Monthly Archives: Novembre 2016

Promozioni auto novembre 2016: le occasioni del mese

Le promozioni auto di novembre 2016 vedono tanti sconti interessanti relativi a modelli molto amati.Le proposte più “succose” di questo mese riguardano soprattutto vetture tedesche e francesi e veicoli appartenenti al segmento delle SUV anche se non mancano mezzi di altre nazioni e di altre categorie. Scopriamoli insieme.Audi A4Fino al 31 dicembre 2016 bastano 29.900 euro (invece di 32.400) per acquistare l’Audi A4 diesel meno cara in listino: la 2.0 TDI 122 CV. L’offerta è valida in caso di permuta di una vettura con valore minimo di 5.000 euro e può essere abbinata ad un leasing finanziario (TAN 1,90% variabile, TAEG 3,22%): anticipo di 11.960 euro, 47 rate da 194,35 euro e riscatto finale di 9.867,01 euro.BMW serie 3 TouringGrazie alle promozioni BMW è possibile comprare per tutto il 2016 la 316d Touring Business Advantage con un forte sconto: da 35.000 a 29.900 euro.Citroën C3 PicassoLa Citroën C3 Picasso BlueHDI Live Edition costa ufficialmente 18.750 euro ma grazie alle promozioni di novembre 2016 è possibile acquistarla con 12.950 euro. A patto, però, di aderire al finanziamento (TAN fisso 0%, TAEG 2,55%): anticipo zero e 36 rate mensili da 398,80 euro.DS DS4Grandi sconti in casa DS. Per tutto il mese di novembre 2016 la DS4 BlueHDI 120 So Chic costerà infatti 19.735 euro anziché 25.650. L’offerta è valida solo in caso di permuta di vetture dei marchi Alfa Romeo (esclusa MiTo), Audi, BMW, Jaguar, Lancia (esclusa Ypsilon), Lexus, Mercedes, Mini e Volvo ed esclusivamente se si aderisce al finanziamento SimplyDrive (TAN fisso 4,75%, TAEG 6,21%): anticipo di 5.400 euro, 35 rate mensili da 199,62 euro e una maxiquota finale di 10.414,76 euro.Hyundai TucsonLe promozioni Hyundai di novembre 2016 permettono di acquistare la Tucson “entry-level” (la 1.6 GDi Classic) con 2.000 euro di sconto (da 21.800 a 19.800 euro). L’offerta è valida in caso di permuta o rottamazione di veicolo usato.Land Rover Discovery SportA novembre 2016 tutti quelli che acquisteranno una Land Rover Discovery Sport (allestimento Pure escluso) riceveranno in omaggio il tetto panoramico a contrasto Sky View (del valore di 1.883 euro).Peugeot 2008Grandi promozioni a novembre 2016 per la Peugeot 2008: la versione BlueHDi 100 Allure con Grip Control, navigatore e retrocamera costa ufficialmente 23.100 euro ma si porta a casa con 17.780 euro. Uno sconto valido (per vetture a stock con contratto entro il 30 novembre 2016 e immatricolazione entro il 31 dicembre 2016) in caso di permuta o rottamazione di vettura intestata da almeno 6 mesi e solo se si aderisce al finanziamento i-Move Upper (TAN fisso 3,49%, TAEG 5,10%): anticipo di 4.370 euro, 35 rate mensili da 190,04 euro e una maxiquota finale da 10.254,50 euro.Seat LeonA novembre 2016 la Seat Leon meno cara del listino – la 1.2 TSI – costa 15.000 euro anziché 20.950. La promozione – valida solo su vetture in stock in caso di rottamazione o di ritiro di un usato con immatricolazione antecedente al 31/12/2006 di proprietà del cliente da almeno 6 mesi – comprende un’estensione di garanzia di ulteriori 2 anni o 40.000 km e può essere abbinata ad un finanziamento (TAN fisso 4,50%, TAEG 6,19%): anticipo di 2.680 euro, 35 rate da 165,00 euro e una maxirata finale di 8.128,60 euro.Smart fortwo cabrioGrazie alle promozioni Smart sulla fortwo cabrio – valide fino al 31 dicembre 2016 – la versione 70 twinamic passion della baby spider tedesca costa 16.841 euro invece di 18.467. L’offerta va abbinata obbligatoriamente ad un finanziamento e si può scegliere tra due modalità: la prima (TAN fisso 5,95% e TAEG 7.50%) prevede un anticipo di 3.354 euro, 36 rate da 131 euro e una maxiquota finale di 10.871 euro e può comprendere 3 anni di assicurazione furto/incendio, 1 anno di copertura RC Auto, furto e incendio o 3 anni di manutenzione e copertura guasti mentre la seconda (TAN fisso 1,90%, TAEG 4,93%) comporta un anticipo di 6.841 euro e 36 rate mensili da 286 euro.Volvo S90Tutti quelli che acquisteranno una Volvo S90 a novembre 2016 riceveranno in omaggio tre anni di manutenzione (i primi tre tagliandi).
