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Abarth 595 Pista MY 2020

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La firma dello Scorpione presenta l’aggiornamento della sua 595 Pista. Con un nuovo motore che eroga 165 CV di potenza, equipaggiato con il sistema di scarico Record Monza Active e con la sospensione posteriore Kona con tcnologia FSD (Ammortizzazione selettiva della frequenza), garantisce  prestazioni migliorate e un handling ancora più divertente e preciso.

Grazie all’aggiornamento del powertrain, la nuova Abarth 595 Pista MY 2020 raggiunge 218 km/h di velocità massima. Per questa versione speciale, che punta a trasmettere una personalità inquieta e ribelle, la paletta dei colori disponibili per la carrozzeria comprende svariate opzioni tra cui Record Grey, Campovolo Grey, Scorpione Black, Podio Blue, Gara White, Abarth Red, Modena Yellow e Adrenalina Green.

Fuori sfoggia anche un kit sportivo con dettagli in verde a contrasto con la livrea e, ovviamente, il logo dell’edizione Pista ben in vista al posteriore.

Dentro l’atmosfera racing è enfatizzata dai sedili Sablet 70, simili a quelli da gara, il volante sportivo e il pulsante Sport che regola l’erogazione della coppia e lo sterzo. E per i veri puristi c’è la trasmissione manuale a 5 marce.

Sportiva, sì, ma la Abarth 595 pista non fa a meno della connettività, con il sistema di infotainment Uconnect compatibile con Apple CarPlay e Android Auto, touch screen da 7 pollici, navigatore e radio digitale DAB. Tra gli accessori sportivi c’è anche il sistema Abarth Telemetry, un’applicazione appositamente creata per misurare le performance alla guida. 

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McLaren 720 Spider by Novitec

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Novitec sa bene cosa vuoi dire mettere mano a una super sportiva firmata McLaren. In questa occasione a passare per le officine del preparatore tedesco è la nuova 720 Spider, la cabriolet ad alte prestazioni inglese in grado di raggiungere, uscita di fabbrica, 341 km/h di velocità massima.

Cura al carbonio

Novitec propone un pacchetto completo con novità estetiche e diversi upgrade che aumentano la potenza della gran turismo d’Oltremanica.

La ricetta è al carbonio. La carrozzeria della McLaren 720 Spider è stata modificata da Novitec con diversi elementi composti dalla fibra leggera mescolata a resina, per un effetto intricato e spettacolare.

Nello specifico queste rifiniture speciali sono state applicate alla zona inferiore del frontale, al laterale e sulla parte superiore del cofano, così come alle calotte degli specchietti retrovisori e al generoso diffusore posteriore.

Upgrade massiccio per il V8

Affianco a questo sofisticato body-kit Novitec propone anche un kit meccanico che migliora i numeri e le prestazioni del V8 biturbo da 4.0 litri.

Con il livello 2 dell’upgrade l’otto cilindri raggiunge 806 CV (+86 CV) )di potenza  e 878 Nm di coppia (+101 Nm). Con questa messa a punto del powertrain la McLaren 720 Spider di Novitec scatta da 0 a 100 km/h in 2,7 secondi (2 decimi in meno della versione di serie) e raggiunge i 346 km/h.


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McLaren 720S Spider, la cabriolet da 325 km/h

Ha un tetto apribile in fibra e monta il V8 bi-turbo da 720 CV della Coupé

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Mercedes Vision EQS concept: l’elettrica da 700 km di autonomia

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Tra le novità dello stand Mercedes-Benz al Salone di Francoforte 2019, la Casa tedesca ha svelato un’inedita e interessante concept car, denominata Vision EQS. Si tratta di una grande berlina dalle linee coupé ,spinta da un powertrain a zero emissioni e che anticipa una futura new entry nella famiglia EQ delle elettriche di Stoccarda.

Oltre al sistema elettrico avanzato, la nuova Mercedes Vision EQS inaugura anche un nuovo linguaggio stilistico denominato One Bow, che probabilmente offrirà diversi spunti estetici per le nuove Mercedes in arrivo nei prossimi anni. La Vision EQS nello specifico sfoggia un look sportivo con la griglia frontale chiusa e retroilluminata in blu, una linea di cintura cromaticamente definita che circoscrive tutta al carrozzeria, la cui tonalità bicolore le apporta un certo tocco di eleganza.

Per ottimizzare l’aerodinamica della Vision EQS, inoltre, Mercedes ha adottato la scelta delle maniglie delle portiere a scomparsa e dei retrovisori sostituiti da minuscole telecamere che proiettano le immagini sugli schermi laterali all’interno dell’abitacolo. Al posteriore, infine, troviamo gruppi ottici quasi invisibili, costituiti da piccoli punti LED perfettamente integrati nella carrozzeria.

Il vero protagonista all’interno dell’abitacolo della Mercedes Vision EQS è il nuovo sistema di infotainment Advanced MBUX che promette l’inizio di una nuova era per quanto riguarda la connettività. Sempre sul lato tecnologico, poi, la Mercedes EQS concept è dotata di un avanzato sistema di guida autonoma di livello 3.

