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Volkswagen up!: guida all’acquisto

La Volkswagen up!, gemella di Seat Mii e Skoda Citigo, è una delle citycar più interessanti in commercio: si distingue dalle sorelle per alcuni dettagli estetici (i vetri laterali posteriori della versione a tre porte, ad esempio, sono più piccoli ma hanno un design più originale) e per il prezzo leggermente più alto.In questa guida all’acquisto dedicata alla “baby” di Wolfsburg vi mostreremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino (compresa l’elettrica e-up!): prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.Volkswagen up!: guida all’acquistoLo stile razionale unito ad un efficace sfruttamento degli spazi ha reso la Volkswagen up! una delle più versatili citycar in circolazione: in poco più di tre metri e mezzo di lunghezza i tecnici tedeschi sono riusciti a ricavare un abitacolo molto ampio e un bagagliaio piuttosto capiente con tutti e quattro i posti occupati (251 litri).Le finiture sono curate (la plancia è realizzata con plastiche rigide – come la stragrande maggioranza delle concorrenti – ma di buona qualità e ben assemblate), anche se sulla variante a cinque porte i finestrini posteriori con apertura a compasso sono un po’ “cheap”, e la sicurezza è garantita dalle cinque stelle ottenute nei crash test Euro NCAP.Gli allestimenti della Volkswagen up!Gli allestimenti della Volkswagen up! sono cinque – take, move, club, high e cross – ma i primi quattro non sono molto ricchi se paragonati a quanto offerto dalla concorrenza.La versione “entry level” take – consigliata a chi vuole risparmiare il più possibile e non disponibile con il motore 1.0 da 75 CV – è conveniente e comprende alzacristalli elettrici anteriori, attacchi Isofix, cerchi in acciaio da 14”, chiusura centralizzata con telecomando, ESP e sistema di navigazione e infotainment portatile integrato maps+more con Bluetooth. La move costa 1.050 euro in più a parità di motorizzazione e aggunge alla dotazione i cerchi in lega da 15”, il climatizzatore manuale, il dash pad sulla plancia in colore nero perla, il Drive Pack (cruise control, display multifunzione e sensori di parcheggio posteriori), i fendinebbia, le maniglie e gli specchietti retrovisori in tinta con la carrozzeria e gli specchietti esterni regolabili e riscaldabili elettricamente.Le Volkswagen up! club e high sono piuttosto costose: la prima (700 euro più della move a parità di motore) può vantare l’autoradio CD MP3 Aux-In, il cielo nero, il dash pad a colori, i fendinebbia, le finiture laterali cromate o grigio scuro, i listelli battitacco con logo up!, la pelle usata per volante e pomelli del cambio e del freno a mano, il rivestimento sedili in stoffa “Tartan” e gli specchietti retrovisori argento mentre la seconda (non disponibile con il propulsore 1.0 da 60 CV) costa tra i 500 e i 600 euro più della club e risponde con l’assetto sportivo, i cerchi in lega da 16”, il Sound Pack, gli specchietti retrovisori cromati, i vetri posteriori oscurati e il volante e il pomello del cambio in ecopelle.La versione cross (1.250 euro più della high) strizza l’occhio al mondo delle SUV: disponibile solo a cinque porte ed esclusivamente con il motore 1.0 a benzina da 75 CV, si distingue dalle “cugine” per l’assetto rialzato di 1,5 cm (che contribuisce a penalizzare i consumi di carburante), per il colore argento usato per i mancorrenti sul tetto e per le calotte degli specchietti retrovisori e per il Safety Pack (sistema di frenata di emergenza City e airbag passeggero disattivabile).Volkswagen up!: tutti i modelli in listinoDi seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni della Volkswagen up!. La gamma motori della citycar tedesca è composta da tre unità 1.0 a tre cilindri: due a benzina da 60 e 75 CV e una eco a metano da 68 CV.Volkswagen up! 1.0 60 CV (da 11.150 euro)La Volkswagen up! 1.0 60 CV (prezzi fino a 14.200 euro) ospita sotto il cofano un motore non molto potente e tutt’altro che brioso (14,4 secondi per accelerare da 0 a 100 km/h) ma piuttosto pronto ai bassi regimi. A nostro avviso è l’unità più adatta per chi vuole acquistare la “baby” teutonica.Volkswagen up! 1.0 75 CV (da 12.750 euro)La Volkswagen up! 1.0 75 CV (prezzi fino a 16.500 euro) monta un propulsore silenzioso, ricco di cavalli e vivace (“0-100” in 13,2 secondi). La spinta migliore rispetto al 60 CV si nota soprattutto agli alti regimi.Volkswagen up! 1.0 eco (da 13.750 euro)La Volkswagen up! 1.0 eco a metano (prezzi fino a 16.600 euro) da 68 CV monta due serbatoi di gas posizionati nel sottoscocca con una capienza complessiva di 11 kg (un valore di tutto rispetto) e un serbatoio di riserva da 10 litri di benzina. Alla guida non si avverte in alcun modo l’incremento di peso dovuto alla presenza delle bombole, anzi: è davvero difficile trovare un’auto a gas naturale più agile di lei.Volkswagen up!: gli optionalLa dotazione di serie della Volkswagen up! take andrebbe arricchita, a nostro avviso, con tre optional fondamentali: il climatizzatore manuale (605 euro), il Safety Pack (240 euro: airbag passeggero disattivabile e frenata di emergenza City) e la vernice metallizzata (480 euro). Questi ultimi due accessori andrebbero acquistati anche su move, club e high (a cui aggiungeremmo lo “sfizioso” tetto apribile: 870 euro). La vernice metallizzata va aggiunta anche sulla cross.Volkswagen e-up!: guida all’acquistoLa Volkswagen e-up!, variante elettrica della up!, è disponibile esclusivamente a cinque porte e si differenzia esteticamente dalle versioni normali della citycar di Wolfsburg per le originali luci diurne a LED, per l’assenza del contagiri, per i sedili grigio chiaro con doppie cuciture blu a contrasto e per gli inserti in pelle sul volante, sulla leva del cambio e su quella del freno a mano.L’allestimento della Volkswagen e-up!La dotazione di serie della Volkswagen e-up! comprende il cavo per ricarica Mode 2/3, i cerchi in lega da 15”, il climatizzatore automatico, il Drive Pack, il parabrezza riscaldabile, la presa di ricarica Fast Charge Combo CA/CC, il Safety Pack, i sedili anteriori riscaldabili, il sistema di navigazione e infotainment portatile integrato maps+more con servizi Car-Net “e-Remore” per 36 mesi e Bluetooth, il Sound Pack, i vetri posteriori oscurati e il volante e il pomello del cambio in ecopelle.Volkswagen e-up!: il motoreLa Volkswagen e-up! monta un motore elettrico da 82 CV e 210 Nm di coppia alimentato da batterie agli ioni di litio con una capacità di 18,7 kWh. Gli accumulatori possono essere ricaricati collegando il veicolo ad una qualsiasi presa di corrente a 230V con una potenza di 2,3 kW (8-10 ore, tempo che può ridursi a 6-8 ore nel caso in cui si utilizzi una wallbox domestica da 3,6 kW).Il sistema di ricarica combinato CCS (Combined Charging System) sfrutta la corrente continua e quella alternata e con la modalità rapida bastano 30 minuti per recuperare l’80% dell’energia. L’autonomia dichiarata è di 160 km e sono previste tre modalità di guida: Normal, Eco (potenza limitata a 68 CV e velocità di 115 km/h) e Eco+ (54 CV, 90 km/h di velocità e niente climatizzatore).Volkswagen e-up!: gli optionalLa dotazione di serie della Volkswagen e-up! andrebbe integrata a nostro avviso con due optional: il tetto apribile (870 euro) e la vernice metallizzata (480 euro).