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Suzuki Ignis iUNIQUE: la Web Limited Edition

Per il lancio commerciale sul mercato italiano della nuova Ignis, Suzuki propone una Web Limited Edition del nuovo SUV ultra compatto svelato in anteprima mondiale al Salone di Parigi 2016. Si chiama Suzuki Ignis iUNIQUE e ne saranno prodotti unicamente 100 esemplari acquistabili esclusivamente online (fino al 28 novembre) sul Web Store Suzuki.L’edizione esclusiva iUNIQUE si differenzia dal resto della gamma per il suo allestimento speciale e per il look Bi-Color dedicato, disponibile in due colorazioni (Bianco Artico o Azzurro Maldive) associate al tetto nero e a dettagli stilistici di color eorange per gli esterni e gli interni.1.2 DUALJET, sistema SHVS e trazione 4x4Il powertrain della Suzuki Ignis iUNIQUE si affida al sistema SHVS (Smart Hybrid Vehicle by Suzuki) accoppiato al motore 1.2 DUALJET a doppia iniezione di benzina da 90 CV e alla trazione 4×4 ALL GRIP AUTO a giunto viscoso, che trasferisce automaticamente la coppia alle ruote posteriori quando rileva condizioni di scarsa aderenza.  Equipaggiamento completoTra la dotazione di serie troviamo i fari a LED con luci diurne DRL integrate, cerchi in legaBlackda 16’’ con placchette orange, climatizzatore automatico, apertura porte senza chiave Keyless Entry, sistema di accensione a pulsanteKeyless Start, sensori luci e pioggia, cruise control e sedili anteriori riscaldabili.Il sistema multimediale touchscreen da 7″ con radio, USB, Bluetooth e comandi al volante è dotato di navigatore a mappe 3D e garantisce la possibilità di utilizzare le funzioni del proprio smartphone tramite le piattaforme Android Auto, Apple CarPlay e MirrorLink.SicurezzaDal punto di vista della sicurezza, infine, la Ignis iUNIQUE è equipaggiata con i sistemi “Antisonno”, che avvisa il guidatore nel caso di ondeggiamenti, “Guidadritto”, che avverte il guidatore tramite segnali acustici, luminosi e con una leggera vibrazione del volante in caso di abbandono della corsia e lafrenata automatica DCBS (Dual Camera Brake Support). Il prezzo dell’esclusiva Web Limited Edition Suzuki IGNIS iUNIQUE è di 16.900 Euro chiavi in mano (esclusa IPT). 