Il powertrain a zero emissioni è composto da due unità elettriche posizionate sui due assi. Ad alimentarle ci pensa una batteria agli ioni di litio da 100 kWh integrata sotto al pianale. La potenza totale è di 350 kW (476 CV) con 760 Nm di coppia massima.

La Mercedes Vision EQS è in grado di scattare da 0 a 100 km/h in 4,5 secondi e vanta un’autonomia di ben 700 km secondo l’omologazione WLTP. In quanto a tempi di ricarica, con una presa rapida da 350 kW si può rifornire la batteria all’80% in 20 minuti.

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Land Rover Defender 110: le versioni, i prezzi e le rivali

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La nuova Land Rover Defender è stata una delle novità più importanti del Salone di Francoforte 2019. La seconda generazione della mitica fuoristrada (non chiamatela SUV, potrebbe offendersi) britannica a trazione integrale è disponibile in due varianti di carrozzeria – 90 a tre porte e 110 a cinque porte – ma oggi analizzeremo solo la versione più versatile, l’unica attualmente in listino.

Sei allestimenti (“base”, S, SE, First Edition, HSE e X) e una gamma motori composta da quattro unità sovralimentate: un 2.0 a benzina da 300 CV, un 3.0 a sei cilindri in linea mild hybrid benzina da 400 CV e due 2.0 diesel da 200 e 240 CV.

Di seguito troverete tutti i dettagli della nuova Land Rover Defender 110: versioni, prezzi, rivali e chi più ne ha più ne metta.

Land Rover Defender 110: le versioni

Land Rover Defender 110

La dotazione di serie della Land Rover Defender comprende, tra le altre cose: tetto in tinta con la carrozzeria, fari a LED, cerchi in acciaio da 18” Style 5093 in Gloss White, pneumatici quattro stagioni, trazione integrale, scatola di rinvio a due velocità, sospensioni elicoidali, Terrain Response, barra trasversale con finitura Light Grey spazzolata e verniciata a polvere, passaggio nell’abitacolo, specchietto retrovisore interno fotocromatico, sedili anteriori parzialmente elettrici a 8 regolazioni in tessuto, Pivi Pro da 10”, Smartphone Pack, Connected Navigation Pro, impianto audio da 180 W con 6 altoparlanti, Surround Camera 3D, sensori di parcheggio a 360°, Wade Sensing (rilevamento dei guadi), cruise control con limitatore di velocità, Lane Keep Assist, frenata di emergenza, riconoscimento dei segnali stradali e limitatore di velocità adattivo e sospensioni pneumatiche elettroniche con Adaptive Dynamics.

Land Rover Defender 110 S

La Land Rover Defender S aggiunge: fari a LED con abbaglianti assistiti automatici, cerchi da 19” Style 6010 a 6 razze in Gloss Sparkle Silver, volante e leva del cambio in pelle, console centrale con bracciolo, sedili anteriori parzialmente elettrici a 12 regolazioni, rivestiti in pelle goffrata e robusto tessuto intrecciato, Pivi Pro da 10” con display interattivo per il conducente e base integrata Click and Go.

Land Rover Defender 110 SE

La Land Rover Defender SE aggiunge alla S: fari a LED premium con luci diurne caratteristiche, fari fendinebbia anteriori, keyless entry, maniglie delle portiere in tinta con la carrozzeria, cerchi da 20” Style 5094 a 5 razze in Gloss Sparkle Silver, specchietto retrovisore interno ClearSight, piantone dello sterzo elettrico, sedili anteriori elettrici a 12 regolazioni, rivestiti in pelle goffrata e robusto tessuto, con funzione memoria e poggiatesta manuali a 2 regolazioni, impianto audio Meridian Sound System da 400 W con 10 altoparlanti e subwoofer e Blind Spot Assist Pack.

Land Rover Defender 110 First Edition

La dotazione di serie della Land Rover Defender First Edition comprende: tetto a contrasto Black, tetto panoramico scorrevole, fari Matrix LED con luci diurne caratteristiche, badge First Edition, Black Exterior Pack, fari fendinebbia anteriori, keyless entry, cerchi da 20” Style 5098 a 5 razze in Gloss Sparkle Silver, pneumatici quattro stagioni, trazione integrale, scatola di rinvio a due velocità, sospensioni pneumatiche elettroniche con Adaptive Dynamics, Terrain Response 2, Terrain Response configurabile, volante in pelle riscaldabile di serie, barra trasversale con finitura Light Grey spazzolata e verniciata a polvere, box refrigeratore nella console centrale anteriore, specchietto retrovisore interno ClearSight, soglie d’ingresso in metallo con logo First Edition, presa domestica, sedili anteriori elettrici riscaldabili a 12 regolazioni, rivestiti in pelle goffrata e robusto tessuto, con funzione memoria e poggiatesta manuali a 2 regolazioni, Pivi Pro da 10” con display interattivo per il conducente, Smartphone Pack, Connected Navigation Pro, impianto audio Meridian Sound System da 400 W con 10 altoparlanti e subwoofer, Blind Spot Assist Pack, Surround Camera 3D, sensori di parcheggio a 360°, Wade Sensing (rilevamento dei guadi), Lane Keep Assist, frenata di emergenza e riconoscimento dei segnali stradali e limitatore di velocità adattivo.

