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Land Rover Range Rover Evoque

La seconda generazione della Land Rover Range Rover Evoque – nata nel 2018 – è una SUV premium compatta disponibile a trazione anteriore o integrale.
Land Rover Range Rover Evoque: gli esterni
La nuova Land Rover Range Rover Evoque riprende in chiave moderna le forme dell’antenata ma si distingue per un aspetto più lussuoso: merito delle superfici pulite e delle maniglie delle portiere a filo.

Land Rover Range Rover Evoque: gli interni
L’abitacolo della Land Rover Range Rover Evoque è costruito con cura. La zona centrale della plancia è impreziosita da due display.

Land Rover Range Rover Evoque: i motori
La gamma motori della seconda generazione della Land Rover Range Rover Evoque è composta da sette unità 2.0 sovralimentate:
- un 2.0 mild hybrid turbo benzina da 200 CV
- un 2.0 mild hybrid turbo benzina da 249 CV
- un 2.0 mild hybrid turbo benzina da 300 CV
- un 2.0 turbodiesel da 150 CV
- un 2.0 mild hybrid turbodiesel da 150 CV
- un 2.0 mild hybrid turbodiesel da 180 CV
- un 2.0 mild hybrid turbodiesel da 241 CV

Land Rover Range Rover Evoque: gli allestimenti
Gli allestimenti della Land Rover Range Rover Evoque sono nove: “base”, R-Dynamic, S, R-Dynamic S, SE, R-Dynamic SE, HSE, R-Dynamic HSE e First Edition.
Land Rover Range Rover Evoque
La dotazione di serie della Land Rover Range Rover Evoque comprende: cerchi da 17” Style 1005 a 10 razze Satin Dark Grey, sedili anteriori manuali a 8 regolazioni in tessuto, Touch Pro da 10”, indicatori analogici con display TFT centrale e impianto audio, fari a LED, sensori di parcheggio anteriori e posteriori e funzione di connettività Remote.
Land Rover Range Rover Evoque R-Dynamic
La Land Rover Range Rover Evoque R-Dynamic aggiunge alla dotazione della “base”, tra le altre cose, i cerchi da 17” Style 5073 a 5 razze doppie Satin Dark Grey.
Land Rover Range Rover Evoque S
La Land Rover Range Rover Evoque S costa 5.200 euro più della “base” a parità di motore e aggiunge: cerchi da 18” Style 5075 a 5 razze doppie Gloss Sparkle Silver, sedili elettrici anteriori a 10 regolazioni in pelle goffrata traforata e numerose funzioni – Navigation Pro, Connect Pro (Smart Settings, Pro Services, Hotspot Wi-Fi 4G) e Smartphone Pack (InControl Apps, Android Auto e Apple CarPlay) – di connettività.
Land Rover Range Rover Evoque R-Dynamic S
La Land Rover Range Rover Evoque R-Dynamic S aggiunge alla dotazione della S i cerchi da 18” Style 5074 a 5 razze doppie Gloss Sparkle Silver e i sedili Duo Tone.
Land Rover Range Rover Evoque SE
La Land Rover Range Rover Evoque SE costa 5.400 euro più della S a parità di motore e aggiunge: cerchi da 20” Style 5076 a 5 razze doppie Gloss Sparkle Silver, sedili elettrici anteriori a 14 regolazioni con funzione memoria in pelle goffrata traforata, Touch Pro Duo (display interattivo per il conducente e impianto audio), fari a LED Premium con luci diurne caratteristiche e fari automatici con abbaglianti assistiti (AHBA), Park Pack (monitoraggio uscita in sicurezza, Park Assist, sensori di parcheggio a 360° e monitoraggio del traffico in retromarcia)
Land Rover Range Rover Evoque R-Dynamic SE
La Land Rover Range Rover Evoque R-Dynamic SE aggiunge alla dotazione della SE i cerchi da 20” Style 5079 a 5 razze doppie Gloss Sparkle Silver e i sedili Duo Tone.
Land Rover Range Rover Evoque HSE
La Land Rover Range Rover Evoque HSE costa 5.150 euro più della SE a parità di motore e aggiunge: cerchi da 20” Style 5076 a 5 razze doppie Gloss Mid-Silver con finitura Contrast Diamond Turned, sedili elettrici anteriori a 16 regolazioni con funzione memoria in pelle Windsor traforata, impianto audio Meridian Sound System, specchietto retrovisore interno ClearSight e Drive Pack (Blind Spot Assist, controllo adattivo della velocità di crociera e frenata di emergenza ad alta velocità).
Land Rover Range Rover Evoque R-Dynamic HSE
La Land Rover Range Rover Evoque R-Dynamic HSE aggiunge alla dotazione della HSE i cerchi da 20” Style 5079 a 5 razze doppie Gloss Dark Grey con finitura Contrast Diamond Turned e i sedili Duo Tone.
Land Rover Range Rover Evoque First Edition
La Land Rover Range Rover Evoque First Edition costa 6.500 euro più della HSE a parità di motore e aggiunge, tra le altre cose, i cerchi da 20” Style 5079 a 5 razze doppie Gloss Dark Grey con finitura Contrast Diamond Turned.

