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Skoda: record di vendite a maggio 2017 per la Casa ceca


Il marchio ceco Skoda vola a maggio. Merito soprattutto dei nuovi prodotti lanciati recentemente sul mercato.
Spingono soprattutto le nuove sport utility
Secondo risultati dichiarati dal brand del Gruppo Volkswagen da marzo 2017, sarebbero già 17.100 le unità vendute a livello globale della nuova Skoda Kodiaq. Di queste 7.500 solo nello scorso mese di maggio. Senza contare che la gamma dei delle Sport Utility della firma boema accoglierà a breve la nuova Karoq, presentata da poche settimane e attesa sul mercato italiano all’inizio del 2018.
I risultati pe regione
In Europa Occidentale Skoda ha superato i risultati ottenuti lo scorso anno a maggio del 4,1% (2017: 42.800 consegne VS 2016: 41.100).
Buone le performance anche in Germania (15.500 auto), Francia (2.300 auto, +13,5%), UK (7.000 auto, +5,9%) e Austria (2.200, +5,9%).
In Italia Skoda ha segnato a maggio un altro risultato positivo, consegnando 2.600 auto con una crescita del 27,5%.
Crescono i numeri anche in Europa Centrale dove Skoda ha incrementato le consegne del 14,5% fino a 19.000 unità (maggio 2016: 16.600 unità). In Europa Orientale la crescita ha raggiunto il 9,9% (3.600 auto) con un +5,9% (5.000 unità) solo nel mercato russo.
Un calo è stato registrato solo in Cina, mercato numero uno per Skoda, dove le consegne sono state 22.700 (maggio 2016: 24.200). Infine, in India Skoda ha segnato una crescita del 34,1%, consegnando 1.300 automobili a maggio.
Skoda Karoq
La nuova SUV compatta della Casa boema pronta al debutto a metà maggio
Skoda Kodiaq
Svelata la nuova SUV a sette posti boema.
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Honda Civic Type R: in arrivo più versioni?


















Fino a poco tempo fa la ricetta della Honda Civic Type-R è stata quella di una combinazione tra trazione anteriore, cambio manuale e motore a quattro cilindri.
Ma la necessità di creare una compatta sportiva sempre più competitiva, potente e veloce, potrebbe portare la Casa giapponese ad aggiungere agli ingredienti anche la trazione integrale e il cambio automatico? Nulla va escluso.
Bisogna infatti tenersi pronti all’eventualità di una Civic Type-R più umana, una con la trazione alle 4 ruote e una ancora più radicale di quella a venire. Che sta succedendo, quindi, con la gamma Civic Type-R?
Sembra che Honda si stia preparando ad aprire la sua compatta sportiva ad una clientela più ampia, almeno secondo quanto riportato ai microfoni di Automotive News da Hideki Matsumoto, responsabile dello viluppo della Honda Civic.
Secondo quanto dichiarato il marchio giapponese starebbe infatti pensando alla possibilità di produrre diverse versioni della Type-R in grado di coprire le esigenze di una clientela più grande e, quindi, di vendere di più.
Tra queste sarebbe papabile anche una variante con trazione integrale che la metterebbe in diretta concorrenza con la Ford Focus RS e la Volkswagen Golf R. L’arrivo dell’alternativa con cambio automatico, poi, la aprirebbe ad un mercato più vasto soprattutto in alcune regioni, come ad esempio gli Stati Uniti.
Honda Civic Type-R al Salone di Ginevra 2017
320 CV e tanta aggressività per la versione più sportiva della compatta giapponese
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Superbike 2017, Misano: gli orari tv


La Superbike 2017 sbarca a Misano per il settimo appuntamento della stagione. Gli occhi saranno puntati sulle due Ducati di Melandri e Davies, da cui ci si aspettano grandi cose nel gran premio di casa, ma chiaramente il favorito resta il leader indiscusso di queso campionato, Jonathan Rea.
Il pilota inglese ama molto il circuito di Misano e non farà probabilmente sconti a nessuno, nemmeno al suo compagno di squadra che ha ritrovato un po’ di fiducia dopo una vittoria a Donington.
Come di consueto la Superbike 2017 sarà trasmessa in tv dalle reti Mediaset. La telecronaca sarà affidata a Giulio Rangheri e Max Temporali, con la squadra che si completerà con Alberto Porta, Anna Capella e, la new entry, Irene Saderini. Di seguito gli orari TV per seguire l’evento.
Superbike 2017, Misano: gli orari TV
Sabato 17 giugno
10:30 SBK Superpole 1 diretta Italia2
10:55 SBK Superpole 2 diretta Italia2
13:00 SBK gara 1 (diretta Italia1/Italia2)
Domenica 18 giugno
09:30 SBK warm up diretta Italia2
13:00 SBK gara 2 diretta Italia1/Italia 2
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Giuseppe Morandi, fedele all’OM