Land Rover Defender 110 HSE

La Land Rover Defender 110 HSE aggiunge alla SE: fari Matrix LED con luci diurne caratteristiche, cerchi da 20” Style 5095 a 5 razze doppie in Gloss Dark Grey con finitura a contrasto Diamond Turned, volante in pelle, Extended Leather, tappetini, sedili anteriori elettrici in pelle Windsor riscaldabili e rinfrescabili a 14 regolazioni con funzione memoria e poggiatesta manuali a 4 regolazioni, Driver Assist Pack e tetto panoramico scorrevole.

Land Rover Defender 110 X

La Land Rover Defender 110 X aggiunge alla HSE: tetto a contrasto e cofano Black, tetto panoramico scorrevole, elementi esterni Starlight Satin Chrome, pinze dei freni anteriori, ganci di recupero posteriori, cerchi da 20” Style 5098 a 5 razze in Satin Dark Grey, sospensioni pneumatiche elettroniche con Adaptive Dynamics, differenziale attivo a controllo elettronico, Terrain Response 2, Terrain Response configurabile, barra trasversale con finitura Dark Grey spazzolata e verniciata a polvere, illuminazione abitacolo Premium, sedili anteriori elettrici riscaldabili e rinfrescabili a 14 regolazioni, in pelle Windsor e tessuto Premium Steelcut, con funzione memoria e poggiatesta manuali a 4 regolazioni, sistema audio surround Meridian da 700 W con 14 altoparlanti e subwoofer e Head-up Display.

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Land Rover Defender 110: i prezzi e le rivali

BENZINA

Land Rover Defender 110 P300 61.700 euro
Infiniti QX70 3.7 V6 GT Premium 62.100 euro
Jeep Wrangler Unlimited 2.0 Turbo Sahara 59.000 euro
Land Rover Discovery 2.0 Si4 S 60.100 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0 Si4 300 CV 63.100 euro

Land Rover Defender 110 P300 S 66.700 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0 Si4 300 CV R-Dynamic 66.500 euro
Land Rover Range Rover Sport 2.0 Si4 S 71.000 euro
Mercedes GLE Coupé 400 Sport 73.074 euro
Volvo XC90 T6 Momentum 69.800 euro

Land Rover Defender 110 P300 SE 71.400 euro
BMW X5 xDrive40i Business 76.650 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0 Si4 300 CV S 69.900 euro
Land Rover Range Rover Sport 2.0 Si4 S 71.000 euro
Mercedes GLE Coupé 400 Sport 73.074 euro

Land Rover Defender 110 P300 HSE 77.700 euro
BMW X5 xDrive40i Business 76.650 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0 Si4 300 CV R-Dynamic SE 77.200 euro
Land Rover Range Rover Sport 2.0 Si4 SE 75.100 euro
Mercedes GLE Coupé 400 Exclusive 79.235 euro

MILD HYBRID BENZINA

Land Rover Defender 110 P400 71.700 euro
Mercedes GLE 450 EQ-Boost Sport 77.815 euro

Land Rover Defender 110 P400 S 74.900 euro
Mercedes GLE 450 EQ-Boost Sport 77.815 euro

Land Rover Defender 110 P400 SE 79.600 euro
BMW X5 xDrive45e Business 85.650 euro
Mercedes GLE 450 EQ-Boost Sport 77.815 euro

Land Rover Defender 110 P400 First Edition 85.200 euro
BMW X5 xDrive45e Business 85.650 euro
Land Rover Range Rover Sport 3.0 MHEV SE 91.400 euro
Mercedes GLE 450 EQ-Boost Premium 84.098 euro

Land Rover Defender 110 P400 HSE 85.900 euro
BMW X5 xDrive45e Business 85.650 euro
Land Rover Range Rover Sport 3.0 MHEV SE 91.400 euro
Mercedes GLE 450 EQ-Boost Premium 84.098 euro

Land Rover Defender 110 P400 X 101.400 euro
Land Rover Range Rover Sport 3.0 MHEV HSE Dynamic 100.900 euro

DIESEL

Land Rover Defender 110 D200 57.400 euro
Jeep Wrangler Unlimited 2.2 Mjt II Rubicon 59.000 euro
Jeep Grand Cherokee 3.0 V6 CRD Multijet II Laredo 58.500 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0D 180 CV 59.500 euro
Toyota Land Cruiser 2.8 D-4D 5p. Lounge 59.350 euro

Land Rover Defender 110 D200 S 62.400 euro
Jeep Wrangler Unlimited 2.2 Mjt II Rubicon 59.000 euro
Jeep Grand Cherokee 3.0 V6 CRD Multijet II Laredo 58.500 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0D 180 CV R-Dynamic 63.000 euro
Toyota Land Cruiser 2.8 D-4D 5p. Lounge 59.350 euro