Land Rover Range Rover Evoque: gli optional
La dotazione di serie della Land Rover Range Rover Evoque andrebbe a nostro avviso arricchita con la vernice metallizzata (950 euro). Sulle varianti “base”, S e SE (comprese le rispettive configurazioni R-Dynamic) ci vorrebbe anche il Drive Pack (1.333 euro: Blind Spot Assist, controllo adattivo della velocità di crociera con funzione Stop & Go e frenata di emergenza ad alta velocità).

Land Rover Range Rover Evoque: i prezzi
Motori mild-hybrid benzina
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV 46.400 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV R-Dynamic 48.950 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV S 51.600 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV R-Dynamic S 54.100 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV SE 57.000 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV R-Dynamic SE 59.500 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV HSE 62.150 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 200 CV R-Dynamic HSE 64.650 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV 50.700 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV R-Dynamic 53.300 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV S 55.250 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV R-Dynamic S 57.800 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV SE 60.600 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV R-Dynamic SE 63.200 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV HSE 65.800 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV R-Dynamic HSE 68.300 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 249 CV First Edition 72.300 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV 55.450 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV R-Dynamic 57.950 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV S 59.950 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV R-Dynamic S 62.450 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV SE 65.350 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV R-Dynamic SE 67.850 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV HSE 70.450 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0 I4 300 CV R-Dynamic HSE 73.000 euro
Motori mild-hybrid diesel
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV 45.300 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV R-Dynamic 47.850 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV S 50.500 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV R-Dynamic S 53.100 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV SE 55.900 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV R-Dynamic SE 58.450 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV HSE 61.100 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV R-Dynamic HSE 63.600 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 180 CV 47.450 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 180 CV R-Dynamic 50.000 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 180 CV S 52.650 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 180 CV R-Dynamic S 55.200 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 180 CV SE 58.050 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 180 CV R-Dynamic SE 60.600 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 180 CV HSE 63.250 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 180 CV R-Dynamic HSE 65.750 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 180 CV First Edition 69.720 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 240 CV 51.350 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 240 CV R-Dynamic 53.900 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 240 CV S 55.850 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 240 CV R-Dynamic S 58.400 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 240 CV SE 61.300 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 240 CV R-Dynamic SE 63.800 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 240 CV HSE 66.450 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 240 CV R-Dynamic HSE 68.950 euro
Motori diesel
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV 40.000 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV R-Dynamic 42.500 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV S 45.250 euro
- Land Rover Range Rover Evoque 2.0D 150 CV R-Dynamic S 47.750 euro
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F1 2019 – Verstappen vince un pazzo GP di Germania

Max Verstappen ha vinto il GP di Germania – undicesima tappa del Mondiale F1 2019 – con la Red Bull. Il pilota olandese si è aggiudicato a Hockenheim una delle gare più pazze di sempre davanti a Sebastian Vettel (2° con la Ferrari dopo essere scattato dall’ultima posizione) e Daniil Kvyat (terzo e capace di regalare alla Toro Rosso il suo secondo podio della storia dopo la vittoria di Vettel a Monza 2008).
La corsa tedesca è stata condizionata dalla pioggia e da numerosi colpi di scena: i ritiri di Valtteri Bottas e Charles Leclerc e Lewis Hamilton nono solo grazie alle penalità rimediate dalle due Alfa Romeo di Kimi Räikkönen e Antonio Giovinazzi.
Mondiale F1 2019 – GP Germania: le pagelle

Max Verstappen (Red Bull)
Seconda vittoria negli ultimi tre GP e seconda piazza nel Mondiale F1 2019 sempre più vicina: Max Verstappen ha meritato la vittoria nel GP di Germania, ottenuta nonostante una partenza sbagliata e problemi con le gomme. Senza dimenticare il punto bonus per il giro veloce.