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Émile Levassor, il papà dell’automobile

Émile Levassor non ha inventato l’automobile ma ha posto le basi tecniche delle vetture moderne. Scopriamo insieme la storia dell’ingegnere francese, cofondatore della Panhard & Levassor.Émile Levassor, la biografiaÉmile Levassor nasce a Marolles-en-Hurepoix (Francia) il 21 gennaio 1843. Figlio di coltivatori, si laurea in ingegneria all’École Centrale di Parigi e inizia a lavorare nel 1872 presso l’azienda siderurgica belga Cockerill.Poco dopo si trasferisce alla Perin-Panhard (società specializzata nella produzione di macchinari per la lavorazione del legno) e lì conosce l’ingegnere René Panhard. Levassor acquista delle quote dell’azienda, si mette in società con Panhard e alla morte di Perin, nel 1886, la ragione sociale dell’impresa cambia nome: Panhard & Levassor.L’automobileLa svolta nella carriera di Levassor arriva nel 1887 quando l’imprenditore belga Edouard Sarazin, dopo aver acquistato i diritti per la fabbricazione su licenza in Francia dei motori Daimler, contatta Émile per produrre vetture dotate di questi propulsori.Sarazin – però – muore pochi mesi dopo: Levassor entra in contatto con la vedova Louise (che sposerà nel 1890) e nel 1888 sigla una collaborazione con Peugeot per la produzione di quadricicli equipaggiati con un’unità Daimler da vendere con il marchio del Leone.Rivoluzione automobilisticaIl primo progetto di Émile Levassor, premiato con la Legion d’onore nel 1889, risale al 1890 e non è molto moderno: motore montato in posizione centrale e sterzo a leva.Il modello di serie del 1891 rappresenta invece una rivoluzione in campo automobilistico: motore anteriore (per migliorare lo spazio destinato ai passeggeri), albero di trasmissione longitudinale, trazione posteriore (una soluzione tecnica oggi molto comune) e cambio a ingranaggi scorrevoli (tipologia di trasmissione usata fino agli anni ’50 del XX secolo).Armand Peugeot acquista solo alcuni esemplari della vettura creata da Émile Levassor e i restanti vengono commercializzati con il marchio Panhard & Levassor.Gli ultimi anniNel 1894 Levassor partecipa alla Parigi-Rouen (oggi considerata la prima gara automobilistica di sempre) e si piazza in quinta posizione. L’anno seguente taglia il traguardo per primo alla Parigi-Bordeaux-Parigi ma viene squalificato perché la sua vettura non ha quattro posti (come previsto dal regolamento).Il 27 settembre 1896 nei pressi di Avignone Émile Levassor è vittima di un brutto incidente durante la Parigi-Marsiglia-Parigi ma decide comunque di continuare la gara dolorante e di non sottoporsi a visite mediche al ritorno a casa. Scompare a Parigi il 14 aprile 1897.
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Volkswagen e il Mondiale Rally: la storia

La storia di Volkswagen nel WRC non si limita alla Polo: le auto di Wolfsburg sono state presenti nel Mondiale rally (in forma ufficiale o guidate da privati) fin dalla prima edizione del campionato e hanno ottenuto risultati interessanti.Volkswagen e il Mondiale Rally: la storiaLe vetture Volkswagen sono presenti già nella prima edizione del Mondiale Rally nel 1973: grazie ad alcuni piloti privati il Maggiolino conquista piazzamenti di tutto rispetto. I primi punti iridati arrivano grazie allo svedese Björn Waldegård (6° in Svezia) mentre il miglior risultato stagionale è il quinto posto in Austria del driver locale Georg Fischer.Tre anni più tardi, sempre con il Maggiolino, l’austriaco Leo Schirnhofer porta a casa un 8° posto al Rally dell’Acropoli.Debutto da ufficialeIl 1978 è l’anno in cui la Volkswagen schiera per la prima volta un’auto ufficiale nel Mondiale Rally: si tratta di una Golf affidata al tedesco Jochi Kleint in Gran Bretagna (ritirato). Due anni più tardi lo svedese Per Eklund arriva quinto a Monte Carlo sempre con una Golf (ma come privato).La Golf nel MondialeIl reparto sportivo della Casa di Wolfsburg torna ufficialmente nel Mondiale Rally nel 1982 – dopo quattro anni di assenza – con una Golf schierata in Italia affidata a Eklund (ritirato).Per i primi punti iridati conquistati da Volkswagen Motorsport bisogna invece attendere il 1983 e l’ottava piazza ottenuta dallo svedese Kalle Grundel in Gran