Land Rover Defender 110 D200 SE 67.100 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0D 180 CV S 66.300 euro
Toyota Land Cruiser 2.8 D-4D 5p. Style 68.050 euro

Land Rover Defender 110 D200 HSE 73.400 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0D 180 CV R-Dynamic SE 73.700 euro
Toyota Land Cruiser 2.8 D-4D 5p. Style 68.050 euro

Land Rover Defender 110 D240 61.700 euro
BMW X5 xDrive25d Business 68.550 euro
Ford Edge 2.0 EcoBlue 240 CV Vignale 60.900 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0D 240 CV 63.800 euro
Volkswagen Touareg 3.0 TDI Style 61.000 euro

Land Rover Defender 110 D240 S 66.700 euro
BMW X5 xDrive25d Business 68.550 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0D 240 CV R-Dynamic 67.300 euro
Mercedes GLE 300 d Executive 69.153 euro
Mercedes GLE Coupé 350 d Sport 72.804 euro

Land Rover Defender 110 D240 SE 71.400 euro
BMW X5 xDrive25d Xline 73.500 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0D 240 CV S 70.600 euro
Land Rover Range Rover Sport 3.0 SDV6 249 CV S 73.900 euro
Mercedes GLE 300 d Sport 71.788 euro

Land Rover Defender 110 D240 First Edition 77.000 euro
BMW X5 xDrive25d Msport 76.150 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0D 240 CV R-Dynamic SE 78.000 euro
Land Rover Range Rover Sport 3.0 SDV6 249 CV SE 78.000 euro
Mercedes GLE 300 d Premium 76.168 euro

Land Rover Defender 110 D240 HSE 77.700 euro
BMW X5 xDrive25d Msport 76.150 euro
Land Rover Range Rover Velar 2.0D 240 CV R-Dynamic SE 78.000 euro
Land Rover Range Rover Sport 3.0 SDV6 249 CV SE 78.000 euro
Mercedes GLE 300 d Premium 76.168 euro

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BMW 4 Concept: un anticipo della futura Serie 4

Al Salone di Francoforte 2019 BMW ha svelato la Concept 4, prototipo che anticipa le linee della futura Serie 4. La nuova coupé bavarese che presto vedremo sbarcare sul mercato, a sua volta basata sulla nuova generazione della BMW Serie 3, non dovrebbe cambiare molto rispetto a questa concept car presentata alla kermesse tedesca.

Esteticamente la BMW Concept 4 segue le linee marcate dalle ultime new entry della famiglia di Monaco. I fari anteriori sono ridotti al minimo con una disposizione molto orizzontale, mentre al centro della calandra domina l’immensa griglia frontale con i doppi reni che adottano inedite forme esagonali, ispirata ad alcuni classici BMW come la 328 o la 3.0 CSi.

Il laterale della nuova BMW Concept 4 si caratterizza invece per la linea di cintura particolarmente enfatizzata nella zona anteriore e in quella posteriore della fiancata. Il tetto cade drasticamente in basso verso la coda della coupé, che termina con un acuto spoiler aerodinamico perfettamente integrato nel portellone del portabagagli.

Tra i vari elementi che sicuramente scompariranno nella versione di serie della BMW Serie 4, troviamo la griglia del radiatore spropositata, così come i retrovisori dal taglio estremamente minimalista o i cerchi bicolore da 21 pollici dal design intricato.


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BMW Serie 4: a Francoforte la concept car

Alla kermesse tedesca la Casa di Monaco svelerà il prototipo della nuova generazione della coupé

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Audi Q5 PHEV: il SUV sportivo diventa ibrido plug-in

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La parola ibrido è entrata a buon diritto nel vocabolario dell’automobilista.

Ovvero un vettura che unisce due motori, uno termico e uno elettrico che, grazie all’energia accumulata in un piccolo pacco batterie, spinge quello a benzina in accelerazione e ripresa, abbattendo i consumi e le emissioni. Lo svantaggio? Il peso più elevato e la possibilità di muoversi con la sola energia elettrica per una manciata di chilometri.

Il passo successivo, altro termine con cui familiarizzare, è l’ibrido plug-in: in questo caso l’auto ha accumulatori più grandi che possono essere ricaricati in marcia (frenando e decelerando o dal motore termico) ma soprattutto con una presa elettrica, nel box o nelle colonnine di ricarica.

In questo modo si ha un’autonomia in solo elettrico tra i 40 e 50 chilometri, più che sufficienti per muoversi in città, girando liberamente nelle zone a traffico limitato e nelle aree con ingresso a pagamento.

Senza però ansie da autonomia, perché quando le batterie si scaricano entra in azione il motore termico e c’è abbastanza benzina per macinare centinaia di chilometri.

Il turno di Audi

Tutto questo per inquadrare l’ultima plug-in in arrivo: la Audi Q5 TFSI Phev, un concentrato di tecnologia tedesca che ha l’ambizione di garantire la massima ecocompatibilità con prestazioni da Suv sportivo e un ambiente di viaggio al top per qualità e finiture, come da
tradizione del brand premium.

