Monthly Archives: Settembre 2015

F1 – Le dieci scuderie italiane migliori di sempre

In attesa del GP d’Italia – e in assenza di piloti italiani da poter tifare – abbiamo pensato di stilare una classifica delle dieci scuderie italiane migliori di sempre: una graduatoria (ovviamente) dominata dalla Ferrari che vede altri nove team che hanno contribuito in maniera rilevante a rendere grande questo sport. Scopriamoli insieme.1° FerrariLa Ferrari non è solo la scuderia italiana migliore di sempre ma è anche la regina assoluta di questo sport. Sempre presente in tutte le stagioni del Circus, ha portato a casa un mare di successi ed è piena di tifosi nel mondo e, soprattutto, in Italia: gli appassionati di F1 del nostro Paese che non sostengono il Cavallino sono infatti una minoranza.STAGIONI IN F1:   66 (1950-)MONDIALI PILOTI:    15 (1952 e 1953 con Alberto Ascari, 1956 con Juan Manuel Fangio, 1958 con Mike Hawthorn, 1961 con Phil Hill, 1964 con John Surtees, 1975 e 1977 con Niki Lauda, 1979 con Jody Scheckter, 2000-2004 con Michael Schumacher, 2007 con Kimi Räikkönen)MONDIALI COSTRUTTORI:  16 (1961, 1964, 1975-1977, 1979, 1982, 1983, 1999-2004, 2007, 2008)
GP DISPUTATI:  900
VITTORIE:  223
POLE POSITION: 227
GIRI VELOCI:  232
PODI:   688DOPPIETTE:  812° MaseratiC’è stato un periodo – intorno alla metà degli anni ’50 – nel quale Maserati e Ferrari, entrambe modenesi, davano vita sui circuiti di tutto il mondo a “derby” paragonabili come intensità a quelli calcistici. Appartiene alla Casa del Tridente una delle monoposto di F1 migliori di tutti i tempi: la 250F.STAGIONI IN F1:    11 (1950-1960)MONDIALI PILOTI:    2 (1954 e 1957 con Juan Manuel Fangio)MONDIALI COSTRUTTORI:  5° posto nel 1958
GP DISPUTATI:  70
VITTORIE:  9
POLE POSITION: 10
GIRI VELOCI:  15
PODI:   37DOPPIETTE:  13° Alfa RomeoL’Alfa Romeo occupa un posto speciale nella storia della F1: i primi due Mondiali Piloti della storia sono stati infatti vinti dal Biscione. Non altrettanto fortunato il periodo di attività compreso tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli anni ’80, caratterizzato da monoposto poco affidabili.STAGIONI IN F1:   9 (1950-1951; 1979-1985)MONDIALI PILOTI:   2 (1950 con Giuseppe Farina e 1951 con Juan Manuel Fangio)MONDIALI COSTRUTTORI:  6° posto nel 1983
GP DISPUTATI:  110
VITTORIE:  10
POLE POSITION: 12
GIRI VELOCI:  14
PODI:   26DOPPIETTE:  44° BenettonNon fatevi ingannare dal nome: la Benetton è sempre stata nelle mani dell’azienda di abbigliamento veneta ma ha corso con licenza italiana solo dal 1996 al 2001 (periodo che analizzeremo nelle statistiche). Nei momenti migliori – quando vinceva con Michael Schumacher, per intenderci – era a tutti gli effetti una scuderia britannica.STAGIONI IN F1:   6 (1996-2001)MONDIALI PILOTI:   4° posto con Jean Alesi (1996, 1997)MONDIALI COSTRUTTORI:  3° posto (1996, 1997)
GP DISPUTATI:   99
VITTORIE:   0
POLE POSITION:  3
GIRI VELOCI:   6
PODI:    25DOPPIETTE:   05° Toro RossoLa Toro Rosso è la seconda scuderia italiana presente nel Mondiale F1 2015 ma nonostante la sede a Faenza ha ben pochi tifosi in quanto troppo legata alla Red Bull. Solo un pilota è riuscito a portare questo team sul gradino più alto del podio: un certo Sebastian Vettel nel lontano 2008.STAGIONI IN F1:   10 (2006-)MONDIALI PILOTI:   8° posto con Sebastian Vettel (2008)MONDIALI COSTRUTTORI: 6° posto (2008)
GP DISPUTATI:   177
VITTORIE:   1
POLE POSITION:  1
GIRI VELOCI:   0
PODI:    1DOPPIETTE:   06° LanciaNon solo rally: la Lancia è stata una protagonista del motorsport anche nei circuiti. In F1, ad esempio, ha avuto una breve (ma intensa) esperienza con la monoposto D50, ceduta alla Ferrari (insieme a tutta l’attrezzatura per correre) poco dopo la morte del suo pilota di punta Alberto Ascari.STAGIONI IN F1:   2 (1954, 1955)MONDIALI PILOTI:   3° posto con Eugenio Castellotti (1955)MONDIALI COSTRUTTORI: n.d.
GP DISPUTATI:   4
VITTORIE:   0
POLE POSITION:  2
GIRI VELOCI:   1
PODI:    1DOPPIETTE:   07° MinardiSe si guardano solo i risultati la Minardi ha combinato poco in F1: per un ventennio, però, la scuderia di Faenza (acquistata nel 2005 dalla Red Bull che l’ha trasformata in Toro Rosso) ha lanciato diversi talenti. Piloti (Fernando Alonso, Mark Webber, Giancarlo Fisichella e Jarno Trulli) e ingegneri.STAGIONI IN F1:   21 (1985-2005)MONDIALI PILOTI:   11° posto con Pierluigi Martini (1991)MONDIALI COSTRUTTORI: 7° posto nel 1991
GP DISPUTATI:   340
VITTORIE:   0
POLE POSITION:  0
GIRI VELOCI:   0
PODI:    0DOPPIETTE:   08° DallaraLa Dallara è ancora oggi una delle aziende leader nella progettazione di auto da corsa e quando si è impegnata in prima persona in F1 ha realizzato monoposto telaisticamente eccellenti penalizzate da motori non all’altezza. Una scelta più oculata dei fornitori avrebbe portato risultati migliori.STAGIONI IN F1:   5 (1988-1992)MONDIALI PILOTI:    12° posto con JJ Lehto (1991)MONDIALI COSTRUTTORI: 8° posto (1989, 1991)
GP DISPUTATI:   78
VITTORIE:   0
POLE POSITION:  0
GIRI VELOCI:   0
PODI:    2DOPPIETTE:   09° Iso-MarlboroLa Iso-Marlboro ha rappresentato il tentativo della Casa automobilistica lombarda di entrare in F1 mediante la sponsorizzazione dell’ultimo team gestito da Frank Williams prima di mettersi in proprio. Una breve avventura che ha visto tra i protagonisti Arturo Merzario.STAGIONI IN F1:   2 (1973, 1974)MONDIALI PILOTI:    17° posto con Arturo Merzario (1974)MONDIALI COSTRUTTORI 10 posto (1973, 1974)
GP DISPUTATI:   30
VITTORIE:   0
POLE POSITION:  0
GIRI VELOCI:   0
PODI:    0DOPPIETTE:   010° TecnoLa Tecno era una scuderia bolognese fortissima nelle categorie minori che nella prima metà degli anni Settanta provò a sfondare anche in F1 con un innovativo propulsore fatto in casa: un 3.0 a 12 cilindri piatto. Non riuscì a vincere come in F3 e in F2 ma è ancora oggi ricordata con affetto dagli appassionati.STAGIONI IN F1:   2 (1972, 1973)MONDIALI PILOTI:   21° posto con Chris Amon (1973)MONDIALI COSTRUTTORI: 11° posto (1973)
GP DISPUTATI:   10
VITTORIE:   0
POLE POSITION:  0
GIRI VELOCI:   0
PODI:    0DOPPIETTE:   0