Sebastian Vettel (Ferrari)
Un secondo posto – quello di Sebastian Vettel a Hockenheim – conquistato contro tutto e contro tutti. Partito ultimo per colpa di errori della Scuderia, è stato protagonista di una corsa memorabile ed è tornato sul podio dopo un digiuno lungo tre GP.

Lewis Hamilton (Mercedes)
Lewis Hamilton ha terminato solo in nona posizione (ha tagliato il traguardo undicesimo ma ha beneficiato delle penalità comminate alle due Alfa Romeo): troppi errori per il pilota britannico (penalizzato di cinque secondi per il taglio dell’ingresso in corsia box) e per la Mercedes (pit-stop durato un’eternità).

Charles Leclerc (Ferrari)
Charles Leclerc ha rovinato il proprio GP di Germania a causa di un errore commesso mentre si trovava in seconda posizione. Un’occasione persa per il pilota monegasco.

Red Bull
Ancora una volta la Red Bull si è confermata maestra nello sfruttare le occasioni: a Hockenheim è arrivato il secondo trionfo stagionale mentre la Ferrari nel Mondiale F1 2019 è ancora ferma a zero.
Mondiale F1 2019 – I risultati del GP di Germania
Prove libere 1
1 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:14.013
2 Charles Leclerc (Ferrari) 1:14.268
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:14.315
4 Max Verstappen (Red Bull) 1:14.330
5 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:14.660
Prove libere 2
1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:13.449
2 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:13.573
3 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:13.595
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:14.111
5 Max Verstappen (Red Bull) 1:14.133
Prove libere 3
1 Charles Leclerc (Ferrari) 1:12.380
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:12.548
3 Sebastian Vettel (Ferrari) 1:12.644
4 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:12.890
5 Kevin Magnussen (Haas) 1:12.893
Qualifiche
1 Lewis Hamilton (Mercedes) 1:11.767
2 Max Verstappen (Red Bull) 1:12.113
3 Valtteri Bottas (Mercedes) 1:12.129
4 Pierre Gasly (Red Bull) 1:12.522
5 Kimi Räikkönen (Alfa Romeo) 1:12.538
Le classifiche
La classifica del GP di Germania 2019
| Max Verstappen (Red Bull) | 1h44:31.275 |
| Sebastian Vettel (Ferrari) | + 7,3 s |
| Daniil Kvyat (Toro Rosso) | + 8,3 s |
| Lance Stroll (Racing Point) | + 9,0 s |
| Carlos Sainz Jr (Mclaren) | + 9,6 s |
Classifica Mondiale Piloti
| Lewis Hamilton (Mercedes) | 225 punti |
| Valtteri Bottas (Mercedes) | 184 punti |
| Max Verstappen (Red Bull) | 162 punti |
| Sebastian Vettel (Ferrari) | 141 punti |
| Charles Leclerc (Ferrari) | 120 punti |
Classifica Mondiale Costruttori
| Mercedes | 409 punti |
| Ferrari | 261 punti |
| Red Bull-Honda | 217 punti |
| McLaren-Renault | 70 punti |
| Toro Rosso-Honda | 42 punti |
Passione F1
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Cupra: a Francoforte con un’inedita SUV elettrica

Cupra ha annunciato il lancio di una novità. La stessa che inizialmente i rumors classificavano come la nuova Cupra Leon ma che sarà, invece, una SUV inedita, elettrica. A confermarlo sono le prime immagini rilasciate dal brand di Martorell.
Con una chiara vocazione sportiva, la nuova spagnola a zero emissioni debutterà a settembre al Salone di Francoforte 2019. Per ora è stata anticipata con le prime immagini che rivelano linee da coupé, con il tetto spiovente, proporzioni generose e un elaborato e sofisticato sistema di illuminazione sia all’anteriore che al posteriore.
La base sarebbe costituita dalla piattaforma MEB, la stessa adottata dalla Seat el-Born, la concept car vista allo corso Salone di Ginevra 2019. Per quanto riguarda la meccanica, i primi rumors puntano su un powertrain elettrico da 306 CV e un’autonomia di 500 km, lo stesso sistema, insomma, della recente Skoda Vision iV, altro prototipo in questo caso del brand ceco del Gruppo Volkswagen.
Dopo l’estate, in occasione dell’unveiling alla kermesse tedesca di Francoforte, sapremo meglio se la Casa spagnola è intenzionata a portare prossimamente in produzione questo prototipo. Come avvenuto con l’ibrida plug-in Cupra Formentor.
News
Seat, a tutto elettrico: 6 modelli entro il 2021
L’offensiva del brand spagnolo al mercato prosegue sul tema dell’elettrificazione. Prime ad arrivare la nuova Mii e la el-Born. E poi una nuova piattaforma, che punta ai grandi numeri…
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Toyota: i modelli sportivi in listino