Bretagna.Nel 1984 la Golf inizia ad affrontare una stagione quasi completa – escluse le tappe extraeuropee – con Grundel (6° in Italia) mentre l’anno seguente arrivano due noni posti (Grecia e Italia) con il pilota austriaco Franz Wittmann.Momenti di gloriaIl Mondiale Rally 1986 vede la Volkswagen al terzo posto assoluto tra i Costruttori grazie ai numerosi piazzamenti conquistati dallo svedese Kenneth Eriksson (5° in Argentina) e da Wittmann (7° sempre nel Paese sudamericano).Le più grandi soddisfazioni per la compatta teutonica arrivano però nel 1987 con Eriksson: primo podio (3° in Portogallo), secondo posto in Nuova Zelanda e – soprattutto – prima vittoria di sempre (in Costa d’Avorio).A ranghi ridottiVolkswagen inizia a ridurre l’impegno nel motorsport alla fine degli anni ’80: nel 1988 schiera una Golf in Portogallo (con il tedesco Erwin Weber 7°) e due in Kenya, nel 1989 la compatta di Wolfsburg viene utilizzata solo in Nuova Zelanda (3° lo svedese Stig Blomqvist) e nel 1990 Weber arriva terzo, sempre in Nuova Zelanda, con la Golf Rallye G60.Il dominio PoloDopo 23 anni di assenza la Volkswagen rientra ufficialmente nel WRC nel 2013 con la Polo: tre esemplari della piccola tedesca vengono affidati al finlandese Jari-Matti Latvala, al norvegese Andreas Mikkelsen e al francese Sébastien Ogier.La Casa di Wolfsburg domina il Mondiale Rally già nell’anno del debutto: titolo Piloti con Ogier (primo in Svezia, Messico, Portogallo, Italia, Finlandia, Australia, Francia, Spagna e Gran Bretagna) e campionato Costruttori grazie al contributo di Latvala (vincitore in Grecia).Due trionfi WRC firmati Volkswagen che si ripetono nel 2014 – Ogier davanti a tutti a Monte Carlo, in Messico, in Portogallo, in Italia, in Polonia, in Australia, in Spagna e in Gran Bretagna e Latvala sul gradino più alto del podio in Svezia, in Argentina, in Finlandia e in Francia – e nel 2015: Ogier domina a Monte Carlo, in Svezia, in Messico, in Italia, in Polonia, in Germania, in Australia e in Gran Bretagna, Latvala vince in Portogallo, in Finlandia e in Francia e Mikkelsen ottiene il primo successo in carriera in Spagna.La Polo ha monopolizzato anche il WRC 2016 (non ancora terminato): titolo Piloti con Ogier (primo a Monte Carlo, in Svezia, in Germania, in Francia, in Spagna e in Gran Bretagna) e titolo Costruttori grazie a Latvala (vincitore in Messico) e a Mikkelsen (primo in Polonia).
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Nissan e-Power: arriva il generatore interno per la ricarica

Il motto di Casa Nissan è “Mobilità intelligente”. Seguendo questa filosofia, la casa giapponese porta avanti una continua ricerca (e sviluppo) di sistemi di propulsione elettrica in grado di rispondere alle esigenze dei diversi mercati mondiali.Di fatto la Casa di Yokohama già vanta tra le sue fila l’elettrica più venduta al mondo: la Nissan Leaf (oltre 250.000 unità vendute). Ma questo non basta. Con 250 km di autonomia effettiva, la compatta a zero emissioni soffre ancora, almeno in Europa, un punto debole esterno: la mancanza di una rete di ricarica efficiente e adeguata. Come tutte le elettriche, del resto.Niente più ricarica esternaPer questo in Nissan si sono chiesti, come risolvere questo problema? La soluzione arriva dal sistema di alimentazione e-Power. L’idea è quella di offrire le stesse identiche caratteristiche di un’elettrica, eliminando però la fonte di ricarica esterna. In questo caso, infatti, le batterie vengono ricaricate da un motore a combustione (di benzina).La differenza rispetto ai tradizionali sistemi ibridi è che nell’e-Power il motore a benzina non interviene mai per fornire coppia alle ruote (dalle quali è infatti scollegato), ma svolge l’unica funzione di generatore di energia per le batterie, tra l’altro più leggere e di dimensioni più compatte. Lo schema motore a benzina, generatore, inverter e motore elettrico garantisce così gli stessi consumi di un’ibrida con le performance (erogazione di potenza diretta) e la silenziosità di un’elettrica.Una soluzione provvisoria, insomma, che elimina il problema della ricarica delle batterie almeno fino all’arrivo della tecnologia SOFC (Solid Oxide Fuel Cell ovvero Fuel Cell a Ossido Solido) su cui Nissan punta per il futuro.