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F1 – Addio alla Force India?

La Force India potrebbe dire addio alla F1. L’unica scuderia asiatica presente nel Circus sarebbe nel mirino della Renault: la Casa francese (da mesi interessata a rientrare nel Mondiale come costruttore e inizialmente orientata verso l’acquisto della Lotus) starebbe pensando di rilevare il pacchetto di maggioranza del team indiano e il team principal della squadra – Vijay Mallya – dopo due incontri con i responsabili della Régie è parso particolarmente possibilista.La Force India è presente in F1 dal 2008 e ha ottenuto come miglior piazzamento nel Mondiale due 9° posti tra i Piloti (con due driver tedeschi: Adrian Sutil nel 2011 e Nico Hülkenberg nel 2014) e tre sesti posti tra i Costruttori (2011, 2013, 2014) e nel proprio palmarès può anche vantare due podi, una pole position e tre giri veloci.

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F1 – Le foto più belle del GP del Belgio 2015

Il GP del Belgio – undicesima prova del Mondiale F1 2015 – è stato caratterizzato dalla vittoria di Lewis Hamilton al volante della Mercedes.Di seguito troverete una gallery con le foto più belle del weekend di gara sul circuito di Spa-Francorchamps, pista che ha visto il dominio delle monoposto della Stella e la débâcle della Ferrari.

