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Lambo Rambo: l’antenata della futura Urus






















Mancano meno di due mesi al 4 dicembre, data in cui Lamborghini lancerà a Sant’Agata Bolognese la nuova Urus. Questa new entry di fatto non sarà la prima SUV del marchio del Toro. Chi ricorda la LM002 di ormai ben 25 anni fa? Sotto il cofano montava lo stesso V12 della mitica Countach Quattrovalvole da 5.167 cc e 450 CV erogati a 6.800 giri. A dirla tutta la LM002 ebbe un0’antecedente, la LM001 che per rimase ferma alla fase di prototipo per problemi causati dalla posizione posteriore del motore . La LM002, denominata più colloquialmente Lambo Rambo, era pensata per il deserto e infatti montava un radiatore sovradimensionato, un potente sistema di aria condizionata e pneumatici specifici, firmati Pirelli, per sopportare le alte temperature. La Lambo LM002 era un fuoristrada a vecchia maniera, fabbricata in alluminio e fibra di carbonio, con trazione alle quattro ruote e tre blocchi dei differenziali. Spartana e rude fuori e lussuosa dentro, con interni classici in pelle e legno. Sarà la nuova Urus all’altezza?
Lamborghini Estoque
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MV Agusta F4 RC 2018




















Credits: MV Agusta


Credits: MV Agusta


Credits: MV Agusta
MV Agusta presenta per il 2018 una nuova edizione limitata della supersportiva F4 RC derivata strettamente dalla superbike utilizzata da Leon Camier nel mondiale delle derivate di serie. Ha infatti le stesse colorazioni della moto del team ufficiale, con il numero 37 che campeggia sulla tabella per celebrare i titoli mondiali costruttori conquistati nella storia dal marchio varesino. Sarà esposta presso lo stand MV Agusta a Eicma 2017.
Motore ed elettronica
La nuova MV Agusta F4 RC 2018 è dotata del motore quattro cilindri in linea Corsa Corta (alesaggio 79 mm – corsa 50,9 mm) con catena di distribuzione centrale e valvole radiali. In questa versione raggiunge la potenza massima di 205 cv (151 kW), che crescono ancora grazie al kit dedicato, che permette di ottenere ulteriori 7 cv, fino a 212 cv (158 kW). Prevede una piattaforma elettronica che consente di personalizzare i parametri di intervento relativi a sensibilità del comando gas, coppia massima, freno motore, risposta del motore e limitatore di giri permette di ottenere il massimo dalla moto, in tutte le condizioni d’uso. La piattaforma inerziale della F4 RC dispone di un sensore d’assetto e di tre giroscopi, oltre ad altrettanti accelerometri: un pacchetto ideato per garantire l’assoluta efficacia dinamica, grazie anche al cambio elettronico EAS 2.0 (Electronically Assisted Shift) di serie.
Ciclistica
La ciclistica prevede telaio a traliccio in tubi di acciaio CrMo con saldature TIG, chiuso nella parte centrale da leggere piastre in lega di alluminio, che fanno da punto di ancoraggio del monobraccio, offrendo anche la possibilità di variare l’altezza del pivot del forcellone posteriore. Davanti c’è la forcella Ohlins USD tipo NIX 30 con trattamento superficiale TiN che permette di regolare la risposta idraulica separatamente in compressione (stelo sinistro) e in estensione (stelo destro), oltre naturalmente a variare il pre- carico della molla.
Dietro troviamo invece l’ammortizzatore Ohlins TTX 36 con serbatoio piggyback è anch’esso completamente regolabile tramite registri meccanici. Regolabile l’ammortizzatore di sterzo. L’impianto franante Brembo si avvale di due dischi da 320 mm di diametro con pinze monoblocco GP a 4 pistoncini da 30 mm di diametro e di un disco in acciaio da 210 mm al posteriore con pinza a 4 pistoncini. L’ABS Bosch 9 Plus Race Mode nella sua più recente evoluzione offre il sistema RLM (Rear Wheel Lift-Up Mitigation), che scongiura il sollevamento della ruota posteriore in staccata.
Kit esclusivo
In abbinamento alle 250 F4 RC, MV Agusta ha preparato un prezioso kit, racchiuso in una elegante scatola in legno che comprende decine di componenti, come il terminale di scarico in titanio con terminale singolo SC-Project, il tappo del serbatoio a sgancio rapido, le paratie paracalore in fibra di carbonio, il copri codino monoposto F4 RC e il telo coprimoto personalizzato.
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Skoda Karoq, la SUV erede della Yeti
