Toyota è un pilastro della storia automobilistica. Produce circa nove milioni di vetture l’anno, posizionandosi quasi ogni anno come leader del mercato. La maggior parte delle persone collega Toyota a modelli come la RAV4, la Corolla o la Yaris, ma gli appassionati di auto sportive hanno ben altre macchine in mente.
Le Toyota Celica, MR2 e Supra hanno conquistato il cuore degli appassionati, spopolando nei campionati automobilistici di tutto il mondo, dalla rally alla pista. Il motorsport, infatti, è sempre stato un punto cardine per il brand, che vanta pure una vittoria a LeMans e un due titoli nel mondiale Rally.
Ma veniamo alle sportive stradali moderne.

Toyota Yaris GRMN
La Toyota Yaris GRMN è l’unica compatta sportiva di Toyota, rivale di Ford Fiesta ST e Polo GTI.
È piccola, leggera (pesa appena 1.000 kg) e ha la trazione anteriore, ma soprattutto è una vera teppista. È spinta da un quattro cilindri 1.8 con compressore volumetrico da 212 CV, erogati a quota 7.000 giri. Il cambio è un manuale a sei rapporti mentre a mettere a terra i cavalli ci pensa un differenziale autobloccante meccanico. A completare il pacchetto ci pensano l’impianto frenante racing, le gomme super-prestazionali e un assetto a dir poco estremo per l’utilizzo stradale.
Guidare la Yaris GRMN per le strade di montagna è come guidare un’auto da rally in una prova speciale: è rigida, reattiva e immensamente coinvolgente. Insomma, Toyota ha raccolto le sue esperienze rallistiche e le ha travasate in questa piccola peste. Purtroppo sono state prodotto solamente 400 GRMN, tutte vendute ad un prezzo di 30.000 euro.

Toyota Supra
La Toyota Supra è il remake della sportiva anni ’90 che ha contribuito a rendere famose le sportive giapponesi. I richiami alla vecchia Supra sono molti, motore sei cilindri compreso. Ma se la vecchia era una V6 biturbo “made in japan”, questa è più un’ibrida nata dalla collaborazione Germania-Giappone. La base della nuova Supra, infatti, è BMW, così come il motore sei cilindri in linea 3,0 litri, capace di 340 CV e 500 Nm di coppia (è lo stesso della Z4 40i).
Le prestazioni sono da baby supercar: 100 km/h in 4,3 secondi e 250 km/h di velocità massima (limitati elettronicamente). Ma quello che più ci piace della Supra è la sua guida precisa e intuitiva. tra le curve è agilissima e il suo peso distribuito 50:50 tra gli assali la rende bilanciata e sincera.
Il prezzo parte da 57.000 euro.

Toyota GT86
La Toyota GT86 è una ricetta semplice ma efficacissima: due posti secchi, motore anteriore (aspirato e di modesta potenza), cambio manuale e trazione posteriore.
Il 2,0 litri boxer aspirato di derivazione Subaru eroga “solo” 200 CV a 7.000 giri, e bisogna tenerlo in alto per farlo rendere al meglio; ma è proprio questo il bello.
Il differenziale autobloccante permette sovrasterzi potenzialmente infiniti, anche perché le gomme (della stessa misura davanti e dietro) sono volutamente sottodimensionate, così da rendere più agile e “ballerina” l’auto. È tra le sportive più divertenti in commercio.
Prezzo da 31.000 euro.
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Mondiale F1 2019 – GP Germania a Hockenheim: gli orari TV su Sky e TV8