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Immatricolazioni auto ottobre 2016: tutti i dati e le classifiche

Le immatricolazioni auto a ottobre 2016 hanno fatto registrare ancora una volta il segno “più”: + 9,75% rispetto allo stesso mese dello scorso anno. Tra le “big” i migliori risultati sono arrivati da Lancia (+ 29,85%) e BMW (+ 19,60%).Di seguito troverete tutti i dati sulle immatricolazioni auto di ottobre 2016 in Italia: le classifiche dei 10 modelli più venduti, delle Case più amate e delle 5 vetture più acquistate in base all’alimentazione, al segmento e alla carrozzeria.Immatricolazioni auto ottobre 2016: i 10 modelli più venduti in Italia
1 Fiat Panda   11.655
2 Lancia Ypsilon  5.446
3 Ford Fiesta   3.735
4 Fiat 500L   3.629
5 Volkswagen Golf 3.576
6 Fiat 500    3.509
7 Renault Clio  3.396
8 Fiat 500X   3.352
9 Fiat Punto   3.31210 Toyota Yaris  3.092Immatricolazioni auto ottobre 2016: la classifica delle Case più amate in Italia
1 Fiat     29.582 (+ 6,47%)
2 Volkswagen  11.386 (+ 18,73%)
3 Ford     10.138 (+ 10,57%)
4 Renault    8.145 (+ 5,44%)
5 Opel     7.796 (+ 7,10%)
6 Peugeot    7.782 (+ 13.56%)
7 Toyota    6.035 (+ 12,99%)
8 Mercedes   5.632 (+ 12,87%)
9 BMW     5.570 (+ 19,60%)
10 Lancia/Chrysler 5.447 (+ 29,85%)
11 Audi     5.374 (+ 3,33%)
12 Hyundai    5.047 (+ 20,37%)
13 Nissan    4.686 (- 5,92%)
14 Citroën    4.535 (- 1,37%)
15 Kia     3.783 (+ 0,58%)
16 Jeep/Dodge   3.396 (+ 31,93%)
17 Alfa Romeo   2.982 (+ 31,31%)
18 Dacia     2.971 (- 15,48%)
19 Mini     2.225 (+ 4,22%)
20 Smart     1.944 (+ 7,17%)
21 Suzuki    1.881 (- 3,88%)
22 Skoda    1.686 (+ 29,39%)
23 Volvo     1.398 (+ 3,79%)
24 Land Rover   1.295 (- 8,03%)
25 Seat     1.280 (+ 8,11%)
26 Mazda    894 (+ 10,23%)
27 Honda    810 (+ 58,51%)
28 Jaguar    499 (+ 177,22%)
29 Porsche    470 (+ 9,56%)
30 Mitsubishi   372 (- 0,27%)
31 Subaru    340 (+ 23,64%)
32 Lexus     270 (+ 1,12%)
33 Maserati    252 (+ 115,38%)
34 Ssangyong   239 (- 1,65%)
35 Infiniti     179 (+ 616,00%)
36 DS      178 (- 37,32%)
37 Altre     63 (+ 80,00%)
38 DR     35 (- 10,26%)
39 Ferrari    21 (+ 10,53%)
40 Mahindra    8 (- 27,27%)
41 Lada     3 (+ 200,00%)
42 Lamborghini   243 Aston Martin   1 (- 83,33%)Immatricolazioni auto ottobre 2016: top 5 per alimentazioneImmatricolazioni auto ottobre 2016: i modelli diesel più venduti in Italia
1 Fiat 500X    3.087
2 Fiat 500L     2.919
3 Jeep Renegade   2.720
4 Nissan Qashqai   2.5235 Renault Clio    2.365Immatricolazioni auto ottobre 2016: i 5 modelli a benzina più venduti in Italia
1 Fiat Panda    7.835
2 Lancia Ypsilon   3.645
3 Fiat 500     2.456
4 Smart fortwo    1.6215 Volkswagen Polo  1.582Immatricolazioni auto ottobre 2016: i 5 modelli a GPL più venduti in Italia
1 Opel Corsa    926
2 Lancia Ypsilon   862
3 Ford Fiesta    824
4 Fiat Panda    7765 Fiat Punto    410Immatricolazioni auto ottobre 2016: i 5 modelli a metano più venduti in Italia
1 Fiat Panda    829
2 Volkswagen Golf  767
3 Fiat Punto    390
4 Lancia Ypsilon   1684 Skoda Octavia   168Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 ibride più vendute in Italia
1 Toyota Yaris   1.487
2 Toyota Auris    773
3 Toyota RAV4   447
4 Lexus NX    1905 Hyundai Ioniq   118Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 elettriche più vendute in Italia
1 Renault Zoe   39
2 Nissan Leaf    24
3 Volkswagen e-up!  20