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Mondiale F1 2015 – GP Belgio: trionfo di Hamilton, dominio della Mercedes

Lewis Hamilton ha vinto senza problemi il GP del Belgio – undicesima tappa del Mondiale F1 2015 – sul circuito di Spa-Francorchamps. Una gara dominata dalla Mercedes, alla settima doppietta stagionale grazie al secondo posto di Nico Rosberg.La Ferrari ha portato a casa solo sei punti (record negativo di quest’anno) grazie a Kimi Räikkönen (7° al traguardo) mentre Sebastian Vettel ha detto addio al podio a due giri dal termine a causa dell’esplosione del pneumatico posteriore destro mentre si trovava in terza posizione. La strategia a una sosta (che ha comportato il dover correre con le stesse gomme per 28 giri) non ha pagato…Mondiale F1 2015 – GP Belgio – La gara in cinque punti1) Pole position, vittoria e in testa per tutto il GP del Belgio: Lewis Hamilton ha dominato la gara ma non ha ottenuto il Grand Chelem perché si è fatto “soffiare” il giro veloce dal compagno Rosberg.2) Nico Rosberg ha compromesso la propria corsa al via sbagliando completamente la partenza: si è riscattato in parte realizzando il giro veloce ma ora i punti che lo separano da Hamilton cominciano ad essere tanti (28).3) Daniil Kvyat ha disputato una gara splendida impreziosita da una serie di attacchi nel finale: grazie al quarto posto il pilota russo si trova nel Mondiale F1 2015 davanti al più esperto coéquipier Daniel Ricciardo (ritiratosi per problemi tecnici). Chi l’avrebbe mai detto a inizio stagione?4) Grazie al terzo posto di Romain Grosjean (partito 9° solo a causa di una penalizzazione e veloce per tutto il weekend) la Lotus – monoposto mai aggiornata nel corso della stagione a causa di problemi finanziari – è tornata sul podio dopo un digiuno di quasi due anni (USA 2013). Il materiale presente ai box di Spa della scuderia britannica è sotto sequestro in seguito ad una battaglia legale con il pilota francese Charles Pic (ex collaudatore che effettuò col team meno sessioni di quelle inizialmente stabilite): presto sapremo se la situazione si risolverà in tempo per Monza.5) Settima doppietta stagionale su undici GP e una supremazia mai messa in discussione per tutto il weekend: dopo il passo falso dell’Ungheria la Mercedes è tornata a dominare e sarà difficile riuscire a sconfiggere le frecce d’argento fra due settimane su una pista “tutto motore” come quella di Monza.Mondiale F1 2015 – I risultati del GP del BelgioProve libere 1
1 Nico Rosberg (Mercedes)  1:51.082
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:51.324
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:51.373
4 Kimi Räikkönen (Ferrari)  1:51.4785 Sebastian Vettel (Ferrari)  1:51.866Prove libere 2
1 Nico Rosberg (Mercedes)  1:49.385
2 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:49.687
3 Daniel Ricciardo (Red Bull) 1:50.136
4 Daniil Kvyat (Red Bull)  1:50.3995 Kimi Räikkönen (Ferrari)  1:50.461Prove libere 3
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:48.984
2 Nico Rosberg (Mercedes)  1:49.482
3 Sebastian Vettel (Ferrari)  1:49.629
4 Kimi Räikkönen (Ferrari)  1:49.8645 Sergio Pérez (Force India)  1:49.866Qualifiche
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:47.197
2 Nico Rosberg (Mercedes)  1:47.655
3 Valtteri Bottas (Williams)  1:48.537
4 Romain Grosjean (Lotus)  1:48.5615 Sergio Pérez (Force India)  1:48.599Gara
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1h23:40.387
2 Nico Rosberg (Mercedes) + 2,1 sec
3 Romain Grosjean (Lotus) + 38,0 sec
4 Daniil Kvyat (Red Bull)  + 45,7 sec5 Sergio Pérez (Force India) + 54,0 secLe classifiche del Mondiale F1 2015 dopo il GP del BelgioClassifica Mondiale Piloti
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 227 punti
2 Nico Rosberg (Mercedes)  199 punti
3 Sebastian Vettel (Ferrari)  160 punti
4 Kimi Räikkönen (Ferrari)  82 punti4 Felipe Massa (Williams)  82 puntiClassifica Mondiale Costruttori
1 Mercedes     426 punti
2 Ferrari     242 punti
3 Williams-Mercedes   161 punti
4 Red Bull-Renault   108 punti5 Lotus-Mercedes   50 punti

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Pneumatici e F1: le gomme più vincenti