Il GP di Germania a Hockenheim – undicesima tappa del Mondiale F1 2019 – sarà trasmesso in diretta su Sky e in differita su TV8 (di seguito troverete gli orari TV).
Nel circuito di casa Mercedes la Casa della Stella punterà a centrare un’altra doppietta e ha tutte le carte in regola per riuscirci. Ferrari e Red Bull dovranno probabilmente lottare per il gradino più basso del podio.
F1 2019 – GP Germania: cosa aspettarsi
Il circuito di Hockenheim – sede del GP di Germania – è un tracciato completo che presenta un buon equilibrio tra zone veloci e tratti lenti.
Partire bene in terra tedesca è importante: nel Terzo Millennio solo Lewis Hamilton (lo scorso anno) è riuscito a salire sul gradino più alto del podio del Gran Premio di Germania senza partire dai primi tre posti della griglia. Di seguito troverete il calendario della corsa di Formula 1, gli orari TV su Sky e TV8 e il nostro pronostico.
F1 2019 – Hockenheim, il calendario e gli orari TV su Sky e TV8
Venerdì 26 luglio 2019
| Prove libere 1 | 11:00-12:30 (diretta su Sky Sport F1) |
| Prove libere 2 | 15:00-16:30 (diretta su Sky Sport F1) |
Sabato 27 luglio 2019
| Prove libere 3 | 12:00-13:00 (diretta su Sky Sport F1) |
| Qualifiche | 15:00-16:00 (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:00 su TV8) |
Domenica 28 luglio 2019
| Gara | 15:10 (diretta su Sky Sport F1, differita alle 18:00 su TV8) |
F1 – I numeri del GP di Germania
| LUNGHEZZA CIRCUITO | 4.574 m |
| GIRI | 67 |
| RECORD IN PROVA | Sebastian Vettel (Ferrari SF71H) – 1’11”212 – 2018 |
| RECORD IN GARA | Kimi Räikkönen (McLaren MP4-19B) – 1’13”780 – 2004 |
| RECORD DISTANZA | Michael Schumacher (Ferrari F2004) – 1h23’54”848 – 2004 |
F1 – Il pronostico del GP di Germania 2019

1° Lewis Hamilton (Mercedes)
Impossibile non considerare Lewis Hamilton il favorito assoluto del GP di Germania: il pilota britannico può infatti vantare in terra tedesca quattro vittorie, due pole position e cinque podi totali e da quando corre con la Mercedes ha sempre tagliato il traguardo in “top 5”.
Il leader del Mondiale F1 2019 è inarrestabile: cinque successi negli ultimi sei Gran Premi e sempre nelle prime cinque posizioni da oltre un anno.

2° Valtteri Bottas (Mercedes)
Valtteri Bottas non ha mai vinto il GP di Germania: a Hockenheim ha conquistato in carriera due secondi posti.
Anche il driver finlandese – reduce da tre podi consecutivi e da un Mondiale F1 2019 che non lo ha mai visto terminare una gara fuori dalle prime quattro posizioni – può vantare, come il compagno Hamilton, una striscia di piazzamenti in “top 5” lunga oltre un anno.

3° Sebastian Vettel (Ferrari)
Una vittoria (sei anni fa al Nürburgring con la Red Bull), tre podi (l’ultimo sempre sei anni fa) e due pole position: è questo il palmarès di Sebastian Vettel nel GP di Germania.
La prima guida Ferrari è in crisi nera – non vince da undici mesi e non sale sul podio da quasi due – e ha un disperato bisogno di risultati. Secondo noi a Hockenheim riuscirà a chiudere in “top 3”.

Da tenere d’occhio: Max Verstappen (Red Bull)
I precedenti di Max Verstappen in Germania? Un terzo posto nel 2016.
Il talento olandese – sempre più continuo (19 GP consecutivi in “top 5”) vuole conservare il terzo posto nel Mondiale F1 2019 e non dovrà faticare più di tanto per mantenere il primato iridato tra gli “umani” (i piloti non Mercedes).

La squadra da seguire: Mercedes
Mercedes correrà il GP di Germania con una livrea celebrativa per festeggiare i 125 anni di attività nel motorsport e i 200 Gran Premi di Formula 1 disputati.
La scuderia tedesca – da oltre un anno capace di piazzare entrambe le proprie monoposto sempre in “top 5” – ha tutto per realizzare un’altra doppietta: otto partecipazioni nella corsa di casa, quattro vittorie e quattro pole position.
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Abarth 595 VS Suzuki Swift Sport: Icon Wheels Face-OFF

La Abarth 595 e la Suzuki Swift Sport possono sembrare auto molto diverse, ma in realtà hanno tanto in comune. Hanno quasi lo stesso peso, la stessa potenza, un motore 1.4 turbo e la trazione anteriore. Anche il prezzo è simile, ma se la Abarth è una piccola casinista ed estroversa, la Suzuki risulta più timida, equilibrata, e anche comoda.
Entrambe sono divertenti da guidare su una strada ricca di curve, la Suzuki perché è precisa e bilanciata, la 595 più per il rombo del suo motore e per il suo temperamento da ribelle.
Vediamo insieme sulla carta le differenze tra queste due sportivette.