COMFORT
| Comoda e ben insonorizzata. La seduta alta aiuta a vedere bene la strada e l’assetto è morbido ma non rende l’auto imprecisa. |
PIACERE DI GUIDA
| La Karoq è agile e maschera bene la sua massa. Gli ammortizzatori adattivi lavorano bene su ogni fondo mantenendo l’auto sicura ma allo stesso tempo precisa nella guida. |
PREZZO
| Molto competitivo. Si parte da 23.850 euro per la versione 1.0 TSI da 115 CV Ambition. |

Alla domanda SUV medio, Skoda risponde Karoq. Dopo la più grande Skoda Kodiaq (scusate la quantità di “K” e di “Q”), è tempo per la Casa ceca di attaccare la fetta di mercato più importante e più affollata. Prima questo compito spettava alla Yeti, ma qui si tratta di un’auto concettualmente diversa, più SUV e più disposta ad incontrare i gusti di tutti. Basata sullo stesso pianale della Seat Ateca e della Volkswagen Tiguan, la Skoda Karoq si posiziona tra le due cugine in quanto a dimensioni. È lunga 4,38 metri, contro i 4,49 della tedesca e i 4,36 della spagnola; ma è quella con il bagagliaio più grande: 521 litri, 1 in più della Tiguan e 11 in più della Ateca.
Dentro troviamo la nuova strumentazione digitale con schermo TFT completamente configurabile da 10,25 pollici (novità assoluta per Skoda), e tante soluzioni pratiche “Simply Clever” (come i mini cestini della pattumiera, la torcia o gli appendini nel bagagliaio, oppure gli ombrelli sotto il sedile). La Skoda Karoq è disponibile sia a trazione anteriore che a trazione integrale (con differenziale posteriore bloccabile) e modalità off-road. Cambio manuale a sei rapporti oppure DSG a 7. Ci sono poi tutti i migliori sistemi di sicurezza disponibili in Casa Volkswagen, come il cruise control adattivo (ACC) con tecnologia radar, il Front Assist con frenata di emergenza (in grado di rilevare anche i pedoni), il Blind Spot Detect e il Rear Traffic Alert, e ancora il Lane Assist che mantiene la vettura in corsia e il Traffic Jam Assist che vi assiste quando siete in coda.
La Skoda Karoq è disponibile negli allestimenti Ambition, Executive e Style. La versione Ambition ha una dotazione già abbastanza completae che include la frenata automatica d’emergenza, i sensori di parcheggio, i cerchi da 17″, la radio con display touch da 8 pollici (con i sistemi di connettività quali Apple CarPlay e Android Auto) e il climatizzatore automatico bizona.
Ma com’è dal vivo la nuova Skoda Karoq? Noi abbiamo provato la versione 2.0 TDI da 150 CV con trazione integrale e cambio DSG.


DENTRO E FUORI
Le linee della Skoda Karoq sono circa le stesse della Kodiaq: dure, dritte, che le conferiscono un’aria robusta. Sono i volumi e le proporzioni a renderla diversa; a dire il vero sembra più compatta di quello che è. Il design degli interni invece è più semplice ma la qualità percepita (altissima) è la stessa. È davvero impossibile non notare lo zampino di Volkswagen: lo schermo ricorda quello della nuova Polo e i comandi del clima sono gli stessi che troviamo sulla maggior parte delle auto del Gruppo, ma non è una critica, anzi, è una buona notizia.
Ha una seduta molto alta, la Karoq, e anche regolando bene la seduta il volante rimante molto orizzontale, come sui furgoncini. Non è una posizione scomoda, è solo inusuale. Comodi invece i sedili e ottima la visibilità. Mettendo mano al portafogli gli interni si posso arricchire di sedili riscaldabili, clima automatico, strumentazione digitale (prima volta su Skoda), impianto stereo Canton, tetto panoramico (immenso) e molto altro. Dietro stanno comodi due adulti (alti), ma c’è posto anche per tre adulti “medi”.
Il bagagliaio invece “batte” di un litro quello della Tiguan, risultando uno dei più capienti della sua categoria (da 521 a 1.630 litri).