4 Tesla Model S   144 Mercedes classe B  14Immatricolazioni auto ottobre 2016: top 5 per segmentoImmatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 “segmento A” più vendute in Italia
1 Fiat Panda        11.700
2 Fiat 500         3.204
3 Smart fortwo        1.622
4 Toyota Aygo        1.2225 Hyundai i10        1.166Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 “segmento B” più vendute in Italia
1 Lancia Ypsilon       5.447
2 Fiat 500L         3.821
3 Ford Fiesta        3.735
4 Fiat Punto        3.4475 Renault Clio        3.396Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 “segmento C” più vendute in Italia
1 Volkswagen Golf      3.576
2 Fiat 500X        3.353
3 Jeep Renegade       2.929
4 Fiat Tipo         2.7925 Nissan Qashqai       2.669Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 “segmento D” più vendute in Italia
1 Volkswagen Tiguan     2.242
2 Audi A4         1.068
3 BMW X1         1.034
4 Volkswagen Passat     9735 Audi Q3         853Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 “segmento E” più vendute in Italia
1 Audi A6         471
2 Jaguar F-Pace       332
3 Mercedes classe E      323
4 BMW serie 5       3205 Land Rover Range Rover Sport  243Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 “segmento F” più vendute in Italia
1 Maserati Ghibli      79
2 Porsche 911        59
3 BMW serie 7       38
4 Mercedes classe S      265 Audi A8         15Immatricolazioni auto ottobre 2016: top 5 per carrozzeriaImmatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 berline più vendute in Italia
1 Fiat Panda        11.700
2 Lancia Ypsilon       5.447
3 Ford Fiesta        3.735
4 Fiat Punto        3.4475 Fiat 500         3.204Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 crossover più vendute in Italia
1 Fiat 500X        3.137
2 Nissan Qashqai       2.512
3 Renault Captur       2.239
4 Peugeot 2008       2.0685 Jeep Renegade       1.841Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 fuoristrada più vendute in Italia
1 Jeep Renegade      1.088
2 Volkswagen Tiguan     934
3 Land Rover Range Rover Evoque 652
4 Land Rover Discovery Sport   5665 Suzuki Vitara       503Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 station wagon più vendute in Italia
1 Audi A4 Avant       1.010
2 Opel Astra ST       982
3 Volkswagen Passat Variant   859
4 Fiat Tipo SW       7765 Peugeot 308 SW      753Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 piccole monovolume più vendute in Italia
1 Fiat 500L        3.821
2 Ford B-Max        578
3 Citroën C3 Picasso     555
4 Opel Meriva        5035 Hyundai ix20       463Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 monovolume compatte più vendute in Italia
1 Ford C-Max        1.070
2 BMW serie 2       973
3 Mercedes classe B      927
4 Citroën C4 Picasso     5345 Volkswagen Touran     357Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 multispazio più vendute in Italia
1 Fiat Qubo        795
2 Fiat Doblò        265
3 Renault Kangoo      147
4 Citroën Berlingo      1235 Volkswagen Caddy     107Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 grandi monovolume più vendute in Italia
1 Renault Espace      166
2 Ford S-Max        119
3 Mercedes classe V      97
4 Volkswagen Sharan     525 Seat Alhambra       37Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 cabrio e spider più vendute in Italia
1 Abarth 124        137
2 Smart fortwo        130
3 Mini Cabrio        84