Dal 1950 (anno di nascita della F1) ad oggi solo otto marchi di pneumatici hanno conquistato almeno un GP: di seguito troverete la classifica delle gomme più vincenti della storia del Circus e una breve analisi dei loro successi.Pneumatici e F1: le gomme più vincenti1° Goodyear  368 vittorieGli statunitensi della Goodyear, ancora oggi i più vincenti nella storia della F1 nonostante siano usciti dal Circus al termine della stagione 1998, entrano ufficialmente nel Mondiale nel 1964 fornendo gomme alla ATS del driver portoghese Mário de Araújo Cabral (ritirato) ma devono aspettare l’anno seguente (con l’americano Richie Ginther su Honda nel GP del Messico) per il primo successo.Protagonisti della massima categoria del motorsport per 34 anni, lavorano in regime di monopolio solo per sette stagioni (1987, 1988, 1993-1996) e ottengono l’ultimo trionfo al GP d’Italia del 1998 con Michael Schumacher e la Ferrari.2° Bridgestone 175 vittorieL’azienda di pneumatici giapponese Bridgestone sbarca ufficialmente nel Mondiale F1 nel 1976 per equipaggiare – in occasione del GP di casa (quello nel quale il britannico James Hunt si laureerà campione iridato ai danni di Niki Lauda, evento narrato nel film “Rush” del 2013) – la Tyrrell del pilota locale Kazuyoshi Hoshino (ritirato). I nipponici abbandonano il Circus nel 1977 e tornano nel 1997, portando a casa il primo successo l’anno seguente nel GP d’Australia con il finlandese Mika Häkkinen al volante della McLaren.Attivi in Formula 1 nel biennio 1976-1977 e dal 1997 al 2010, lavorano in regime di monopolio per sei stagioni (1999, 2000, 2007-2010) e conquistano l’ultimo trionfo nel GP di Abu Dhabi 2010 con Sebastian Vettel (Red Bull).3° Pirelli  128 vittorieLa Pirelli non è solo l’unica marca di pneumatici italiana ad aver fornito gomme alle F1 ma è anche la più vincente d’Europa. Debutta nel primo GP della storia del Circus – quello di Gran Bretagna del 1950 – e lo vince grazie a Giuseppe Farina e all’Alfa Romeo.Le coperture dell’azienda milanese equipaggiano diverse monoposto dal 1950 al 1958, dal 1981 al 1986 e dal 1989 al 1991: solo dal 2011 (anno nel quale Pirelli diventa fornitore unico del Mondiale) la Casa lombarda lavora in regime di monopolio. L’ultima vittoria – fino a questo momento – è quella ottenuta oggi da Lewis Hamilton in Belgio.4° Michelin  102 vittorieLa Michelin debutta nel mondo degli pneumatici per la F1 al GP di Gran Bretagna del 1977 con coperture destinate alla Renault del francese Jean-Pierre Jabouille (ritirato) mentre la prima vittoria arriva al GP del Brasile del 1978 grazie all’argentino Carlos Reutemann e alla Ferrari.La Casa francese opera nel Circus in due periodi diversi (1977-1984, 2001-2006) senza nessuna stagione di monopolio: l’ultimo trionfo del brand transalpino arriva con lo spagnolo Fernando Alonso e la sua Renault nel GP del Giappone del 2006.5° Dunlop  83 vittorieL’azienda britannica di pneumatici Dunlop è presente nel primo GP della storia del Mondiale F1, quello di Gran Bretagna del 1950 (miglior piazzamento il quarto posto del francese Yves Giraud-Cabantous su Talbot-Lago), ma deve aspettare ben otto anni per la prima vittoria, che arriva a Monte Carlo nel 1958 con la Cooper del transalpino Maurice Trintignant.Attiva dal 1950 al 1970 e nel biennio 1976-1977, lavora in regime di monopolio per tre stagioni (dal 1961 al 1963) e ottiene l’ultimo successo nel GP del Belgio del 1970 con il messicano Pedro Rodríguez al volante della BRM.6° Firestone  49 vittorieGli statunitensi della Firestone entrano nel mondo della F1 nella stagione inaugurale – quella del 1950 – fornendo pneumatici a tutte le monoposto in gara nel GP di casa (quello di Indianapolis): a trionfare è il pilota locale Johnnie Parsons su Kurtis Kraft.La società “yankee” è attiva nel Circus dal 1950 al 1960 e dal 1966 al 1975 senza mai lavorare in regime di monopolio: l’ultimo successo risale al GP d’Italia 1972 con la Lotus del brasiliano Emerson Fittipaldi, che in quella stessa gara si laurea Campione del Mondo.7° Englebert  12 vittorieL’azienda belga Englebert – presente nel GP di Gran Bretagna del 1950 con coperture fornite alla Talbot-Lago del driver Johnny Claes (11° al traguardo) – è l’unica società di pneumatici scomparsa tra quelle che hanno vinto almeno una gara in F1. Il primo successo arriva, sempre in Inghilterra, l’anno seguente con il driver argentino José Froilán González: una vittoria destinata ad entrare nella storia del Circus in quanto è la prima di sempre della Ferrari.Protagonista dei primi anni della classe regina del motorsport (dal 1950 al 1958) senza mai operare in regime di monopolio, trionfa sempre e solo con la Casa di Maranello e ottiene l’ultimo successo al GP di Gran Bretagna del 1958 con Peter Collins pochi giorni prima della scomparsa del driver britannico.8° Continental  10L’avventura dei tedeschi della Continental – una delle più grandi aziende al mondo specializzate nella produzione di pneumatici – in F1 è breve ma intensa. Storici fornitori Mercedes nel biennio 1954-1955, vincono al debutto con l’argentino Juan Manuel Fangio nel GP di Francia.Con la Stella arriveranno 9 successi in due anni su 12 GP disputati e nell’ultima apparizione nel Circus – in occasione del GP d’Argentina del 1958 – è la volta di un’altra vittoria con il britannico Stirling Moss al volante della Cooper.