PRIME IMPRESSIONI SU STRADA
La Skoda Karoq 2.0 TDI da 150 CV 4X4 ci sembra la versione più interessante, anche se la maggior parte delle vendite verterà sulla 1.6 TDI 115 CV con trazione anteriore. Le versioni a due ruote motrici montano un ponte rigido all’asse posteriore, mentre quelle a trazione integrale montano un asse posteriore multilink a quattro bracci.
Su strada la Karoq è molto agile e gli ammortizzatori adattivi mantengono alto il livello di comfort anche sulle strade dissestate della Sicilia. In modalità Sport, la più dura disponibile, la Skoda Karoq dà sempre la piacevole sensazione di viaggiare sul soffice, nonostante sospensioni e cambio siano più tesi e rapidi nella risposta. Lo sterzo poi è davvero piacevole: lineare, leggero, perfettamente adatto al carattere dell’auto. Il DSG a 7 rapporti invece è sempre fulmineo e dolcissimo, insomma è sempre l’automatico di riferimento.
Abbiamo portato la Karoq anche su una strada sterrata abbastanza impegnativa, piena di buche e con salite non proprio adatte a tutte le auto. In modalità off-road la trazione lavora molto bene (blocca il differenziale posteriore) e mantiene frenata l’auto nelle discese impegnative. Insomma, è una trazione integrale che lavora “davvero”.

MOTORI
I motori disponibili per la Skoda Karoq sono cinque: due benzina e tre Diesel; con una potenza compresa tra 115 e 190 CV. Si parte dal 1.0 TSI tre cilindri 115 CV e dal 1.5 TSI con sistema di gestione attiva dei cilindri 150 CV, entrambi benzina. Poi ci sono i diesel TDI 1.6 da 115 CV (anche con DSG) e 2.0 da 150 CV. Infine c’è il top di gamma, il 2.0 TDI da 190 CV, disponibile solo con la trazione integrale 4×4 e il cambio automatico DSG.

PREZZO E VERSIONI
La Skoda Karoq sarà già disponibile in prevendita da settimana da settimana prossima con un prezzo di partenza di 23.850 euro per la versione 1.0 TSI da 115 CV Ambition. La top di gamma 2.0 TDI 4X4 DSG Style invece costa 34.350 euro. La versione più appetibile per il mercato italiano, la 1.6 TDI 115 CV a trazione anteriore, ha un prezzo di partenza di 26.100 euro.
Nei concessionari arriverà nel 2018.

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Lamborghini: torna in ballo il progetto Estoque?