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Alfa Romeo Giulietta: guida all’acquisto

L’Alfa Romeo Giulietta è una compatta molto amata nel nostro Paese: commercializzata dal 2010 e oggetto di un restyling nel 2013, è disponibile esclusivamente a cinque porte e può vantare una gamma motori piuttosto completa.In questa guida all’acquisto dedicata alla “segmento C” lombarda vi mostreremo nel dettaglio tutte le versioni presenti in listino: prezzi, motori, accessori, prestazioni, pregi, difetti e chi più ne ha più ne metta.Alfa Romeo Giulietta: guida all’acquistoL’Alfa Romeo Giulietta è indubbiamente una delle più affascinanti compatte in circolazione: il design sportivo non penalizza lo spazio a disposizione dei passeggeri posteriori (buono anche nella zona della testa) mentre il bagagliaio (350 litri che diventano 1.150 quando si abbatte il divano) potrebbe essere più capiente.Per essere una “segmento C” è piuttosto ingombrante (4,35 metri di lunghezza) mentre per quanto riguarda le finiture segnaliamo alcune imprecisioni negli assemblaggi dei pannelli della carrozzeria ma un abitacolo ben curato.Gli allestimenti dell’Alfa Romeo GiuliettaGli allestimenti dell’Alfa Romeo Giulietta sono sette: Impression, Progression, Business, Distinctive, Sprint, Exclusive e Quadrifoglio Verde.La versione “base” Impression (disponibile solo in abbinamento al motore 1.4 Turbo 105 CV) – un po’ povera, a nostro avviso – offre gli airbag frontali, laterali e a tendina, gli attacchi Isofix, il climatizzatore, i controlli di stabilità e trazione, il differenziale Q2 elettronico, il selettore DNA (che consente di personalizzare il comportamento della vettura), le luci diurne a LED, il sedile del guidatore regolabile in altezza e lo spoiler posteriore. La Progression (2.000 euro in più della Impression a parità di propulsore e non molto più ricca) è acquistabile in abbinamento al 1.4 da 105 CV, all’unità a GPL e al 1.6 JTDm-2 da 120 CV) e aggiunge il bracciolo anteriore con vano portaoggetti integrato, i cerchi in lega da 16” a doppie razze con pneumatici 205/55, il sistema Uconnect Radio 5” e il volante multifunzione.L’Alfa Romeo Giulietta Business (1.200 euro più della Progression a parità di motore) è disponibile solo diesel (fino a 150 CV) e presenta i cerchi in lega da 16” a turbina, il cruise control, i fendinebbia, la piattaforma multimediale Uconnect Bluetooth con touchscreen da 6,5” e navigatore, la regolazione lombare elettrica dei sedili anteriori, il sedile del passeggero regolabile in altezza, i sensori di parcheggio posteriori e il volante in pelle multifunzione. L’allestimento Distinctive – quello secondo noi più equilibrato – è disponibile in abbinamento alle unità 1.4 a benzina da 120 e 170 CV, a quelle a GPL e a tutti i diesel: costa 1.400 euro più del Progression a parità di motore e offre in più i cerchi in lega da 17” a turbina con pneumatici 225/45, il climatizzatore automatico bizona con bocchetta per i sedili posteriori, il cruise control, la cornice laterale cromata dei cristalli, i fendinebbia, il Pack Visibility (parabrezza con fascia scura, sensore pioggia e crepuscolare, specchi retrovisori esterni richiudibili elettricamente e specchio retrovisore interno elettrocromico) i sedili anteriori con tasca portaoggetti sul retro, il doppio terminale di scarico (ma solo sul diesel da 150 CV), il vano portaoggetti refrigerato e il volante multifunzione in pelle.La versione Sprint è acquistabile con il 1.4 a benzina da 150 CV e con tutti i propulsori GPL e diesel, costa 2.100 euro più della Progression a parità di unità e può vantare il batticalcagno in alluminio, i cerchi in lega Sprint a 5 fori con pneumatici 225/45, il climatizzatore automatico bizona, i cristalli posteriori oscurati, i fendinebbia, le finiture