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Mondiale F1 2015 – GP Belgio: gli orari TV su Sky e Rai

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×Leggi QUI i risultati e le classifiche della garaIl GP del Belgio – undicesima tappa del Mondiale F1 2015 – è uno degli appuntamenti più attesi dagli appassionati del Circus: sul circuito di Spa-Francorchamps, uno dei più amati dai piloti, Sebastian Vettel e la Ferrari – che ieri ha confermato a sorpresa Kimi Räikkönen anche per il 2016 – cercheranno di dare un altro dispiacere alla Mercedes dopo il trionfo in Ungheria.La gara sarà trasmessa in diretta da Sky e in differita dalla Rai (di seguito troverete gli orari TV dell’evento) e sarà quasi sicuramente caratterizzata dalla lotta tra il pilota tedesco del Cavallino, Lewis Hamilton e Nico Rosberg.F1 2015 – GP Belgio: cosa aspettarsiLa pista di Spa-Francorchamps – sede del GP del Belgio – è la più lunga tra quelle presenti nel calendario del Mondiale F1 2015 (7,004 km) e privilegia le monoposto più rapide: presenta lunghi rettilinei e curvoni veloci che mettono a dura prova gli pneumatici e i piloti e spesso il clima gioca brutti scherzi.La Ferrari non ha mai vinto su questo tracciato in questo decennio ma mai come quest’anno sembra poter raggiungere questo obiettivo. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio con gli orari TV su Sky e Rai mentre più avanti sarà la volta del nostro pronostico sulla gara.F1 2015, Spa-Francorchamps, il calendario e gli orari TV su Sky e RaiVenerdì 21 agosto 2015
10:00-11:30 Prove libere 1 (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai Sport 1 alle 14:30)14:00-15:30 Prove libere 2 (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai Sport 1 alle 18:30)Sabato 22 agosto 2015
11:00-12:00 Prove libere 3 (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai Sport 1 alle 15:30)14:00  Qualifiche (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai 2 alle 18:15)Domenica 23 agosto 201514:00  Gara (diretta su Sky Sport F1, differita su Rai 1 alle 21:10)F1 – I numeri del GP del Belgio 2015
LUNGHEZZA CIRCUITO: 7.004 metri
GIRI:     44
RECORD IN PROVA: Jarno Trulli (Toyota TF109) – 1’44”503 – 2009
RECORD IN GARA:  Sebastian Vettel (Red Bull RB5) – 1’47”263 – 2009RECORD DISTANZA: Kimi Räikkönen (Ferrari F2007) – 1h20’39”066 – 2007F1 – Il pronostico del GP del Belgio 20151° Sebastian Vettel (Ferrari)Sebastian Vettel può vantare nel GP del Belgio due vittorie (2011 e 2013) e una pole position.Unico pilota sempre in “top 5” nel Mondiale F1 2015, potrà secondo noi approfittare di un momento di forma eccezionale per beffare ancora una volta le Mercedes.2° Nico Rosberg (Mercedes)Nico Rosberg non ha mai vinto a Spa-Francorchamps e difficilmente ci riuscirà quest’anno: farà però di tutto per stare davanti a Hamilton per riscattare il deludente GP d’Ungheria.Nel 2014 il pilota tedesco portò a casa la pole position ma si dovette accontentare della seconda piazza (unico podio in carriera su questo tracciato).3° Lewis Hamilton (Mercedes)Lewis Hamilton non è un grande fan del Belgio: ha già vinto qui nel 2010, ha portato a casa due pole e altri due podi ma da quando ha trionfato cinque anni fa è riuscito a tagliare il traguardo una sola volta in quattro partecipazioni.Prevediamo per l’attuale leader del campionato una gara complicata come quella dell’Ungheria ma anche un podio quasi certo considerando il suo carattere combattivo e le doti velocistiche della sua monoposto.Da tenere d’occhio: Felipe Massa (Williams)Un trionfo nel lontano 2008 e un altro podio l’anno precedente: è questo il palmarès di Felipe Massa nel GP del Belgio.Il driver brasiliano punta ad agguantare il quarto posto nella classifica generale del Mondiale F1 2015 su un circuito nel quale è sempre stato veloce ma non sempre continuo.La squadra da seguire: MercedesLa Mercedes ha deluso parecchio in Ungheria ma dopo tre settimane di pausa punterà ad occupare nuovamente i due gradini del podio.E se fossero quelli del secondo e del terzo posto considerando che l’ultimo successo a Spa-Francorchamps della scuderia tedesca risale al lontano 1955 con Juan Manuel Fangio?