La nuova Audi è offerta in due varianti di motore, siglate 50 e 55: la prima ha 299 CV e 450 Nm di coppia, la seconda 367 CV e 500 Nm. L’accelerazione da zero a cento è rispettivamente di 5,3 e 6,1 secondi, velocità massima 239 km/h.

I motori sono identici, quattro cilindri turbo benzina, la differenza di potenza è data tutta dalla gestione elettronica e dalla mappatura delle centraline.

Il cambio è automatico a sette rapporti e la trazione è affidata al sistema quattro Ultra, che gestisce la potenza sulle quattro ruote, ottimizzando la ripartizione a seconda delle situazioni di maggior o minor aderenza. La guida sportiva è garantita, quella in off-road un gioco da ragazzi.

La parte elettrica

La Audi Q5 ha una batteria da 14,1 kWh che garantisce un massimo di 45 chilometri di autonomia e una velocità massima di 135 km/h.

Per ricaricare servono due ore e mezza da una colonnina da 7,4kW (massima potenza utilizzabile), mentre dalla presa di corrente domestica da 230 watt le ore diventano sette.

Le batterie sono garantite per otto anni o 160 mila chilometri.

È chiaro che più guidate con accortezza e col piede leggero più i 45 km sono reali. Veleggiando in città, senza ripartenze brusche ai semafori, i chilometri diminuiscono coerentemente con la distanza percorsa. Secondo i dati omologati e partendo con le batterie a piena capacità, bastano 2,5 litri di benzina per fare 100 chilometri.

Nell’uso pratico le cose cambiano un po’: secondo il computer di bordo, guidando spediti in montagna, i litri sono saliti a dieci, in autostrada a velocità di legge, sono discesi a 4,5 per risalire a 6,5 in città. Sempre usando la modalità ibrida (si può scegliere solo elettrico o solo termico, per mandare l’energia alle batterie e arrivare in città con la massima autonomia elettrica).

Valori ottimi se si pensa ai cavalli delle Q5, degni di un’auto sportiva, e al peso della macchina che supera le due tonnellate. Molto basse di conseguenza le emissioni di CO2, tra i 48 e i 65 grammi chilometro a seconda dell’utilizzo.

Vocazione lunghi viaggi

Ma non solo. Infatti se l’abitabilità è ottima per quattro persone e bagagli (baule da 465 litri), con sedili di alto livello e un’ergonomia benissimo studiata, la Q5 grazie all’autonomia elettrica, è l’ideale anche in città – nonostante le dimensioni non proprio compatte – e per
circolare senza inquinare nei paesini, contribuendo a una nuova buona nomea per una categoria di auto, i Suv, spesso visti come ingombranti e inquinanti.

Con la Q5 ci si muove in gran silenzio e nel rispetto totale delle persone e dell’ambiente. In particolare in montagna, dove pur avventurandoci in una strada sterrata, grazie all’elettrico, non abbiamo mai incrociato gli sguardi non proprio benevoli che, invece, di regola, si raccolgono dai pedoni quando si guida un fuoristrada tradizionale.

La strumentazione totalmente digitale è precisa e di un certo fascino, in particolare nella versione top, con il Virtual Cockpit, con display digitale da 12,3 pollici che dà anche tutte le informazioni relative alla marcia elettrica, con lo stato di carica della batteria e l’autonomia residua dei due motori.

Più molti dettagli di pregio, come la ricarica per lo smartphone a induzione (senza cavetto) e la possibilità di interfacciare il sistema audio con Apple CarPlay e Android Auto.

Il prezzo? In linea con la qualità e la tecnologia complessa della vettura. 57.500 euro per la Q5 50 e 64.800 euro per la Q5 55.

Va detto però che sono possibili risparmi interessanti, perché in molte regioni si entra e si parcheggia gratis nelle ZTL, oppure si ha diritto al 50% di  sconto del bollo (la 50 ha diritto pure all’ecobonus).

Insomma, in Audi, hanno stimato che con 20 mila chilometri annui, in cinque anni, rispetto a una versione a benzina, si arriva a risparmiare almeno 10 mila euro. Senza contare la soddisfazione di premiare la vostra coscienza ecologica.

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Ford a Francoforte 2019: elettrificazione in primo piano

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Ford al Salone di Francoforte 2019 punta sull’elettrificazione: in occasione della rassegna tedesca la Casa dell’Ovale Blu ha svelato – oltre alla nuova Kuga – modelli ibridi plug-in (Explorer e Tourneo Custom), ibridi (Mondeo SW Hybrid) e mild hybrid (Puma Hybrid).

Il marchio statunitense crede molto nei veicoli elettrificati: ogni nuovo mezzo della Casa di Detroit avrà almeno una variante elettrificata (saranno 17 in totale entro il 2024) e si prevede che le vendite di Ford ibride ed elettriche supereranno entro la fine del 2022 quelle delle versioni convenzionali benzina e diesel.