Giuseppe Morandi è noto soprattutto per aver vinto – in coppia con Ferdinando Minoia – la prima edizione della Mille Miglia. Non tutti sanno, però, che questo pilota lombardo è stato uno dei più talentuosi della sua epoca e la sua fedeltà alla Casa automobilistica bresciana OM (52 anni di onorato servizio) lo ha portato a rifiutare numerose offerte di altri team (tra cui una certa Scuderia Ferrari, che all’epoca gestiva le Alfa Romeo da gara). Scopriamo insieme la storia di quest’uomo.
Giuseppe Morandi: la storia
Giuseppe Morandi nasce il 10 febbraio 1894 a Castiglione delle Stiviere (Mantova) e a soli 14 anni inizia a lavorare come apprendista presso la Casa automobilistica bresciana OM.
Negli anni ’20 inizia a correre con le vetturette e porta a casa il primo successo importante nel 1924 al Mugello.
La prima Mille Miglia
Giuseppe Morandi vince nel 1927 la prima edizione della Mille Miglia in coppia con Ferdinando Minoia al volante di una OM 665 Sport. I due a Bologna hanno quattro minuti di ritardo nei confronti dell’Alfa Romeo di Gastone Brilli-Peri ma conquistano la testa della corsa a Perugia approfittando di un guasto alla vettura del Biscione (troppo sollecitata dal conte toscano).
Nello stesso anno Morandi conquista il secondo posto nel GP d’Italia.
Gli altri successi
Nel 1929 Giuseppe Morandi arriva secondo alla Mille Miglia in coppia con Archimede Rosa e ottiene parecchie vittorie in solitaria in altre corse minori (Avellino, Messina, Coppa della Sila e Circuito Tre Province).
L’anno seguente si aggiudica con Rosa il Giro di Sicilia: un successo ripetuto nel 1931 (anno del terzo posto alla Mille Miglia). La carriera di Morandi termina ufficialmente nel 1932 con il ritiro della OM dalle competizioni ma nel 1947 il pilota lombardo ha modo di ripresentarsi al via della gara bresciana con una Fiat 1100 insieme ad Aldo Bassi (53° assoluto).
La pensione e la morte
Nel 1960, dopo 52 anni di servizio, Giuseppe Morandi lascia la OM e scompare a Brescia il 31 ottobre 1977.
Lancia D24: bella e vincente
Storia della vettura da corsa torinese, regina della Carrera Panamericana e della Mille Miglia negli anni Cinquanta
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Patente A: cosa si può guidare






Credits: 17YM CRF1000L Africa Twin


Credits: Honda NC750X Travel Edition


La patente A – licenza di guida tendenzialmente associata alle motociclette – permette in realtà di guidare anche altri mezzi.
La patente A è conseguibile solo da chi ha almeno 24 anni (20 anni per chi è titolare di patente A2 da almeno due anni): per l’esame pratico – l’unico da sostenere per chi ha già la patente B – ci vuole una moto con una cilindrata di almeno 600 cc e una potenza di almeno 40 kW.
Patente A: i veicoli ammessi
Motocicli
Con la patente A è possibile guidare tutti i motocicli.
Tricicli
La patente A consente di condurre i tricicli, anche quelli con potenza superiore a 15 kW, a tutti quelli che hanno compiuto almeno 21 anni.
Macchine agricole
Le macchine agricole che non superano i limiti di sagoma dei motoveicoli possono essere guidati dai possessori di patente A.
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Citroen C1 Pacific Edition


Citroen C1 è la city car del marchio francese proposta con carrozzeria a cinque o a tre porte nell’originale versione Airscape con tetto in tela ad apertura elettrica. Ma se non vi basta e cercate una versione ancora più esclusiva Citroen propone la nuova C1 Pacific Edition, una serie speciale, con carrozzeria cinque porte e motore VTi 68, pensata soprattutto per il target giovane dei suoi clienti, in linea con la promessa del Brand “Be different, Feel good”.
Citroen C1 Pacific Edition
La Pacific Edition evoca colori ed emozioni dell’imminente estate e favorisce la voglia di evasione. Si distingue esternamente per il “fresco” colore pastello della carrozzeria Pacific Green, per i copricerchi da 15” Comet Black con coprimozzo bianco, per le conchiglie bianche dei retrovisori esterni e per gli sticker identificativi sui montanti posteriori.
All’interno, rivestimenti in tessuto Zebra Blu Lagoon, plancia e base del cambio Nero Brillante, profili del sistema multimediale e degli aeratori Bianco Porcelaine, tappetini personalizzati. Ed ancora di serie, presa USB, radio MP3 con quattro altoparlanti, Bluetooth e comandi di regolazione al volante, climatizzatore manuale, chiusura centralizzata con telecomando, alzacristalli anteriori elettrici. Citroen C1 Pacific Edition viene proposta al prezzo di 12.500 euro.












