Dimensioni
La Suzuki Swift Sport, con 389 cm di lunghezza e 174 di larghezza, è di mezza taglia più grande rispetto alla Abarth 595, che misura rispettivamente 366 e 163 cm. La Swift è anche più alta e spaziosa: 174 cm contro i 166 cm dell’italiana. Di conseguenza, il passo dell’italiana è davvero corto, con soli 230 cm, mentre quello della giapponese conta 245 cm, rendendola più stabile e abitabile.
Nessuna delle due ha un bagagliaio da record, ma la Swift con 265 litri batte di parecchio quello da 185 litri della Abarth.
La 595 nonostante le minori dimensioni pesa di più, con 1.120 kg contro i 1.045 kg della Sport.

Potenza
Entrambe montano un motore quattro cilindri turbo 1,4 litri. Quello della Suzuki eroga 140 CV a 5500 giri e 230 Nm di coppia a 2500 giri/min; mentre quello della Abarth 145 CV a 5500 giri e 206 Nm a 3000 giri. Quindi l’italiana è più potente di qualche cavallo, ma ha meno coppia e ad un regime più basso rispetto alla giapponese.

Prestazioni
La piccola Abarth 595 però si rifà nello scatto da 0 a 100 km/h, dove batte il tempo della Swift di 3 decimi (7,8 secondi contro 8,1). Le velocità massima, invece, è la stessa per entrambe: 210 km/h.
I consumi invece vanno a favore della giapponese, con una media dichiarata di 5,6 l/100 km contro i 6,6 l/100 km della Abarth.
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Audi Q3 Sportback: la nuova coupé a ruote alte di Ingolstadt

La marca dei Quattro Anelli ha presentato la nuova ‘coupé’ della famiglia a ruote alte: la Q3 Sportback, che arriva come sesta proposta tra le SUV di Ingolstadt. Essenzialmente si tratta di una variante di carrozzeria, dal taglio più sportivo, dell’Audi Q3, con cui condivide tutto, eccetto il tetto spiovente all’indietro che le da un look più dinamico ed esclusivo.
La nuova Audi Q3 Sportback avrebbe potuto chiamarsi tranquillamente Q4, ma sembra che questa denominazione verrà riservata ad un’altra futura SUV 100% elettrica. D’altra parte le Sportback sono ormai note da decenni nella gamma Audi e, per i modelli SUV della marca tedesca, corrisponderanno alle Coupé di Mercedes come la GLC, la GLE e le altre.
Dimensioni, look e interni
La nuova Audi Q3 Sportback misura 4,5 metri in lunghezza, 2 cm in più rispetto alla Q3 convenzionale, rispetto alla quale è però 3 cm più bassa. La larghezza e la distanza tra gli assi rimangono identiche, con rispettivamente 1,84 e 2,68 metri.
Trattandosi di una variante della Q3, gli interni della Sportback risultano praticamente identici a quelli della SUV media tradizionale di Ingolstadt. Il protagonista della plancia è lo schermo del sistema multimediale compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, oltre al secondo display del quadro strumenti da 10,25 pollici. Tra i vari optional si potranno richiedere i sedili sportivi, i rivestimenti in Alcantara o pelle, con diverse tonalità cromatiche e il volante sportivo con la parte inferiore appiattita. Il sedile posteriore offre spazio per tre passeggeri e scorre longitudinalmente di 130 mm, variando la capacità di carico del bagagliaio da 530 litri fino 1400 litri con i sedili reclinati (stessi dati della Q3).
Chassis
Audi ha anche annunciato che la Q3 Sportback offrirà di serie lo sterzo progressivo, che offre un feeling di guida più diretto man mano che il guidatore aumenta l’angolo di sterzo, e le modalità di guida Audi Drive Select che permetterà di scegliere tra sei diversi setup. tra questi è inclusa la modalità off-road che, insieme al sistema (optional) dic controllo della velocità in discesa, da non poche garanzie di sicurezza e agilità al momento di avventurarsi su terreni più complicati. Secondo il profilo scelto, il sistema Audi Drive Select permette di impostare diversi parametri che hanno a che vedere con l’erogazione del motore, il cambio e gli ammortizzatori.
Motorizzazioni, arriva anche la nuova mild-hybrid 35TFSI
La nuova Audi Q3 Sportback porterà all’esordio – i un secondo momento – un nuovo motore mild-hybrid con il 1.5 litri da 150 CV con tecnologia a 48 V (35 TFSI). Al lancio, la gamma debutta con le versioni a benzina 45 TFSI, spinta da un 2.0 litri sovralimentato con 230 CV, e turbodiesel 35 e 40 TDI, spinte dal 2.0 litri con potenze di 150 e 190 CV. Le motorizzazioni meno potenti saranno offerte con il cambio manuale e la trazione anteriore, le altre varianti con la trasmissione a doppia frizione S tronic e la trazione integrale quattro (disponibile anche sulla 35 TDI).
Anteprime
Audi Q3 2018: la nuova generazione
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Glossario della guida sportiva: la deportanza