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Mondiale F1 2015 – GP Ungheria: Vettel vince per la Ferrari e per Bianchi

È stata una vittoria per la Ferrari e per Jules Bianchi quella conquistata da Sebastian Vettel al GP d’Ungheria. Nella gara più emozionante del Mondiale F1 2015 il pilota tedesco ha permesso alla Rossa di portare a casa il secondo successo stagionale: un trionfo importantissimo, in quanto ottenuto contro due Mercedes (6° Lewis Hamilton e 8° Nico Rosberg) al massimo della forma (prive di problemi di affidabilità ed entrambe arrivate alla fine della corsa).La corsa sul circuito dell’Hungaroring a Budapest si è ravvivata al 44° giro quando l’ingresso della safety-car dovuto alla rottura dell’ala anteriore della Force India di Nico Hülkenberg ha riavvicinato le frecce d’argento alle due monoposto del Cavallino che si trovavano in testa. Da quel momento in poi è stato un susseguirsi di emozioni che hanno portato al primo podio in carriera per Daniil Kvyat (e al primo stagionale per la Red Bull), al ritiro (per problemi all’MGU-K) di un Kimi Räikkönen in una forma strepitosa, al quarto posto di Max Verstappen su Toro Rosso e all’incredibile quinto posto di Fernando Alonso con la McLaren.Mondiale F1 2015 – GP Ungheria – La gara in cinque punti1) Nonostante il miglior tempo nelle tre prove libere e in tutte le sessioni di qualifica Lewis Hamilton ha buttato al vento la propria gara chiudendo in sesta posizione e interrompendo la striscia di 16 podi consecutivi. È partito male, ha commesso molti errori nel tentativo di recuperare terreno e si è ritrovato a dover sostituire l’ala anteriore ai box dopo un contatto con Ricciardo. Nonostante questo ha fatto più punti del compagno Rosberg.2) Sebastian Vettel ha guidato, contrariamente a quanto fatto da Hamilton, usando il cervello. Ha iniziato alla grande piazzandosi immediatamente davanti a tutti e gestendo il vantaggio a suon di giri veloci e non si è lasciato intimorire dalla rimonta delle Mercedes. Ha dominato dall’inizio alla fine con una monoposto inferiore alle rivali: solo i più grandi sono capaci di imprese simili.3) Nei circuiti lenti Daniel Ricciardo dimostra di essere uno dei piloti più talentuosi in circolazione: ha ottenuto il secondo giro veloce stagionale (dopo quello di Monte Carlo) e, soprattutto, ha attaccato come un pazzo a suon di staccate e sorpassi conquistando il podio per la prima volta nel Mondiale F1 2015.4) Nico Rosberg ha vanificato ogni possibilità di vincere il GP d’Ungheria quando ha montato pneumatici medi anziché soft perdendo in questo modo la chance di superare Vettel. Nonostante una monoposto superiore, inoltre, ha sofferto più del previsto contro Ricciardo e ha compromesso la propria gara nel finale in seguito ad un contatto con l’australiano.5) Per la prima volta dal GP del Brasile 2013 nessuna delle due Mercedes è salita sul podio: in condizioni normali la monoposto tedesca avrebbe dominato anche sul circuito dell’Hungaroring ma questa domenica i due piloti della Stella hanno deluso parecchio.Mondiale F1 2015 – I risultati del GP d’UngheriaProve libere 1
1 Lewis Hamilton (Mercedes)  1:25.141
2 Nico Rosberg (Mercedes)   1:25.250
3 Kimi Räikkönen (Ferrari)   1:25.812
4 Daniel Ricciardo (Red Bull)  1:26.0535 Daniil Kvyat (Red Bull)   1:26.070Prove libere 2
1 Lewis Hamilton (Mercedes)  1:23.949
2 Daniil Kvyat (Red Bull)   1:24.300
3 Daniel Ricciardo (Red Bull)  1:24.451
4 Nico Rosberg (Mercedes)   1:24.6685 Kimi Räikkönen (Ferrari)   1:25.134Prove libere 3
1 Lewis Hamilton (Mercedes)  1:22.997
2 Nico Rosberg (Mercedes)   1:23.095
3 Sebastian Vettel (Ferrari)   1:23.886
4 Daniil Kvyat (Red Bull)   1:24.2155 Carlos Sainz Jr. (Toro Rosso)  1:24.326Qualifiche
1 Lewis Hamilton (Mercedes)  1:22.020
2 Nico Rosberg (Mercedes)   1:22.595
3 Sebastian Vettel (Ferrari)   1:22.739
4 Daniel Ricciardo (Red Bull)  1:22.7745 Kimi Räikkönen (Ferrari)   1:23.020Gara
1 Sebastian Vettel (Ferrari)   1h46.09.985
2 Daniil Kvyat (Red Bull)   + 15,7 sec  
3 Daniel Ricciardo (Red Bull)  + 25,1 sec
4 Max Verstappen (Toro Rosso)  + 44,3 sec5 Fernando Alonso (McLaren)  + 49,1 secLe classifiche del Mondiale F1 2015 dopo il GP d’UngheriaClassifica Mondiale Piloti
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 202 punti
2 Nico Rosberg (Mercedes)  181 punti
3 Sebastian Vettel (Ferrari)  160 punti
4 Valtteri Bottas (Williams)  77 punti5 Kimi Räikkönen (Ferrari)  76 puntiClassifica Mondiale Costruttori
1 Mercedes     383 punti
2 Ferrari     236 punti
3 Williams-Mercedes   151 punti
4 Red Bull-Renault   96 punti5 Force India-Mercedes  39 punti