Al Salone di Francoforte 2019 Ford ha anche presentato nuove soluzioni di ricarica – una wall box in grado di fornire fino al 50% in più di potenza rispetto a una normale presa domestica e una nuova app per smartphone e tablet che garantirà l’accesso a oltre 118.000 colonnine pubbliche in tutta Europa – e l’experience Go Electric, composta da un simulatore in grado di ricreare l’accelerazione di un veicolo elettrico.

Ford al Salone di Francoforte 2019: tutte le novità

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Ford Kuga

La terza generazione della Ford Kuga mostrata al Salone di Francoforte 2019 è una SUV compatta offerta a trazione anteriore o integrale che sarà disponibile in tre varianti elettrificate: Mild-Hybrid (con il 2.0 turbodiesel EcoBlue da 150 CV), Hybrid (con un 2.5 a benzina a ciclo Atkinson) e Plug-in Hybrid (propulsore 2.5 a benzina abbinato a un motore elettrico in grado di generare una potenza totale di 225 CV, autonomia di oltre 50 km a emissioni zero e circa 4 ore per ricaricare la batteria).

Disponibile in tre versioni (Titanium, ST-Line e Vignale), monterà anche motori “tradizionali” sovralimentati come il 1.5 EcoBoost a benzina e i diesel EcoBlue 1.5 e 2.0.

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Ford Explorer Plug-In Hybrid

La Ford Explorer Plug-In Hybrid svelata al Salone di Francoforte 2019 è la variante ibrida plug-in (ossia ricaricabile attraverso una presa di corrente) della sesta generazione della grande SUV a 7 posti statunitense a trazione integrale, l’unica versione che arriverà in Europa.

Dotata di un motore 3.0 V6 EcoBoost a benzina abbinato ad un’unità elettrica, può vantare una potenza totale di 450 CV e un’autonomia di oltre 40 km a emissioni zero. Due gli allestimenti disponibili: ST-Line e Platinum.

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Ford Tourneo Custom Plug-In Hybrid

Il Ford Tourneo Custom Plug-In Hybrid visto al Salone di Francoforte 2019 è la variante ibrida plug-in (ossia ricaricabile attraverso una presa di corrente) del veicolo commerciale dell’Ovale Blu a 8 posti. Le prime consegne inizieranno entro la fine dell’anno.

Dotato di un motore 1.0 turbo benzina tre cilindri EcoBoost abbinato a un’unità elettrica, offre un’autonomia a emissioni zero fino a 50 km.

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Ford Puma EcoBoost Hybrid

La Ford Puma EcoBoost Hybrid presentata al Salone di Francoforte 2019 è la variante mild hybrid 48 volt della piccola SUV americana. I motori disponibili? Due 1.0 tre cilindri turbo benzina EcoBoost da 125 e 155 CV.

Durante la rassegna teutonica è stata svelata anche la variante elegante Titanium X: sedili anteriori con funzione massaggio lombare e rivestimento rimovibili, pad di ricarica wireless, finiture “premium” e cerchi in lega da 18” Pearl Grey.

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Ford Mondeo SW Hybrid

La Ford Mondeo SW Hybrid – variante ibrida della quarta generazione della station wagon dell’Ovale Blu – è già in listino (prezzi da 37.300 euro) e ospita sotto il cofano un motore 2.0 a benzina abbinato a un’unità elettrica in grado di generare una potenza complessiva di 187 CV.

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Volkswagen: nuovo logo e nuova immagine per la Casa di Wolfsburg

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In occasione del Salone di Francoforte 2019 Volkswagen ha presentato il nuovo logo: uno stemma rinnovato che simboleggia la nuova immagine del brand e l’inizio di una nuova era per la Casa di Wolfsburg.

Il nuovo logo Volkswagen – piatto, bidimensionale e più essenziale di prima – comparirà gradualmente nelle oltre 10.000 sedi di concessionari e Service Partner e la conversione sarà conclusa verso la metà del 2020.

Le fondamenta strategiche della nuova immagine del marchio Volkswagen non sono state sviluppate da agenzie esterne ma da un team interno formato da design e marketing: il linguaggio visivo diventerà più audace e colorato e rappresenterà più spesso situazioni reali nelle quali i clienti possano ritrovarsi.

Il futuro Volkswagen sarà elettrico, connesso e con un bilancio neutro di CO2: entro il 2025 la Casa di Wolfsburg vuole diventare numero uno al mondo nel settore delle auto elettriche con oltre 20 modelli in gamma e un milione di esemplari venduti.

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CUPRA: cosa c’è dietro al nuovo marchio di SEAT che piace tanto al Gruppo Volkswagen

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OK, è arrivato il momento: parliamone. Alla fine della fiera, cos’è CUPRA?

Con l’annuncio della concept Tavascan (che nome, eh?) in arrivo a Francoforte, con la sempre più imminente Formentor e la già diffusa (e apprezzata) Ateca, il brand CUPRA ha abbastanza materiale da attirare gli sguardi dei curiosi.