Dopo aver rilasciato gli ultimi dettagli sulla nuova Urus (che debutterà il prossimo 4 dicembre), Lamborghini starebbe iniziando a lavorare ad un altro modello completamente nuovo, il quarto della gamma, che dovrebbe arrivare sul mercato entro 4 anni.
Questa new entry farebbe parte del piano di Sant’Agata Bolognese rivolto ad assicurare la sostenibilità della sua crescita e occupare un segmento di mercato praticamente senza concorrenza: quello delle berline esotiche di super lusso e ad alte prestazioni di marche prevalente sportive. Solo Aston Martin e Porsche hanno osato proporsi pionieristicamente in questo segmento con la Rapid e la Panamera (anche se il prezzo della prima è quasi il doppio rispetto alla seconda).
Secondo gli ultimi rumors Lamborghini vorrebbe sfruttare le piattaforme condivise con il Gruppo Volkswagen con l’obiettivo di produrre una berlina di lusso super sportiva. E la piattaforma prescelta potrebbe essere la MSB, utilizzata attualmente dalla Porsche Panamera, dalla Audi A8 e dalla Bentley Continental GT.
Del resto Federico Foschini, direttore commerciale Lamborghini aveva detto all riguardo: “Dobbiamo essere umili. L’Urus si trova ancora in fase di pre produzione e, anche se abbiamo l’obiettivo di duplicare i volumi di vendite durante i prossimi 5 anni. Se la Urus dovesse raggiungere questi obiettivi si aprirebbero delle possibilità”.
È evidente che con l’arrivo della nuova SUV ad alte prestazioni Lamborghini raggiungerà grandi volumi di una nuova clientela e questo potrebbe aprire il marchio alla possibilità della super berlina. Per il momento Lamborghini ha raddoppiato il suo organico e gli impianti industriali.
Nulla si sa, invece, sulla possible meccanica che potrebbe adottare questa sorta di erede della Estoque vista nel 2008 (nella gallery in apertura). Magari lo stesso V12 da 650 CV della Urus….
Lamborghini: sotto i riflettori di Francoforte la Aventador S Roadster
La Casa di Sant’Agata Bolognese presenta la variante open air della super car al top della gamma
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Alvis TD 21 Drop Head (1958): cabriolet all’inglese


La Alvis TD 21 Drop Head – prodotta dal 1958 al 1963 – è una cabriolet britannica tanto elegante quanto assetata di carburante. Si trova abbastanza facilmente nel Regno Unito a meno di 90.000 euro.
Alvis TD 21 Drop Head (1958): le caratteristiche principali
La Alvis TD 21 Drop Head del 1958 non è altro che un’evoluzione della TC 108G con più spazio per i passeggeri posteriori e i bagagli e una carrozzeria firmata Park Ward.
Alvis TD 21 Drop Head (1958): la tecnica
Il motore della Alvis TD 21 Drop Head è il già noto (specialmente per i consumi elevati) 3.0 sei cilindri a benzina adottato dalla TC con più cavalli (117).
Due le trasmissioni disponibili: un nuovo cambio manuale a quattro marce di origine Austin-Healey e – per la prima volta – un automatico Borg Warner a tre rapporti.
Nel 1959 arrivano i freni a disco anteriori mentre la Series II lanciata nel 1962 porta i freni a disco posteriori e una nuova trasmissione manuale ZF a cinque marce.
Alvis TD 21 Drop Head (1958): le quotazioni
Non fatevi ingannare dalle quotazioni che recitano 40.000 euro: la cifra necessaria per entrare in possesso di una Alvis TD 21 Drop Head del 1958 (facile da trovare solo nel Regno Unito) sfiora i 90.000 euro. La Series II è la versione che ci sentiamo di consigliare: per la rarità e per i contenuti tecnici.
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Nissan Navara al Rebelle Rally
Questo mese, il pluripremiato Nissan Navara partirà per un viaggio che lo porterà oltreoceano, nella patria dei pick-up per partecipare ad una competizione off-road, che metterà alla prova le sue capacità di veicolo sempre più forte e innovativo.
Nissan Navara, attuale detentore del prestigioso International Pick-up Award, è pronto a competere nel Rebelle Rally. Competizione annuale che si snoda per ben 2.000 km negli incredibili deserti della California e del Nevada (Stati Uniti), dove per una settimana gli equipaggi metteranno alla prova le proprie doti di guida e di navigazione.
Nata per i veicoli di serie più che per i piloti di rally professionisti, la manifestazione è aperta a team di due persone composti da sole donne, provenienti da ogni parte del mondo. Richiede competenze di guida off-road su tratti a lunga percorrenza, unite a capacità di navigazione. Per trovare i checkpoint è consentito il solo uso di carte topografiche e di una bussola. I dispositivi GPS, compresi gli smartphone, sono severamente vietati e il fatto che si tratti di una gara a tempo obbliga le partecipanti a prendere decisioni rapide.
Il Rebelle Rally si svolge dal 12 al 21 ottobre e i percorsi vengono svelati giorno per giorno, soltanto poche ore prima della partenza. Giunto alla seconda edizione, vede la partecipazione di 40 equipaggi provenienti da 12 paesi, a bordo di veicoli prodotti dalle più svariate case automobilistiche.
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Mazda: al Salone di Tokyo il prototipo della nuova Mazda3