antracite lucide su calandra, maniglie, specchietti e cornici fendinebbia, l’inserto paraurti posteriore sportivo, le minigonne laterali, la pedaliera sportiva in alluminio, la plancia e i pannelli porta con finiture carbonio, il sedile del passeggero regolabile in altezza, i sedili Sprint in tessuto e alcantara con cuciture rosse e logo su poggiatesta e il volante sportivo multifunzione in pelle con cuciture rosse.L’Alfa Romeo Giulietta Exclusive – cara ma completissima – costa 1.400 euro più della Distinctive a parità di motore (il 1.4 a benzina da 170 CV e tutti i diesel) e propone le calotte degli specchi retrovisori esterni con trattamento Cromo lucido, i cerchi in lega da 17” a raggi con pneumatici 225/45, gli interni in pelle e tessuto bicolore, la presa di corrente da 12V nel bagagliaio, la regolazione lombare elettrica dei sedili anteriori, il sedile del passeggero regolabile in altezza, i sedili posteriori con terzo poggiatesta e bracciolo con carico passante, il sensore di umidità con dispositivo rilevamento odori, i sensori di parcheggio posteriori e il sistema Uconnect Radio Nav 6,5” mentre la sportivissima Quadrifoglio Verde (acquistabile con il propulsore 1750 Turbo a benzina ad un prezzo tutto sommato non eccessivo) può vantare l’assetto sportivo ribassato, il batticalcagno specifico con logo QV, il cambio automatico a doppia frizione TCT con comandi al volante, i cerchi in lega da 18” a turbina, i cristalli posteriori oscurati, le cuciture bianco verdi su sedili, cuffia del cambio e freno a mano, il doppio terminale di scarico maggiorato, le finiture antracite lucide su calandra, maniglie, specchietti e cornici fendinebbia, l’impianto frenante maggiorato con pinze rosse Brembo, le minigonne, la pedaliera sportiva in alluminio, la presa di corrente da 12V nel bagagliaio, il quadro strumenti specifico con logo QV integrato, i sedili sportivi specifici in pelle e Alcantara, i sensori di parcheggio anteriori, i tappetini specifici QV e il volante sportivo tagliato con cuciture bianche.Alfa Romeo Giulietta: tutti i modelli in listinoDi seguito troverete tutte le caratteristiche delle versioni dell’Alfa Romeo Giulietta. La gamma motori della compatta del Biscione è composta da otto unità sovralimentate: cinque a benzina (1.4 da 105, 120, 150 e 170 CV e 1750 da 240 CV), un 1.4 a GPL da 120 CV e tre JTDm-2 a gasolio (1.6 da 120 CV e 2.0 da 150 e 175 CV).Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo 105 CV (da 19.750 euro)L’Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo 105 CV (prezzi fino a 21.750 euro) monta un motore vivace (“0-100” in 10,6 secondi) e ricco di coppia (206 Nm) abbinato ad un ottimo cambio manuale a sei marce. Un propulsore che però beve parecchio (16,1 km/l dichiarati) e che ha una cilindrata elevata in rapporto alla potenza (la maggioranza delle rivali si accontenta di un 1.0 o di un 1.2).Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo 120 CV (23.900 euro)L’Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo 120 CV – incollata alla strada ma non molto agile nelle curve – ospita sotto il cofano un motore poco potente che potrebbe essere più elastico ai bassi regimi. I consumi sono alti (16,1 km/l dichiarati).Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo MultiAir 150 CV (26.100 euro)L’Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo MultiAir 150 CV conserva le stesse caratteristiche della “cuginetta” con 30 CV in meno: un peso elevato che penalizza l’agilità nelle curve e un propulsore che – nonostante la sovralimentazione – predilige gli alti regimi ai bassi. I consumi dichiarati sono un po’ alti nel ciclo urbano: 13,3 km/l.Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo MultiAir 170 CV (da 26.450 euro)L’Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo MultiAir 170 CV (prezzi fino a 29.850 euro) è, secondo noi, la versione che più valorizza le caratteristiche della “segmento C” lombarda. Potente, cattiva agli alti regimi, briosa (con il cambio TCT a doppia frizione impiega solo 7,7 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari), confortevole nei lunghi viaggi e con consumi interessanti (25,0 km/l dichiarati nel ciclo extraurbano dalla TCT), ha una cilindrata contenuta che consente di risparmiare sull’assicurazione RC Auto rispetto a rivali di pari potenza.Alfa Romeo Giulietta 1750 Quadrifoglio Verde (34.500 euro)L’Alfa Romeo Giulietta 1750 Quadrifoglio Verde monta lo stesso motore da 240 CV della 4C, un propulsore dalla cilindrata non troppo elevata che nonostante una coppia tutt’altro che poderosa (340 Nm) e un comportamento più efficace agli alti regimi che ai bassi regala prestazioni eccezionali (“0-100” in 6 secondi netti). I consumi, naturalmente, sono piuttosto alti: 14,7 km/l dichiarati.Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo GPL (da 24.750 euro)L’Alfa Romeo Giulietta 1.4 Turbo GPL (prezzi fino a 26.850 euro) è adatta a chi vuole risparmiare il più possibile dal benzinaio: non è il massimo dell’agilità nelle curve e beve tanto nel ciclo extraurbano e nel medio (12,2 km/l) ma se la cava egregiamente in città (9,3 km/l dichiarati). In compenso la variante “gassata” della compatta lombarda può vantare un propulsore da 120 CV dalla cilindrata contenuta silenzioso, ricco di coppia (215 Nm), abbastanza elastico (se paragonato ad alcuni propulsori aspirati offerti dalla concorrenza), brioso (10,3 secondi sullo “0-100”) e abbinato ad un ottimo cambio (caratteristica comune a tutte le altre versioni manuali della “segmento C” del Biscione).Alfa Romeo Giulietta 1.6 JTDm-2 (da 24.750 euro)L’Alfa Romeo Giulietta 1.6 JTDm-2 (prezzi fino a 27.550 euro) – la versione della compatta del Biscione che secondo noi è più adatta a chi non può rinunciare al diesel – monta un motore ricco di coppia (320 Nm) e con una cilindrata contenuta ma se cercate una "segmento C" che consumi poco esistono rivali meno assetate (25,6 km/l dichiarati).Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm-2 150 CV (da 27.950 euro)L’Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm-2 150 CV (prezzi fino a 29.550 euro) è, come la sorella minore da 120 CV, piena di coppia (380 Nm) ma anche piuttosto assetata di gasolio (23,8 km/l dichiarati). Sound poco accattivante.Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm-2 175 CV (da 31.550 euro)L’Alfa Romeo Giulietta 2.0 JTDm-2 175 CV (prezzi fino a 32.250 euro) – disponibile solo con il cambio automatico a doppia frizione TCT – condivide con la variante da 150 CV il sound poco convincente e la cilindrata non troppo elevata ma a queste cifre si trovano concorrenti più potenti.Alfa Romeo Giulietta: gli optionalLa dotazione di serie delle Alfa Romeo Giulietta Impression e Progression andrebbe a nostro avviso arricchita con due optional fondamentali: i fendinebbia (240 euro) e la vernice metallizzata (590 euro). Quest’ultimo accessorio va acquistato anche sulla Business – insieme ai fari allo xeno (1.300 euro) e al Pack Visibility (510 euro: parabrezza con fascia scura, sensore pioggia e crepuscolare, retrovisori ripiegabili elettricamente e retrovisore interno elettrocromico) – e sul duo Distinctive/Sprint, a cui aggiungeremmo i sensori di parcheggio posteriori (320 euro) e lo Uconnect Radio Nav (1.300 euro: radio Bluetooth CD MP3 USB Aux-in con touchscreen da 6,5”, comandi vocali e navigatore). Per incrementare l’eleganza degli allestimenti Exclusive e Quadrifoglio Verde ci vorrebbero invece la vernice metallizzata, i fari allo xeno e il tetto apribile (1.500 euro).
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