Avete presente le monoposto di Formula 1 che imboccano le curve a 300 km/h e rimangono incollate all’asfalto? Bene. Quello che le impedisce di volare via non è il grip generato dalle gomme (non solo almeno), ma sono gli alettoni, gli spoiler e le appendici aerodinamiche che la schiacciano al suolo. In poche parole: l’aria che le schiaccia a terra.
Com’è possibile? Pensate ad un aereo di linea, un Boeing 737, ad esempio, quello “medio” di gamma: pesa circa 50.000 kg e, al momento del decollo (a circa 250 km/h) la portanza aerodinamica lo solleva da terra. Una Formula 1 pesa solo 600 kg, circa 80 volte meno di aereo, quindi immaginate quanto poco basterebbe per farla decollare, se solo le sue “ali” fossero state progettate per quello.

La deportanza
Ma per fortuna non lo sono. Sono state progettate per creare “DE-portanza”, appunto, ovvero la forza aerodinamica che spinge il veicolo verso il suolo, non verso il cielo (come nel caso della portanza).
Una monoposto di Formula 1 sarebbe in grado di percorrere una galleria a testa in giù facilmente, grazie al suo carico aerodinamico. L’effetto è quello di una grossa mano che vi schiaccia a terra man mano che aumenta la velocità.

In circuito
Le macchina da corsa, soprattutto le monoposto e i prototipi, sfruttano il carico aerodinamico per avere extra-grip nelle curve veloci; non solo, maggior carico aerodinamico significa anche un frenata più potente.
Come cambia questo nel modo di guidare? Parecchio. Le auto che vantano molto carico aerodinamico, per sfruttarlo come si deve, devono entrare in curva a velocità molto più alte rispetto alle auto “scariche” di deportanza.
È un modo innaturale di guidare, che va quasi contro il proprio istinto: più forte si entra in curva, più l’auto sarà incollata a terra. Naturalmente c’è un limite fisico oltre cui non si può andare, ma è un limite incredibilmente alto. Di contro, nelle curve lente (dove la velocità non è abbastanza alta da generare deportanza), le auto come le monoposto saranno più nervose e scorbutiche da guidare.
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Moto Guzzi V85 TT: la travel enduro che strizza l’occhio alle avventure del passato

Le migliori tecnologie, il saper fare italiano.
La nuova Moto Guzzi V85 TT è al crocevia di queste due strade, e strizza l’occhio sia al futuro (con tecnologie produttive e dotazioni tecniche ultramoderne) che al passato (con uno stile che richiama grandi competizioni che hanno fatto la storia come la Parigi-Dakar).
Insomma, una travel enduro pensata per il guzzista che non vuole rinunciare all’italianità neanche quando va alla ricerca di viaggi e avventura.
Con tre parole d’ordine: praticità, leggerezza e essenzialità.
“Classic travel enduro”: la Moto Guzzi pensata per il viaggio
Essenzialità che, secondo Moto Guzzi, permetterà alla Moto Guzzi V85 TT di durare nel tempo, grazie alla ricerca di una semplicità timeless nelle forme tipica delle enduro del passato, pensate per essere – prima di tutto – compagne di viaggio.
Sono state messe da parte quindi qualsiasi tipo di carenatura, per lasciare i riflettori alle linee del serbatoio, dei fianchetti e del parafango anteriore.

Due le versioni a disposizione per la Moto Guzzi V85 TT. O forse dovremmo parlare di varianti grafiche:
- Una variante grafica pensata per la città, disponibile in grigio, blu e rosso e proposta con pneumatici Metzeler Tourance Next
- Una variante grafica dalle aspirazioni più iconiche, in due colorazioni forti come il giallo (Sahara) e il rosso (Kalahari), con telaio verniciato in rosso (vedete la foto qui sopra) e proposta con pneumatici Michelin Anakee Advenutre, pensati proprio per l’off-road
Entrambe le varianti grafiche hanno accesso a una nutrita lista di accessori, divisi in tre pacchetti: Pack Touring, Pack Sport Adventure e Pack Urban.