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Nissan Qashqai 2017: cambia ma non troppo










































Tutti i veri pionieri, con le loro imprese, diventano immortali nella memoria collettiva. A 10 anni dal suo arrivo sul mercato Nissan Qashqai gode ancora della fama di SUV compatta per eccellenza. Perché proprio lei, da brava pioniera, fu la prima a lanciare l’idea di auto rivoluzionaria, capace di mettere insieme una berlina con un fuoristrada, con tutti i vantaggi dello spazio di una monovolume e di una station wagon. Insomma l’auto, potenzialmente, per tutte le necessità, o quasi.
D’altra parte la storia di successo della Nissan Qashqai è nei suoi numeri: 2,3 milioni di vetture vendute in Europa, con una quota di mercato del 10,45% nel segmento C-SUV; 750.000 unità prodotte della seconda generazione; oltre 256.000 unità vendute in Italia in 10 anni, di cui 31.000 solo lo scorso anno. E non è stato solo un colpo di fortuna, men che meno il fatto di non avere avuto, almeno all’inizio, concorrenti. Nissan ha dimostrato di saper fare delle le Sport Utility come si deve e infatti la X-Trail, sorella maggiore della Qashqai, nel 2016 è stata la SUV più venduta al mondo. E poi la crescita della compatta alta di Yokohama continua senza sosta. Ora, però, deve vedersela con oltre 20 concorrenti e il “suo” segmento è diventato quello di riferimento a livello mondiale. E come pensa ora di mantenere la leadership su questo campo di battaglia così spietato? Con questo restyling 2017.
Fuori
La nuova Nissan Qashqai 2017 è fondamentalmente la stessa Qashqai di prima. Però migliorata. E ogni singolo intervento, assicurano in Nissan, è stato apportato in risposta alle richieste dei clienti.
Esteticamente il look è stato ritoccato per darle un aspetto più premium e più sportivo. La parte più coinvolta dal restyling è quella frontale, tutta rivista con il paraurti in tinta con plastiche nere ridotte al minimo, la griglia V-Motion più in evidenza, i nuovi fari con firma LED, le frecce integrate e i fari fendinebbia rifatti. Dietro arrivano i fari LED 3D, le ruote sfoggiano nuovi cerchi dal design rinnovato (da 17, 18 o 19 pollici) e sul tetto compare l’antenna aerodinamica a pinna di squalo. E per completare il quadro estetico arrivano a listino due nuove colorazioni per la carrozzeria: Vivid Blue e Chestnut Bronze.
Dentro
Anche a bordo la nuova Nissan Qashqai 2017 rimane molto fedele alla versione precedente. Alcuni dettagli però sono stati migliorati con lo scopo di rendere l’esperienza di guida più confortevole. Prima novità che salta subito all’occhio è il nuovo volante D-Shape, ripreso dalla Micra di ultima generazione, dal diametro più ampio, con le razze più sottili e con la parte inferiore schiacciata per agevolare l’ingresso nell’abitacolo (lascia più spazio alle ginocchia). Altre novità sono i sedili “monoform” in dotazione a partire dall’allestimento N-Connecta e le nuove rifiniture cromate che elevano la qualità percepita a bordo.
Nuovo allestimento top di gamma Tekna+
Visto che con questo restyling Nissan punta ad alzare il livello della Qashqai, arriva anche un nuovo allestimento top di gamma denominato Tekna+. A caratterizzare esteticamente questa versione ci sono le calotte degli specchietti satinate e le rifiniture laterali e posteriori cromate. Dentro fa sfoggio dei nuovi sedili in nappa dotati di supporto lombare e 2 posizioni di memoria per il guidatore. Nuovo, per questo allestimento top di gamma, anche l’impianto stereo Bose con 8 altoparlanti dal sound pulito e nitido per un esperienza musicale di alto livello.
Le motorizzazioni disponibili
Le opzioni meccaniche riservate alla nuova Nissan Qashqai non cambiano. Sul fronte Diesel si potrà sempre scegliere tra il 1.5 dCi da 110 CV e il 1.6 dCi da 130 CV. Il primo è disponibile unicamente con la trazione anteriore e il cambio manuale a sei marce mentre il secondo offre anche l’opzione del cambio automatico CVT e della trazione integrale (solo con il manuale). Sul fronte benzina la scelta può invece ricadere sul 1.2 DIG-T da 115 CV, con trasmissione manuale o automatica o sul 1.6 DIG-T disponibile solo col cambio manuale.
Feeling di Guida
Alla guida la Nissan Qashqai 2017 si riconferma un’auto impostata prima di tutto sull’aspetto comfort. Perfetta per i lunghi viaggi in autostrada, ma rimane equilibrata e trasmette sicurezza anche nei misti tra le curve. Lo sterzo è stato migliorato con l’adozione di un albero più spesso, il che la rende più maneggevole e restituisce un buon feeling di sicurezza in curva. Inoltre la tecnologia Active Return Control e il sistema di ammonizzazione dinamica fanno si che il volante torni al centro in modo più naturale, garantendo in questo modo anche più precisione. Si nota anche la revisione fatta agli ammortizzatori ora più morbidi e in grado di assorbire meglio le ondulazioni del terreno quando si è in off-road. Tra l’altro in marcia si nota anche una migliorata insonorizzazione dell’abitacolo ottenuta grazie all’aggiunta di nuovi materiali fonoassorbenti all’interno delle porte anteriori e dietro i passaruota posteriori, di nuove guarnizioni supplementari e dei cristalli posteriori dallo spessore aumentato.
Rimandato l’arrivo del ProPilot
Quella che doveva essere una delle principali innovazioni della nuova Nissan Qashqai arriverà solo più avanti, per la precisione entro al primavera del 2018. Un ritardo dovuto più che altro a questioni pratiche dettate dalla produzione in fabbrica. Ad ogni modo il sistema ProPilot renderà la Qashqai più sicura grazie a tre tecnologie: il Lane Keep Assist (che mantiene l’auto in corsia sterzando automaticamente), Intelligent Cruise Control (che mantiene la distanza di sicurezza con il veicolo che la precede) e il Traffic Jam Pilot (che gestisce la frenata e la ripartenza nel traffico). Va precisato che, per questioni tecniche, l’ultimo dei tre sistemi sarà disponibile solo con le versioni dotate di cambio automatico CVT.
Nuova Nissan Qashqai 2017: le novità estetiche
A confronto la versione del 2014 e il restyling appena presentato al Salone di Ginevra 2017
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Aprilia Dorsoduro 900, il test
