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Mondiale F1 2015 – GP Ungheria: gli orari TV su Rai e Sky

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×Leggi QUI i risultati e le classifiche della garaDopo tre settimane di pausa il Mondiale F1 2015 torna con il GP d’Ungheria: sul circuito dell’Hungaroring i piloti del Circus – ancora scossi dalla recente scomparsa di Jules Bianchi – si daranno battaglia per portare a casa la vittoria in una gara che si disputerà molto probabilmente sotto la pioggia.Nella corsa di Budapest – che sarà trasmessa in diretta da Rai e Sky (di seguito troverete gli orari TV dell’evento) – la Mercedes cercherà di ottenere la quarta doppietta consecutiva con Lewis Hamilton e Nico Rosberg e quasi sicuramente ci riuscirà.F1 2015 – GP Ungheria: cosa aspettarsiLa pista dell’Hungaroring – sede del GP d’Ungheria, decima tappa del Mondiale F1 2015 – è situata alla periferia di Budapest ed è una delle più noiose del calendario: curve lente, corti rettilinei che non consentono di raggiungere velocità elevate e poche possibilità di sorpassare. La pioggia prevista per domenica potrebbe rendere più avvincente la corsa.Fare bene in qualifica è importante (tutti i trionfatori dal 2007 ad oggi sono sempre scattati dalla prima o dalla seconda fila) ma vincere qui porta sfortuna: nelle ultime dieci edizioni, infatti, il pilota salito sul gradino più alto del podio non ha conquistato il titolo iridato. Di seguito troverete il calendario del Gran Premio con gli orari TV su Rai e Sky mentre più avanti sarà la volta del nostro pronostico sulla gara.F1 2015, Hungaroring, il calendario e gli orari TV su Rai e SkyVenerdì 24 luglio 2015
10:00-11:30 Prove libere 1 (diretta su Rai Sport 1 e Sky Sport F1)14:00-15:30 Prove libere 2 (diretta su Rai Sport 1 e Sky Sport F1)Sabato 25 luglio 2015
11:00-12:00 Prove libere 3 (diretta su Rai Sport 1 e Sky Sport F1)14:00  Qualifiche (diretta su Rai 2 e Sky Sport F1)Domenica 26 luglio 201514:00  Gara (diretta su Rai 1 e Sky Sport F1)F1 – I numeri del GP d’Ungheria 2015
LUNGHEZZA CIRCUITO: 4.381 metri
RECORD IN PROVA: Rubens Barrichello (Ferrari F2004) – 1’18”436 – 2004
RECORD IN GARA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1’19”071 – 2004RECORD DISTANZA: Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1h35’26”131 – 2004F1 – Il pronostico del GP d’Ungheria 20151° Lewis Hamilton (Mercedes)Lewis Hamilton è il favorito assoluto del GP d’Ungheria e non è scaramantico: farà di tutto per salire sul gradino più alto del podio infischiandosene della statistica “vittoria a Budapest uguale sconfitta nel Mondiale F1”.Guida una Mercedes imbattibile e in otto gare disputate nel Paese esteuropeo può vantare un palmarès impressionante: quattro vittorie, quattro pole position e un terzo posto.2° Nico Rosberg (Mercedes)Nico Rosberg non ama molto l’Ungheria: qui ha ottenuto una pole position lo scorso anno ma non è mai salito sul podio (due quarti posti i migliori risultati).Il pilota tedesco dovrà lottare come un leone per terminare in “top 3”  – e per conservare qualche possibilità di conquistare il titolo iridato – su una pista che non esalta le sue caratteristiche (specialmente se bagnata).3° Sebastian Vettel (Ferrari)In Ungheria Sebastian Vettel è sempre stato molto continuo: due pole position, tre podi (ma mai una vittoria) e sempre tra i primi tre in qualifica (escludendo i primi due anni con la Toro Rosso).Il pilota tedesco della Ferrari non ha molto da chiedere al Mondiale F1 2015: è saldamente in testa alla classifica dei piloti “non Mercedes” ma non è abbastanza veloce per poter sorpassare le frecce d’argento.Da tenere d’occhio: Felipe Massa (Williams)Nel GP d’Ungheria Felipe Massa (che qui ha ottenuto come miglior risultato un quarto posto nel 2010) può tentare il colpaccio: superare nella classifica iridata il compagno Bottas.Il driver brasiliano è in un eccellente stato di forma e ha tutte le carte in regola per ottenere il terzo piazzamento consecutivo in “top five” per dimostrare al mondo di essere ancora competitivo. Ce la farà? Secondo noi sì.La squadra da seguire: MercedesSul circuito dell’Hungaroring la Mercedes cercherà di ottenere la quarta doppietta consecutiva e la settima stagionale e niente sembra poter fermare le imbattibili monoposto tedesche.La scuderia teutonica non è mai stata così forte e può dimostrarlo su una pista apparentemente più adatta alle caratteristiche della Ferrari.