4 Fiat 124         425 Mazda MX-5        34Immatricolazioni auto ottobre 2016: le 5 coupé più vendute in Italia
1 Mercedes classe C Coupé   80
2 BMW serie 4 Coupé     68
3 Audi A5         58
4 BMW serie 2 Coupé     545 Porsche 911        35
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Toyota Celica, la storia della coupé giapponese

La carriera della Toyota Celica – una delle sportive giapponesi più amate di sempre – è durata quasi 40 anni. Scopriamo insieme la storia di questa vettura, capace – tra le altre cose – di conquistare sei Mondiali rally WRC (quattro Piloti e due Costruttori) in cinque anni.Toyota Celica prima generazione (1970)La prima generazione della Toyota Celica, presentata al Salone di Tokyo del 1970, è una coupé progettata per conquistare soprattutto il mercato nordamericano.Costruita sulla stessa piattaforma a trazione posteriore della berlina Carina, ha una gamma motori con cilindrate comprese tra 1,4 e 2,2 litri. Inizialmente disponibile a due porte, viene affiancata nel 1973 da una più versatile (nonché più originale) variante col portellone. Nel 1975 è la volta di un restyling.Toyota Celica seconda generazione (1977)La seconda generazione della Toyota Celica sbarca sul mercato nel 1977 e si differenzia dall’antenata per la presenza di una versione cabriolet. Disegnata negli USA, monta motori da 1,6 a 2,4 litri.Nel 1978 vede la luce la variante XX (la prima serie della mitica Supra), l’anno seguente i fari quadrati rimpiazzano i gruppi ottici tondi mentre nel 1980 nasce la versione a quattro porte Camry, che darà vita ad una fortunata famiglia di ammiraglie.Toyota Celica terza generazione (1981)Il 1981 è l’anno del debutto della terza generazione della Toyota Celica. Inizialmente disponibile a due o a tre porte, ospita sotto il cofano motori da 1,6 a 2,4 litri.Nel 1983 la coupé nipponica inizia a farsi valere nei rally con la prima vittoria nel WRC – in Costa d’Avorio – ottenuta dallo svedese Björn Waldegård mentre l’anno successivo – in concomitanza con l’arrivo nelle concessionarie della variante scoperta – è la volta di un restyling che porta una nuova mascherina e i fari anteriori a scomparsa.Toyota Celica quarta generazione (1985)La rivoluzione per la Toyota Celica arriva con la quarta generazione del 1985 che porta la trazione anteriore. L’anno seguente debutta la versione GT-Four a trazione integrale mentre risale al 1988 il primo sbarco ufficiale nelle concessionarie italiane con un unica variante: la 2.0 turbo GT-Four da 185 CV.Toyota Celica quinta generazione (1989)La quinta generazione della Toyota Celica è la prima auto asiatica ad aver conquistato un Mondiale rally: nel 1990 e nel 1992 la sportiva nipponica porta a casa due titoli WRC Piloti con lo spagnolo Carlos Sainz.La coupé del Sol Levante arriva nel nostro Paese nel 1990 in un’unica versione (2.0 turbo 4WD da 204 CV) e solo due anni più tardi – in occasione del restyling – è possibile acquistare da noi varianti meno potenti (1.6 da 105 CV e 2.0 da 156 CV). Senza dimenticare la Limited Edition a trazione integrale da 208 CV, commercializzata per pochi mesi.Toyota Celica sesta generazione (1993)La sesta generazione della Toyota Celica – nata nel 1993 – è quella più vincente nei rally: nel biennio 1993-1994 conquista due Mondiali Piloti (con il finlandese Juha Kankkunen e con il francese Didier Auriol) e due titoli