Che la testa la girano già, eccome, a conferma della validità del progetto – ideato da Luca de Meo e approvato dal Gruppo Volkswagen – di un nuovo marchio spagnolo legato a SEAT.

Un marchio che vuole parlare a un pubblico spesso ignorato: un pubblico che cerca lusso, eleganza e sportività, che vede nell’auto uno strumento di self expression, ma che si sente lontano sia dagli eccessi delle sportive dure e pure che dall’algida personalità di molte delle premium attualmente sul mercato.

CUPRA nasce insomma da un intuizione e da un’intersezione: l’intuizione è quella di De Meo, ed è relativa proprio a questa intersezione fra lusso, eleganza e sportività che è poco presidiato, quanto meno in maniera efficace.

Uno spazio da occupare. E qui viene la parte difficile.


Anteprime

Cupra svela la Tavascan, elettrica al 100%

Sarà presentata al Salone di Francoforte 2019 come prototipo. 306 CV, trazione integrale e design unico

Costruire l’immagine di un brand: ispirazione lifestyle

Fate mente locale: quanti nuovi marchi di automobili sono nati in questi anni?

Esclusi i numerosi tentativi da parte dei produttori cinesi di inserirsi nel mercato europeo, possono quasi contarsi sulle dita di una mano: se ci limitiamo a quelli di una qualche rilevanza per l’Italia, dovremmo limitarci probabilmente al marchio DS (che punta al luxury con un approccio molto francese); allargandoci al Nord America, dovremmo citare anche RAM (Gruppo FCA) e Genesis (sub-brand di Hyundai). Fine.

La verità è che lanciare un nuovo brand richiede uno sforzo economico e strategico non indifferente: sono dei fogli bianchi su cui scrivere, per dargli un significato immediatamente comprensibile al grande pubblico. È un processo, e non è né breve né facile.

Nel caso di CUPRA, il processo parte da una storia recente fatta di sportività (le Cupra erano gli allestimenti sportivi di Ibiza e Leon) e passa attraverso la Cupra Ateca, che ha allargato il significato del nome anche all’eleganza.

È con la Cupra Formentor che questo processo di “fondamenta” arriva a termine, con un modello maturo che ai primi due significati aggiunge anche quello del lusso e della raffinatezza, non solo nella scelta dei materiali ma anche nei contenuti tecnici (è la prima SUV ibrida spagnola).

Per rendere ancora più chiaro il posizionamento del marchio all’interno della galassia automotive, SEAT ha deciso quest’estate di costruire un evento internazionale particolarmente articolato, con una serie di suggestioni pensate per arricchire di ancora più sfumature e significati il nuovo brand.

#CUPRAexperience, l’hanno chiamato: un happening pianificato accuratamente per raccontare (e rafforzare) l’identità del marchio. A partire dalla location – italiana – di Como: un modo per sottolineare (in contrapposizione con il “Made in Barcelona” di SEAT) la vocazione più internazionale del brand CUPRA, come anche un’attenzione marcata a un pubblico più raffinato e alto-spendente. Se Clooney ha preso una villa a Como, un motivo ci sarà.

Ma anche il resto del programma offerto ai partecipanti ha raccontato molto dei valori del marchio: dalla visita a Mantero Seta (realtà comasca che da oltre un secolo fornisce tessuti di alta gamma ai più importanti marchi internazionali del fashion system), che è servita a sottolineare sia l’attenzione del brand alla scelta dei materiali che a sottintendere una vocazione alla artigianalità di qualità, a quella al Museo Barca Lariana, che ha invece posto l’accento sulla vocazione iper-esclusiva dei prodotti del marchio (e strizzato l’occhio ai collezionisti d’alta gamma con una raccolta di imbarcazioni storiche che, da sola, già valeva la visita).

Tutto è servito a posizionare il brand verso un pubblico ben preciso: a chi crede che l’eleganza non sia urlata, ma sia una questione di dettagli. Ci sono altri marchi che puntano su un lusso esplicito e ostentato o su prestazioni roboanti: non è questo il caso. Persino il concept Tavascan – che in quanto concept è, per sua natura, estremo – si mantiene in questo binario, e prefigura una futura vettura di serie dalle linee sinuose ma minimali. Date un’occhiata anche agli interni, per farvi un’idea.

È una formula che funziona? Sulla carta, sì.

Ma cosa se ne fa SEAT di un marchio come CUPRA?

La domanda, a questo punto, potrebbe sorgere spontanea: perché non presentare questi prodotti direttamente come Seat? Per quale ragione creare un marchio a sé stante?

La risposta è semplice, e al contempo duplice:

  • CUPRA regala a SEAT una maggiore libertà d’azione: libera dalla storia importante del marchio spagnolo, e dalle sue implicazioni in positivo e in negativo – per dirne una: in Italia, l’associazione con il marchio FIAT – l’azienda di Martorell può avventurarsi in segmenti e target commerciali che prima le erano preclusi. Aumentando la redditività di ogni singolo modello.
  • CUPRA fa da volano positivo alla percezione del brand SEAT: se l’operazione avrà successo (come pare), la percezione positiva di CUPRA servirà a innalzare anche la reputazione dell’azienda madre, velocizzando un processo che va avanti già da alcuni anni, come testimoniano i risultati annuali del marchio spagnolo.