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Jules Bianchi: ritirato il numero 17

Il numero 17 di Jules Bianchi è stato ritirato dalla FIA (Federazione Internazionale dell’Automobile): nessun pilota di F1 potrà più correre con queste due cifre in quest’ordine. Una scelta in onore del pilota francese, scomparso lo scorso 17 luglio 2015 dopo aver trascorso nove mesi in coma in seguito ad un incidente avvenuto durante il GP del Giappone 2014 al volante della sua Marussia.Il pilota che ha corso più GP con il numero 17 è stato un altro driver transalpino: Jean-Pierre Jarier, 45 gare disputate dal 1974 al 1976 con la Shadow, un terzo posto a Monte Carlo nel 1974 e due pole position l’anno seguente.Nella storia della F1 cinque piloti hanno vinto con il numero 17: il primo fu l’inglese Graham Hill nel GP d’Olanda del 1962 (anno in cui arrivò anche il Mondiale) con la BRM, seguito da un altro iridato britannico – Jim Clark in Belgio – con la Lotus nel 1965. Gli altri tre successi sono stati ottenuti dal francese Jean-Pierre Beltoise a Monte Carlo nel 1972 con la BRM, dall’australiano Alan Jones nel GP d’Austria 1977 e dal britannico Johnny Herbert con la Stewart nel GP d’Europa 1999.

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F1: è morto Jules Bianchi

Jules Bianchi è morto questa notte (più precisamente nella tarda serata di venerdì 17 luglio 2015) a Nizza. Il pilota di F1 francese della Marussia, in coma dal 5 ottobre 2014 in seguito ad un incidente durante il GP del Giappone a Suzuka, è la prima vittima del Circus del terzo millennio: era dalla scomparsa di Ayrton Senna a Imola nel 1994 che non si verificavano simili tragedie in un Gran Premio.Jules Bianchi, nato il 3 agosto 1989 a Nizza (Francia), era considerato uno dei più forti piloti della sua generazione: campione francese di Formula Renault 2.0 nel 2007, ha iniziato a farsi conoscere in F3 portando a casa i Masters nel 2008 davanti al tedesco Nico Hülkenberg e il titolo europeo l’anno seguente davanti al finlandese Valtteri Bottas.Ha corso in F1 con la Marussia per due stagioni (2013 e 2014) risultando costantemente più veloce del compagno di scuderia – il britannico Max Chilton – e riuscendo addirittura a portare i primi e unici punti al team russo grazie ad un incredibile 9° posto conquistato nel GP di Monte Carlo 2014.

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