Mazda si prepara per l’arrivo della nuova generazione della Mazda3, la compatta della famiglia di Hiroshima che arriverà nelle concessionarie nel 2019.
Il rinnovamento passerà attraverso importanti novità come l’adozione di una piattaforma nuova (la Skyactiv-Vehicle Architecture), una meccanica innovativa denominata SKYACTIV-X con sistema di accensione per compressione e un design che rappresenterà un ulteriore passo in avanti per il linguaggio stilistico KODO, nato ufficialmente nel 2012 con l’arrivo della Mazda CX-5.
Intanto Mazda ha rilasciato i primi due teaser ufficiali che lasciano intravedere la silhouette della nuova Mazda3. La presentazione ufficiale del prototipo – che si chiamerà Next Generation Product Concept – avverrà a fine mese in occasione del Salone di Tokyo 2017.
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Kawasaki Ninja ZX-10RR 2018




Credits: Kawasaki ZX10RR – FULL Embargo until Feb 2017








Credits: Kawasaki ZX10RR – FULL Embargo until Feb 2017


Credits: Kawasaki ZX10RR – FULL Embargo until Feb 2017


Credits: Kawasaki ZX10RR – FULL Embargo until Feb 2017


Credits: Kawasaki ZX10RR – FULL Embargo until Feb 2017


Credits: Kawasaki ZX10RR – FULL Embargo until Feb 2017
Ad Eicma 2017 il marchio Kawasaki presenterà la Ninja ZX-10RR 2018. Non è stato previsto nessuno stravolgimento rispetto al modello attuale, da cui deriva la moto con cui Jonathan Rea ha dominato e vinto il suo terzo titolo consecutivo nel mondiale Superbike. Difatti la nuova supersportiva di Akashi si differenzia solo per alcuni dettagli estetici.
Kawasaki ZX-10RR 2018
In cosa cambia? Innanzitutto è nuova la colorazione dei serbatoi sul piedino della forcella, che passano dalla tinta rossa a quella argento, e dei tappi della forcella – una Showa pluriregolabile da 43 mm – che diventano verdi. C’è ora un cupolino più generoso, mentre il motore quattro cilindri in linea da 200 CV a 13.000 giri/min è dotato oggi di camme più spinte e carter rinforzato. I bicchierini della distribuzione sono ora rivestiti in DLC. Confermati cerchi Marchesini a sette razze in alluminio con pneumatici Pirelli Diablo Supercorsa SP, piattaforma inerziale a sei assi, quickshifter e impianto Brembo racing.
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Honda “Neo Sports Cafè”, la naked attesa a Eicma 2017
È con un video-teaser di quelli “vedo, non vedo” che Honda ha comunicato al mondo l’arrivo di un nuovo modello a Eicma 2017. Viene definito dalla stessa Casa giapponese “Neo Sports Cafè” ma con molta probabilità non si tratterà di una vera e propria cafè racer: di quelle con la sella monoposto e il cupolino, per intenderci.
Da un frame del video (l’immagine qui sopra è ricavata così) s’intravede infatti la parte frontale della moto, che sembra a tutti gli effetti una naked. Dunque, con molte probabilità ci troveremo di fronte a una nuova interpretazione dello stile café racer: sarà probabilmente una nuda moderna e tecnologica caratterizzata però da alcuni dettagli che richiamano il classico e il vintage.
Per soddisfare la nostra curiosità non ci resta che attendere che il Salone del Motociclo apri le porte per svelarci tutte le novità moto e scooter attese per il 2018.
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Land Rover: la Discovery diventa una cucina in movimento per Jamie Oliver
La Divisione Special Vehicle Operations di Jaguar Land Rover allestisce una cucina da sogno per Jamie Oliver. Ruote che fanno il burro, una pentola slow cooker sotto il cofano e un tostapane nella consolle sono solo alcune delle attrezzature da cucina di questa specialissima #discovery.
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