Insomma, una strategia tanto ambiziosa quanto efficace, se tutto filasse liscio: nonostante CUPRA sia un marchio di SEAT, e non del Gruppo Volkswagen (come ci è stato ripetuto più volte), non è un caso che la dirigenza tedesca sia sempre più presente agli eventi istituzionali del suo figliolo iberico.

Per riassumere: il brand CUPRA in breve

Che tipo di auto farà? SUV, crossover e specialty (piccole sportivette?)
Che tipo di auto NON farà? Citycar, utilitarie, multispazio, o auto abbordabili nel prezzo.
A chi si rivolge (principalmente)? Uomo, professionista, non schiavo delle mode ma attento ai dettagli
A chi NON si rivolge? A chi cerca gli estremi e a chi vuole apparire a tutti i costi
Quali sono i valori del marchio? Distintività, attenzione al dettaglio, savoir-faire, piacere di guida

L’articolo CUPRA: cosa c’è dietro al nuovo marchio di SEAT che piace tanto al Gruppo Volkswagen proviene da Icon Wheels.

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Lexus RX (2017): pregi e difetti della grande SUV ibrida giapponese

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La quarta generazione della Lexus RX è una grande SUV ibrida giapponese ricca di eleganza e tecnologia. Oggi analizzeremo un esemplare del 2017 nell’allestimento F Sport, facile da trovare a meno di 50.000 euro. Scopriamo insieme i suoi pregi e difetti.

I pregi della Lexus RX del 2017

Abitabilità

La Lexus RX offre tanti centimetri ai passeggeri posteriori.

Finitura

Una delle SUV più curate in circolazione: materiali pregiati e assemblaggi impeccabili.

Dotazione di serie

Completa: autoradio Aux Bluetooth CD DVD USB, cerchi in lega, climatizzatore automatico bizona, cruise control adattivo, fari full LED a orientamento automatico, interni in pelle, navigatore, retrovisori ripiegabili elettricamente, sedili anteriori riscaldabili e regolabili elettricamente, sensore pioggia, sensori di parcheggio anteriori, posteriori e laterali e telecamera posteriore.

Capacità bagagliaio

Il vano soddisfa senza problemi le esigenze di una famiglia: 539 litri che diventano 1.612 quando si abbattono i sedili posteriori.

Posto guida

Posizione di seduta rialzata, sedile comodo e comandi ergonomici: difficile chiedere di più.

Climatizzazione

L’impianto automatico bizona funziona alla perfezione ed è anche semplice da gestire.

Sospensioni

Gli ammortizzatori posteriori hanno una taratura un po’ troppo rigida: niente di preoccupante, comunque, sia chiaro.

Rumorosità

Motore silenziosissimo (tranne quando si accelera a fondo, in quel caso emerge l’effetto scooter).

Motore

Il propulsore ibrido della Lexus RX è un 3.5 V6 a benzina abbinato a un’unità elettrica che genera una potenza complessiva di 313 CV e una coppia di 335 Nm. Un’unità che predilige le andature rilassate.

Cambio

La trasmissione automatica a variazione continua mostra le cose migliori quando si viaggia tranquilli. Meno convincenti le reazioni nella guida sportiva.

Sterzo

Non molto sensibile ma adeguato alla tipologia di veicolo.

Prestazioni

Interessanti: 200 km/h di velocità massima e 7,7 secondi per accelerare da 0 a 100 chilometri orari.

Dotazione di sicurezza

C’è tutto quello che serve: airbag frontali, laterali, a tendina e per le ginocchia del guidatore, attacchi Isofix, avviso anti colpo di sonno, controlli di stabilità e trazione, mantenimento di corsia e riconoscimento segnali stradali.

Visibilità

Nonostante le dimensioni esterne ingombranti – 4,89 metri di lunghezza – si difende bene.

Tenuta di strada

La Lexus RX se la cava bene nelle curve: merito della trazione integrale e di un assetto ben studiato.

Consumo

La Casa nipponica dichiara una percorrenza di 18,2 km/l ma nella realtà è possibile stare sopra quota 15 solo se si percorrono molti chilometri in città.

Garanzie

La copertura globale terminerà nel 2020 (a meno che la vettura non abbia già percorso più di 100.000 km).

I difetti della Lexus RX del 2017

Freni

L’impianto della Lexus RX non è molto incisivo: un problema comune a molte ibride

Prezzo

Da nuova nel 2017 la Lexus RX F Sport costava parecchio: 74.000 euro. Oggi si trova facilmente a 48.500 euro, poco più di una Mercedes GLC 200 EQ-Boost Executive appena uscita dal concessionario.

Tenuta del valore

Inferiore a quella delle “cugine” più compatte UX e NX.

L’articolo Lexus RX (2017): pregi e difetti della grande SUV ibrida giapponese proviene da Icon Wheels.

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