Costruttori.Simile nello stile alla precedente (ma con un frontale impreziosito da quattro fari tondi), si presenta in Italia nel 1994 con tre motori al lancio: un 1.8 da 116 CV e due 2.0 da 175 e 242 CV. In occasione del restyling del 1996 la gamma dei propulsori viene rivista (1.8 da 116 CV e 2.0 da 170 CV).Toyota Celica settima generazione (1999)L’ultima evoluzione della Toyota Celica, la settima, porta diverse novità: uno stile più spigoloso e la sparizione delle versioni a trazione integrale e della cabriolet (quest’ultima mai commercializzata in Italia, comunque).La coupé asiatica debutta nel 1999 con un motore 1.8 da 143 CV, affiancato nel 2001 da una variante più potente da 192 CV. Due anni più tardi è la volta di un leggero restyling, che porta leggere modifiche al frontale.
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Vanden Plas 4 Litri Limousine (1960): il lusso in saldo

La Vanden Plas 4 Litri Limousine – nata nel 1960 – è una lussuosa ammiraglia britannica che cercò di rubare clienti a Bentley e Rolls-Royce puntando sul prezzo più basso. Anche oggi costa poco e si trova abbastanza facilmente nel Regno Unito: per i matrimoni è perfetta.Vanden Plas 4 Litre Limousine (1960): le caratteristiche principaliLa Vanden Plas 4 Litre Limousine nasce ufficialmente nel 1960 anche se in realtà deriva dalla Austin A135 Princess Mark III Limousine del 1952 (vettura che nel 1956 guadagna il cambio automatico e il servosterzo della Princess IV, che l’anno seguente viene rimarchiata con il brand Princess e che nel 1960 viene commercializzata con la nuova sigla Vanden Plas).Lunga quasi cinque metri e mezzo e caratterizzata da un design già superato per l’epoca (come dimostrano i parafanghi separati), presenta un abitacolo rifinito in maniera impeccabile e impreziosito da materiali come legno, pelle e stoffe pregiate.La Vanden Plas 4 Litri Limousine del 1960 – prodotta fino al 1968 – è la classica vettura di rappresentanza che va guidata dall’autista: tra gli optional era persino presente un interfono per permettere la comunicazione tra il guidatore e i passeggeri. I sei posti a sedere sono disposti su tre file (quella centrale contraria al senso di marcia).Nel 1974 l’ammiraglia britannica diventa protagonista di uno degli episodi di cronaca più famosi del Regno Unito: il tentativo di rapimento ai danni della principessa Anna, unica figlia della Regina Elisabetta.Vanden Plas 4 Litri Limousine (1960): la tecnicaObsoleta nel design e anche nei contenuti, la Vanden Plas 4 Litri Limousine monta un motore piuttosto antiquato – un 4.0 a sei cilindri in linea da 124 CV – abbinato ad un cambio automatico a quattro rapporti.L’ammiraglia inglese andava forte per l’epoca (poteva sfiorare i 160 km/h di velocità massima) ma aveva forti problemi ad arrestarsi per via dei quattro freni a tamburo.Vanden Plas 4 Litri Limousine (1960): le quotazioniLa 4 Litre Limousine – prodotta dal 1960 al 1968 – è senza dubbio l’auto più esclusiva commercializzata con il marchio Vanden Plas e vale più della “cugina” Austin Princess. Non fatevi ingannare, però, dalle quotazioni che recitano 20.000 euro: lo scarso interesse riscontrato nei confronti del modello unito alla sterlina debole consente di portarsela a casa con circa 5.000 euro. L’unico problema riguarda i costi di mantenimento successivi all’acquisto.
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