ha brillato nella protezione dei pedoni in caso di investimento e nella prova di urto laterale contro la barriera mentre ha protetto solo marginalmente il torace del conducente nell’urto contro il palo.

La Ford Puma ha conquistato il punteggio pieno nelle prove di scontro laterale contro barriera e palo mostrando qualche indecisione nella protezione del torace del guidatore in caso di urto frontale pieno.

L’Audi Q8 ha brillato nel test di urto laterale e nella protezione dei bambini a bordo. L’unica criticità ha riguardato la protezione del torace negli urti frontali.

La SUV media britannica (di proprietà cinese e non commercializzata in Italia) MG HS ha brillato nell’urto contro la barriera laterale mostrando qualche problema nella scarsa protezione del torace del conducente nell’urto contro il palo e nella salvaguardia della testa e del collo del bambino nell’urto frontale.

La SUV compatta elettrica britannica MG ZS EV si è comportata molto bene nel crash test contro la barriera laterale evidenziando però qualche difficoltà nella protezione del torace del passeggero posteriore (nello scontro frontale pieno) e del conducente (nell’urto contro il palo). Senza dimenticare le noie al funzionamento della frenata automatica.

Le tre citycar gemelle Volkswagen up!, Skoda Citigo e Seat Mii si sono dovute accontentare delle tre stelle nei crash test Euro NCAP: massimo punteggio nella prova di urto contro barriera laterale ma troppe criticità (assenza della frenata automatica e debole protezione del torace degli occupanti).

Anche la Aiways U5 ha portato a casa solo tre stelle: la SUV elettrica cinese si è comportata bene nell’urto laterale contro la barriera ma c’è stato un malfunzionamento degli airbag laterali nell’urto contro il palo e del sistema di frenata automatica. Senza contare l’inadeguatezza del dispositivo di riconoscimento automatico dei limiti di velocità.

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Museo Ferrari: due mostre per i 90 anni della Scuderia di Maranello

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90 anni e Hypercars: si chiamano così le due mostre del Museo Ferrari di Maranello create per celebrare l’anniversario della Scuderia Ferrari (fondata nel 1929).

Museo Ferrari Maranello: la mostra “90 anni”

La mostra90 anni” del Museo Ferrari di Maranello ripercorre la storia del team emiliano: dall’Alfa Romeo 8C 2300 Spider del 1932 (la prima vettura di sempre a portare il Cavallino rampante) alla monoposto SF71H schierata nel Mondiale F1 2018 passando per la 500 vincitrice di due titoli iridati in Formula 1 con Alberto Ascari, la 312 T4 di Gilles Villeneuve e altre vetture capaci di aggiudicarsi il campionato del mondo.

Senza dimenticare le regine delle corse a ruote coperte come la 166 MM (protagonista del primo successo Ferrari alla 24 Ore di Le Mans, nel 1949).

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Museo Ferrari Maranello: la mostra “Hypercars”

La mostraHypercars” al Museo Ferrari di Maranello è dedicata alle Rosse che hanno svolto un ruolo di apripista nell’evoluzione tecnologica del Cavallino. Qualche esempio? La GTO del 1984, la F40 del 1987, la F50 del 1995, la Enzo del 2002 e la LaFerrari del 2013.

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Museo Ferrari Maranello: prezzi dei biglietti e orari di apertura

Le mostre90 anni” e “Hypercars” del Museo Ferrari di Maranello resteranno aperte fino a maggio 2020.

Il Museo Ferrari di Maranello è aperto tutti i giorni – tranne il 25 dicembre e l’1 gennaio – dalle 09:30 alle 18:00 (dalle 09:30 alle 19:00 da aprile a ottobre). Il biglietto costa 17 euro (15 euro per gli studenti e gli over 65 e 7 euro per i minori di 19 anni accompagnati dai genitori).

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Morgan: con la piattaforma in alluminio è rivoluzione

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Con l’arrivo del 2020 Morgan inizia una nuova tappa nella sua storia. Il marchio britannico manterrà l’estetica retro dei suoi modelli, ma sotto la carrozzeria le sportive inglesi saranno tutte nuove. Elemento di trasformazione sarà infatti la nuova piattaforma in alluminio che si adatterà alle nuove tecnologie meccaniche.

Il primo passo lo avevamo visto già alla scorsa edizione del Salone di Ginevra, dove Morgan svelò la nuova Plus Six, che inaugurava proprio l’inedita piattaforma in alluminio denominata internamente “CX-Generation” e un motore sei cilindri di origine BMW al posto del classico V8 usato fino ad ora. Addio, dunque, al telaio in acciaio con struttura in legno utilizzato fin dal 1936 (con varie modifiche arrivate con gli anni).

Da Morgan assicurano che il passo in avanti si farà sentire soprattutto in termini di peso, con fino a 100 kg in meno risparmiati con il nuovo telaio, oltre ad una più elevata rigidità torsionale. Il tutto condito da una nuova rete elettrica e a un’elettronica che permetterà di installare avanzati sistemi di assistenza alla guida e un equipaggiamento più moderno e sofisticato. Ma soprattutto il nuovo telaio in alluminio permetterà a Morgan di sviluppare anche nuovi powertrain ibridi ed elettrici.

E per finire, la Casa d’Oltremanica ha anche annunciato che entreranno in gamma motorizzazioni più piccole del sei cilindri, aprendo quindi la porta, probabilmente, anche al nuovo quattro cilindri 2.0 Turbo della nuova M135i.


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Morgan al Salone di Ginevra 2018

Due novità firmate Morgan al Salone di Ginevra 2018: la Aero GT e la Plus 8 50th Anniversary Edition

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