Dopo il debutto a Eicma 2016, arriva sul mercato la nuova Aprilia Dorsoduro 900, versione aggiornata della fun bike che ha sempre fatto del divertimento e del piacere di guida le sue armi principali. Lascia pressoché invariato il suo look, che conserva un ottimo appeal nonostante l’età, e adotta oggi una base tecnica (condivisa in gran parte con la sorella Shiver) ancora più evoluta e performante. Tra le novità principali spiccano il motore Euro 4, cresciuto in cilindrata e potenza, la nuova forcella, il nuovo ride by wire e il Traction Control. È già disponibile nelle concessionarie con prezzi a partire da 9.740 euro (750 euro in più rispetto al modello uscente). L’ho provata per voi sulle strade di Madonna di Campiglio alla ricerca di pregi e difetti.
Aprilia Dorsoduro 900, com’è fatta
Come anticipato, la nuova Aprilia Dorsoduro 900 non cambia dal punto di vista estetico, se non per le nuove grafiche. Adotta inoltre una nuova strumentazione TFT a colori e nuovi cerchi a tre razze sdoppiate più leggeri di oltre 2 kg, Il telaio è quello di sempre, a traliccio stretto in tubi d’acciaio, abbinato a piastre in alluminio laterali. Il mono posteriore, regolabile in estensione e precarico con escursione da 160 mm, si fa notare nella sua posizione laterale e dialoga con il forcellone in alluminio. Davanti debutta la nuova forcella Kayaba upside-down con steli da 41 mm più leggera di 450 grammi, regolabile nell’idraulica e nel precarico con un escursione di 160 mm; prima c’era una Showa da 43mm. Il motore è un’evoluzione del bicilindrico a V di 90° da 750 cc: è cresciuto fino a 900 cc ed è omologato ora Euro 4.
Disponibile anche nella versione depotenziata a 35 kW per neopatentati, è capace ora di garantire una potenza di 95,2 CV – pari a 70 kW, limite massimo per poter ottenere la versione depotenziata – a 8.750 giri/min e una coppia di 90 Nm a 6.500 giri/min (contro i 92 CV e 82 Nm del vecchio 750 cc): tale risultato è frutto non solo della crescita della corsa di 11 mm, ma anche di un lavoro di fino effettuato per migliorare tutte le componenti interne al propulsore. L’elettronica guadagna una nuova centralina Marelli 7SM che gestisce il nuovo acceleratore ride by wire più leggero di 550 gr (con tre modalità di guida: Touring, Sport e Rain), il nuovo controllo di trazione regolabile ed escludibile e l’ABS. Infine, l’impianto frenante prevede pinze ad attacco radiale a 4 pistoncini su una coppia di dischi flottanti in acciaio da 320 mm e una pinza a singolo pistoncino su un disco posteriore da 240 mm.
Aprilia Dorsoduro 900, come va
Non era facile migliorare un prodotto già estremamente performante, per questo Aprilia ha agito su piccoli dettagli senza grossi stravolgimenti. La posizione di guida resta quella di sempre: busto eretto, manubrio largo e sella alta e stretta. Per poggiare con sicurezza i piedi a terra bisogna però essere abbastanza alti: quelli che non superano il metro e settantacinque potrebbero avere qualche problema, soprattutto nelle manovre da fermo e al semaforo. Il motore è cresciuto leggermente nella potenza ma è diventato più lineare, quasi più docile. La spinta è vigorosa (ma non spaventa) sin dai bassi regimi e si esaurisce poco prima dei 9.000 giri. C’è maggiore elasticità che in passato: riprendere in sesta da velocità basse è decisamente meno problematico. Quando si spinge si è portati ad usare spesso il cambio, migliorato ma comunque più duro rispetto a quello della Shiver (a causa del leveraggio).