Moto Guzzi V85 TT: innovazione motore
Sulla V85 TT di Moto Guzzi ha debuttato anche il nuovo motore bicilindrico a V trasversale di 90° sviluppato dalla casa di Mandello del Lario: un’unità moderna, di nuova progettazione e con materiali come il titanio che di solito sono riservati alle moto da competizione.
È un’unità propulsiva in grado di esprimere fino a 80CV di potenza massima, con una coppia di 80Nm a 5.000 giri al minuto. Con una cilindrata di 853cc, è un motore small block in grado di raggiungere gli 8000 giri/min, ma capace di offrire il 90% della coppia disponibile già a 3750.
Sempre sulla V85 TT, Moto Guzzi ha introdotto anche tre differenti modalità di guida: Strada, Pioggia e Off-Road. Ognuna di queste offre una diversa mappa del motore e una differente taratura del MGCT (il Controllo Trazione di Moto Guzzi). L’Off-Road limita l’ABS alla sola ruota anteriore, con la possibilità di disattivazione, per chi vuole avere il massimo grip anche nelle condizioni più difficili.
Moto Guzzi V85 TT: la scheda tecnica
Dimensioni
| Lunghezza | 2,24 metri |
| Larghezza | 0,95 metri |
| Interasse | 1,53 metri |
| Altezza sella | 0,83 metri |
| Peso a secco | 208 Kg |
| Capacità serbatoio | 23 litri |
Motore
| Tipo | Bicilindrico |
| Cilindrata | 853 cc |
| Potenza massima | 80 CV |
| Coppia | 80 Nm (a 5000 giri/min) |
| Omologazione | Euro 4 |
Prestazioni
| Consumi | 4,9 litri / 100 Km |
| Emissioni CO2 | 118 g/Km |
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BMW Motorrad: motociclisti sempre connessi

BMW Motorrad ha presentato un nuovo sistema per la comunicazione wireless tra motociclisti che si articola attorno due nuovi prodotti. Il nuovo sistema di comunicazione Fit-for-All che può essere integrato in qualsiasi casco e la nuova funzione Bike-to-Bike che consente la comunicazione di gruppo con altri motociclisti.
Il nuovo sistema di comunicazione Fit-for-All di BMW Motorrad – offerto anche in aggiunta ai sistemi di comunicazione BMW Motorrad già disponibili – consente ai motociclisti di rimanere in contatto tra loro, ascoltare la loro musica preferita, telefonare e guidare con il supporto di BMW Motorrad Navigator.
Si adatta inoltre a tutti i caschi moto BMW (ad eccezione della gamma Bowler) e può anche essere integrato in una serie di caschi di altri marchi.
Il sistema di comunicazione indipendente dal casco è stato concepito come un sistema di comunicazione pilota-passeggero, ma può anche creare una rete di comunicazione con fino a sei motociclisti in modalità privata utilizzando la funzione Bike-to-Bike.
La funzione Bike-to-Bike tra due moto può essere utilizzata fino a una distanza di 300 metri. In gruppo invece, sono coperte distanze fino a due chilometri. I piloti possono scegliere tra modalità privata e pubblica utilizzando un app gratuita e in modalità pubblica è possibile collegare più di sei moto.
Il sistema di comunicazione Fit-for-All può essere gestito comodamente utilizzando tre pulsanti. Diverse combinazioni di pulsanti consentono la connessione veloce con il sistema di interfono, con le funzioni di controllo del volume, accensione e spegnimento e con il menù di configurazione. L’unità operativa si trova sul lato sinistro del casco ed è resistente ai raggi UV e agli agenti atmosferici.
Oltre alla connessione vocale wireless tra pilota e passeggero, il sistema Fit-for-All consente anche la comunicazione con altri dispositivi compatibili Bluetooth. Ciò significa che è possibile ricevere le indicazioni di guida del BMW Motorrad Navigator e anche telefonare con uno smartphone.
Lo stesso vale per la riproduzione di musica tramite il sistema audio BMW o dispositivi compatibili, anche per il passeggero. Il funzionamento è possibile fino a 8 ore senza ricarica (560 mAh).
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