La leva della frizione è molto più morbida e consente una guida rilassata e meno stancante. La sella, invece, è ancora un po’ duretta – non si chiama Dorsoduro a caso, ecco – e alla lunga stanca: in optional c’è quella in gel che garantisce un comfort maggiore. Ma d’altronde la Dorsoduro non è una moto pensata per i viaggi, nonostante tra gli accessori ci siano borse morbide pratiche ed efficienti. Nasce, infatti, come fonte di pura adrenalina (nelle mani dei più esperti) in curve e tornanti, garantendo allo stesso tempo agilità e maneggevolezza nella giungla cittadina. La ciclistica resta uno dei suoi punti di forza, la nuova forcella da 41 non fa rimpiangere quella da 43 mm, anzi: è più leggera ma ugualmente performante. In curva la Dorsoduro è stabile ed estremamente precisa. La butti giù in un attimo, piega tanto ed è rapidissima nei cambi di direzione. Altro punto di forza è senza dubbio la frenata, sempre efficace e decisa: non è necessario strizzare la leva del freno anteriore, essa “morde” subito, come è giusto che sia su una moto che fa della sportività il suo biglietto da visita.
Pregi
Motore
Ciclistica
Freni
Difetti
Sella e cambio duri
Abbigliamento
Scorpion ADX-1 Anima
Alpinestars T-Jaws WP jacket
Alpinestars Cooper Out denim pants
Alpinestars GP Plus R Gloves
Alpinestars SMX-6 boots
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Vernasca Silver Flag 2017: Abarth, Alfa Romeo, Fiat e Lancia protagoniste








Credits: AR_126


Credits: AR_125




FCA Heritage – l’ente che si occupa della promozione del patrimonio storico del colosso torinese – sarà presente alla Vernasca Silver Flag 2017 (22° edizione della rievocazione storica della cronoscalata Castell’Arquato-Vernasca) con uno stand nel quale saranno esposte quattro auto da corsa d’epoca: l’Abarth SE010 2000 Sport, l’Alfa Romeo 33.2 Daytona, la Fiat 525 SS e la Lancia D25.
FCA sarà protagonista della Vernasca Silver Flag 2017 – evento riservato ad auto da corsa costruite dai primi del secolo fino al 1972 – anche con due vetture moderne che faranno da apripista: la Abarth 124 e l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio.
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MotoGP 2017, le Paddock Girls di Barcellona






































A distanza di pochi giorni dal Gran Premio di Catalunya, settimo appuntamento della MotoGP 2017 che ha visto Andrea Dovizioso vincere davanti a Marc Marquez e Daniel Pedrosa, vi mostriamo le immagini delle sexy ragazze del paddock, in attesa del nuovo round del Motomondiale in programma tra due weekend in Olanda.
Come vi sembrano, qual è la vostra preferita? Diteci la vostra.
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